I sogni ci influenzano in modo più ampio e profondo di quello che immaginiamo? I sogni favoriscono la creatività? Pare proprio di sì. Tante esperienze legate a questo tema ci portano a pensare  che i sogni favoriscano la creatività e siano  un vero  e proprio motore di elaborazioni e riflessioni.  Una nuova ricerca dimostra che sognare rende più creativi e sviluppa la capacità di risoluzione dei problemi.

i sogni favoriscono la creatività

i sogni favoriscono la creatività

Quando si dice “dormirci sopra”  oppure “la notte porta consiglio” si riconosce ai sogni la capacità di influenzare positivamente sia gli aspetti creativi che le qualità di rielaborazione inconscia che spesso sfociano nella risposta ai problemi che ci angustiano.

I sogni favoriscono la creatività? Sembra proprio di sì.

Gli esempi nella storia delle arti e della scienza sono innumerevoli: artisti, pittori, musicisti, scienziati del passato e del presente  hanno affermato  di usare i contenuti del mondo onirico come ispirazione per le loro opere  o di ritrovare nei propri  sogni lo spazio di elaborazione feconda  in cui nascono le idee ed in cui vengono portate a soluzione  insicurezze, problemi, riflessioni.

I sogni favoriscono la creatività. Scienza, arte, musica

Chi non ricorda l’ episodio della struttura della molecola di benzene sognata sotto forma di serpente uroborus da F.A. Kekulè?

Kekulè affermò pubblicamente, durante un congresso nel 1890 di aver risolto il problema che da tempo lo tormentava  grazie ad un sogno, ingiungendo  ai presenti:” Impariamo a sognare, egregi signori, ed allora forse arriveremo alla verità!”

In seguito alcuni studiosi si accorsero che la  formula del benzene  era stata  ripresa  dal lavoro mai pubblicato di  uno  scienziato deceduto, ma questa è un’altra storia.

Altri scienziati del secolo scorso davano grande credito ai loro sogni affermando di attendere quel momento della notte in cui tutte le informazioni ed i dubbi paiono  ricomporsi e sfociare in una possibile soluzione.

Lo stesso Einstein pare abbia formalizzato la teoria dell relatività grazie ai suoi sogni. Che sia vero o  no,  quello che è certo è che Einstein era affascinato dai sogni: “Che così è un uomo senza sogni?” Affermava.

In ambito musicale  ricordiamo il “Trillo del diavolo” un assolo per violino composto nel 1713  da Giuseppe  Tartini da lui “sognato”. Questo è il suo racconto:

“Una notte sognai che avevo fatto un patto e che il diavolo era al mio servizio. Tutto mi riusciva secondo i miei desideri e le mie volontà erano sempre esaudite dal mio nuovo domestico. Immaginai di dargli il mio violino per vedere se fosse arrivato a suonarmi qualche bella aria, ma quale fu il mio stupore quando ascoltai una sonata così singolare e bella, eseguita con tanta superiorità e intelligenza che non potevo concepire nulla che le stesse al paragone. Provai tanta sorpresa, rapimento e piacere, che mi si mozzò il respiro…” ( Jérôme Lalande nel libro Voyage d’un Français en Italie, fait dans les années   1765 et 1766,

Anche il mondo della musica moderna conta  esempi interessanti: Paul Mc Cartney sostiene che alcune fra le sue canzoni più famose sono nate dopo un sogno ( es. Let it be o Yesterday).

In letteratura ricordiamo   l’opera di Robert Louis Stevenson che affermava di sognare interi capitoli de suo Dott Jekill e Mister Hide.

Anche  Mary Shelley  fu ispirata da un sogno quando scrisse Frankestein, mentre la scrittrice inglese Ann Radcliffe capostipite  del moderno romanzo gotico, sosteneva di cenare con cibi indigesti allo scopo di fare brutti sogni che le servivano per creare l’atmosfera angosciosa dei suoi romanzi.

L’influenza dei sogni nelle arti pittoriche  è ancora più evidente: pittori come William Blake, Odillon  Redon, Mark Chagall ci offrono una chiara panoramica del mondo onirico con le loro immagini che sembrano risalire dalle profondità inconsce.

Il movimento surrealista influenzato dalle teorie psicanalitiche di Freud si concentra di proposito sul mondo surreale ed incosncio.  Salvador Dalì  ha registrato nelle proprie tele e nelle proprie opere situazioni oniriche fra le più famose e riconoscibili (si pensi alla  sequenza filmica in Io ti salverò di Alfred Hitchcock )

Questi sono solo alcuni degli esempi che ci parlano dell ‘influenza che hanno i sogni sulla creatività umana, un tema sorprendente e sempre di  grande attualità  che attrae ed incuriosisce  anche la moderna ricerca scientifica.

Uno studio sui sogni coordinato dalla Dott.ssa Sara Mednick, effettuato all’Università di S. Diego e pubblicato su “Proceedings of the National Academy of Sciences“(PNAS), e mette in evidenza i maggiori picchi di creatività che si rilevano fra i sognatori.

Queste scoperte confermano che i sogni favoriscono la creatività, ed in particolare, la permanenza nella Fase REM, pare favorire le associazioni di immagini, le elaborazioni di concetti e la risoluzione di problemi.

Determinanti per questa ricerca sono apparsi i risultati dei test effettuati (Remote Associates Test Rat). Fornite tre parole si chiedeva di cercarne una quarta associabile alle prime tre. I partecipanti con migliori performance sono risultati proprio quelli che avevano avuto la possibilità di dormire e sognare.

Questo dimostra che la  fase REM e l’esperienza del sogno aiuta a consolidare le informazioni nella memoria e a scartare ciò che non serve e che la creatività fantastica ed immaginativa   sperimentata  nei sogni  e l’elasticità mentale che porta ad accettare nei sogni situazioni surreali e livelli  temporali diversi, si riflettono nella realtà del sognatore.

Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione del testo

 

Salva

I sogni favoriscono la creatività? ultima modifica: 2014-03-12T18:21:12+01:00 da Marni