Continua la cronaca della seduta Voice Dialogue: dopo aver dialogato con il primo Sé di Anna e dopo che questa è ritornata nella posizione del “centro”, si verifica in lei un cambio di energia molto netto, percepibile nell’ espressione del viso e nel corpo. Anna comincia  a piangere.

seduta Voice Dialogue

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Il viso di Anna (*) cambia espressione e comincia a piangere dicendo:  “Non è vero che è stupido!” Capisco che un altro Sè sta parlando e chiedo di poter dialogare con questa parte  che sta piangendo e che pensa che Riccardo non sia stupido. Anna si sposta a sinistra e si rannicchia a terra:

Esplorazione di un altro Sé nella seduta Voice Dialogue

A. E’ lei che è stupida! E anche  cattiva…lui è  buono e dolce e le vuole un mondo  di bene, e lei lo tratta male malissimo!

F. Tratta male Riccardo?

A. Sì, è sempre cattiva e aggressiva e lo critica per tutto e anche quando non lo critica a parole, fa certe facce …altro che gli occhi del padre! Lei è peggio!

F. Mi stai dicendo  che Anna critica Riccardo e che  tu soffri per questo?

A. (singhiozza forte) Certo che soffro, perché io lo amo ed anche lui mi ama,  come fa lei a non accorgersene? E’ persa solo nelle  sue parole, tutte  quelle parole, tutto quel rumore! Se stesse un po’ zitta forse si accorgerebbe di qualcosa  di più importante delle parole ..forse sentirebbe qualcosa!

F. Hai la sensazione che Anna non senta? Di cosa dovrebbe accorgersi?

A. Accorgersi  che l’amore non si spiega, l’amore non c’è bisogno di parlarne.. l’amore si sente … non lo so se lei sente..tu cosa dici ? Visto che viene qui da te da un po’   che idea ti sei fatta di lei? Secondo me lei non sente proprio niente, è troppo dura. Proprio come  era suo babbo che adesso lo critica tanto! Invece di criticare il suo babbo e Riccardo dovrebbe criticare se stessa!

F. E di cosa si dovrebbe criticare? Cosa vedi tu?

A. Di  non riuscire mai  stare in silenzio con lui, a stare buona e sentire tutto il calore che viene da lui, la sua  disponibilità il senso di sicurezza e di calore

F. E tu queste cose le senti ?

A. Certo che sì! Sono cose importanti, cos’altro dovrebbe esserci nell’amore? Delle parole?  Non bastano i “ti amo”, ci vuole ben altro per me

F. E cosa ci vuole?

A. Ci vogliono i fatti,  ed i fatti mostrano che lui la ama, e lei poi lo sa benissimo, è inutile che faccia la finta tonta, perchè quando Riccardo non c’era, lei  come stava?

F. O forse dovrei dire come  stavi TU?

A. Male, stavamo male,  aveva avuto quella storia non storia con un tipo che era sfuggente come un’anguilla e che era tutto parole come lei…vorrei che si ricordasse.

F. Adesso Anna ti sente…puoi dirle quello che vuoi

A. Voglio che si ricordi di  come era prima  ed invece com’è adesso ..lui c’è sempre,  è un sostegno, lui è serio, è un uomo e non ragazzotto ..non voglio più sentirle dire che è stupido ..lui non è per niente stupido, è molto intelligente, molto più intelligente di lei

F.  Ok…vedo che lo stimi e lo ami…e cosa provi invece per Anna?

A. Te l’ho detto, in questa situazione è lei la stupida che rischia di perderlo.. se continua così

F. E’ questo che ti fa paura?

A. Sì, perchè lui è bello, intelligente, buono e vuole stare con lei, lui la protegge ed io mi sento sicura con lui, ma se lei continua così, finisce che lui si stufa e la manda a quel paese

F. E’ già successo ?

A. No, per fortuna, non con Riccardo, perchè lui ha tanta pazienza ma non si sa mai….voglio che lei LA SMETTA SUBITO.

F. Ed in passato è successo?

A. Beh sì, per me gli uomini si stufano con Anna, lei non sa stare zitta e buona.

F. Zitta e buona come la voleva suo babbo?

A. (tace per un po’ e riflette) In ogni caso lui non è suo babbo e lui non si merita di esser trattato così!

F. Cosa fai tu per Anna?

A. Io non faccio niente, voglio che lei faccia qualcosa, che sia un po’ tranquilla e mi lasci stare con Riccardo

 F. Anna ti conosce? Sa quello che vuoi ? Ti sente?

A. Non so se mi conosce, ma a volte mi sente quando se ne sta tranquilla

F. E quando succede?

A. A volte …a volte quando sono a letto e lei è rilassata e si lascia coccolare, ecco… mi piace molto quando succede, ma non succede tanto spesso ..lei va sempre di fretta.

F. Quindi vorresti più spazio per stare con Riccardo per farti coccolare?

A. Sì, e senza parlare

F. Anna adesso si sente …vuoi dirle qualcos’altro? Vuoi chiedere qualcosa?

A. Sì, a me non mi piace  di stare con tanta gente, lei pensa che le vogliano bene, secondo me invece la sfruttano.

F. E’ interessante quello che dici! Secondo te gli altri sfruttano Anna? E per quale ragione lo farebbero?

A. Perchè lei è piena di forza, non è mai stanca, lei sa parlare ed ha sempre un sacco di cose da dire e di idee…gli altri la cercano solo per questo, per servirsene e stare più comodi.

F. Vorresti che smettesse di stare con gli altri?

A. Non voglio starci io, lei che faccia quello che vuole! Ma non voglio che per stare con gli altri smetta di stare con Riccardo come si deve.

F. Ok..se stata molto chiara… se non hai nient’altro da dire ti chiedo di rientrare al centro. Grazie.

Anna torna nella posizione centrale, e  le chiedo di separarsi anche da questa parte, le chiedo di immaginarlo fuori di sé. Faccio un breve commento su questo Sè  legato al sentire, ai sentimenti,  alla vulnerabilità  e al suo  legame profondo con Riccardo.

Anna ascolta, resta in silenzio, segue i miei consigli per separarsi   ed avverto che sta sperimentando  quel momento di “vuoto” che segnala il distacco a dai Sé e lo stato dell’io consapevole. Le chiedo di  sedersi di fianco a me e procedo con l’ultima fase della seduta Voice Dialogue: la Visione Lucida, alla fine della quale Anna sente ancora più netto il distacco dai Sé,  e un vago  senso di stordimento che, a volte, procura questo stato.

Ora Anna conosce due parti della sua personalità (con le quali avrò occasione di parlare  ancora in seguito, in altre seduta Voice Dialogue) ne conosce i bisogni, i desideri  e le paure, ma non è identificata ne’ con l’una ne’ con l’altra parte. Può accettare di “essere” entrambe e scegliere di vivere le qualità più opportune di ciascuna.

Potrà  usare il suo primo Sé quando è al lavoro o con gli amici  e metterlo un po’ in disparte, facendo emergere l’altro Sé, quando è con Riccardo. Le parti che si sono espresse in seduta, solo per il fatto di aver “parlato” subiranno un cambiamento,  saranno meno rigide e meno attaccate alle loro regole, si trasformeranno, gradualmente, a mano a mano che si procede nel percorso  con la seduta Voice Dialogue,  e la persona sentirà meno tensione interna e meno malessere.

Leggi la 1° parte della seduta Voice Dialogue

(*) Ringrazio “Anna”, per avermi autorizzato a pubblicare questo materiale chiedendo solo che nomi e riferimenti venissero modificati

Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione del testo

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Cronaca di una seduta Voice Dialogue 2° parte ultima modifica: 2013-04-10T07:00:51+02:00 da Marni