Cosa significa sognare di litigare con mio padre? Chiede la sognatrice stupita dal suo coraggio nell’alterco con suo padre. Un sogno molto comune che ribadisce la necessità di distaccarsi dal retaggio familiare e dalla sua influenza, e forse anche trovare il coraggio di chiarire le proprie posizioni, esprimere ciò che si sente, difendere la propria dimensione di adulta.
Salve, qual è il significato di sognare di litigare con mio padre?
In questo sogno mio padre mi stava mettendo in difficoltà davanti agli altri e toccando dappertutto, ed ho sognato per per la prima volta di alzare la voce con lui per farmi rispettare (cosa che non è mai accaduta nella realtà). Grazie (R.-Roma)
Risposta a Sognare di litigare con mio padre
Il padre nei sogni rappresenta l’autorità ed i principi tramandati attraverso l’educazione. Già il titolo del tuo sogno; sognare di litigare con mio padre e le successive immagini (es.farti rispettare per la prima volta) sono un bellissimo e chiaro messaggio che va interpretato come un bisogno di affrancarsi dal passato e da quella che può essere stata la tua storia familiare ed il rapporto con lui.
Il bisogno di emergere come figura indipendente che non è solo figlia, ma essere umano.
Alzare la voce, in questo caso, significa cercare di farsi “sentire”, far arrivare le proprie ragioni, esprimere quello che in realtà si ha difficoltà a fare (e che ci sarebbe bisogno di fare).
Il sogno mostra come il tuo retroterra familiare possa averti condizionato e messo in “difficoltà di fronte agli altri” e come sia tempo di risolvere le cose, di “guarire” tutto ciò, ed assumerti la responsabilità di quanto sei ora.
Cari saluti marni
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Testo ripreso ed ampliato da un mio articolo pubblicato sulla Guida Sogni Supereva nel dicembre 2005
Buongiorno Marni
congratulandomi ancora una volta con il servizio interessantissimo che offre a noi lettori, la contatto per avere lumi circa un sogno che ho fatto stanotte, a causa del quale mi sono addirittura svegliata. Non si tratta di un incubo nel senso canonico del termine, piuttosto si tratta di un impatto emozionale e sentimentale profondo. In estrema sintesi il mio sogno si compone di 2 scene principali:
la prima scena si svolge con il primo amore della mia vita, quel ragazzo che mai ho dimenticato e che nei 40 anni in cui non l’ho più visto è sempre stato con me: addirittura avevo una sua piccolissima foto sul mio comò anche durante il matrimonio. In questi anni ho sempre desiderato di poterlo incontrare ancora e finalmente qualche mese fa il mio desiderio si è avverato, Sebbene siano stati pochi minuti di saluti al supermercato, ho sentito dentro di me una felicità che non provavo da tantissimo tempo… Potrebbe sembrare strano, ma non lo è. Per me lui è amore puro, col quale non vi è mai stato alcun incontro sessuale, nonostante 3 anni di frequentazione fra i 19 ed i 22 anni. Poi l’ho lasciato io ed è questa la stranezza che non mi spiego in merito all’averlo sempre avuto nel mio cuore. Stanotte l’ho visto, ci siamo parlati, lui era impegnato in un’altra storia, ma a me non importava nulla. Sentivo che anche io ero nel suo cuore e non cercavo di portarlo via a nessuna. Mi bastava semplicemente poter interagire con lui, mentre sentivo un amore spirituale profondissimo.
La seconda scena si svolge in casa mia, quella in cui vivo adesso. Io esco dalla mia camera appena alzata e nell’ingresso ci sono mio padre ed altri 3 uomini, di cui 1 lo conosco. Come esco, sento mio padre che mi sbraita contro ( come ha sempre fatto, d’altronde) ed io lo guardo senza parlare. Lo osservo con disappunto pensando “non cambi mai, sei sempre il solito Bin Laden”, Lui mi rimprovera severamente davanti a queste persone con toni aggressivi per mortificarmi ( esattamente come ha sempre fatto fin da quando ero piccola) e mi dice, in conclusione, ” stai attenta che ti prendo a schiaffi, capito! Vergognati, cattiva” . Io penso ” questo è pazzo, non cambierà mai ma io non lo sopporto più” eppoi mi sveglio.
Premetto che proprio ieri a pranzo c’è stata fra me e lui una lite furibonda perchè lui stava maltrattando mia madre ( che soffre di cuore) e lei gridava “smettila che mi sento male!” io per un pò ho cercato di restare fuori dalla lite, ma la paura che a mia madre potesse scoppiarle il cuore ha prevalso e sono piombata come una furia nella stanza dove litigavano e gli ho bloccato le mani storcendogli il polso e gridandogli “se non la smetti con questa violenza, se non impari il rispetto io ti disintegro, hai capito? Bastardo, vai affa……” Lui, inerme, strillava come un’oca che gli stavo mettendo le mani addosso e che dovevo andarmene di casa ( sarà la miliardesima volta che mi dice queste gentili parole, in pratica ogni volta che non si obbedisce ai suoi autoritari comandi). Quella di ieri è la terza volta che gli metto una mano sulla faccia con la volontà di bloccarlo perchè è un uomo folle, aggressivo, autoritario all’ennesima potenza, permaloso, isterico, violento ( a 8 anni mi ha frustato con una cinghia) e di schiaffi me ne ha dati a quintali, oltre a maltrattarmi davanti anche agli estranei. In questo contesto, mia madre è sempre stata inerme, perchè non poteva mettersi contro di lui, pensa subire lo stesso trattamento. Ecco, in super sintesi questa è stata la mia infanzia.
E questo è il drammatico punto a cui sono arrivata ieri dopo 60 anni di violenza fisica e verbale verso di me e verso mia madre. Mi sono sentita molto male, tremavo tutta ed avevo un carico terribile di adrenalina allo stomaco, ma non sono affatto pentita. Sono anni che dico a mia madre che quest’uomo è ingestibile e dovremmo rivolgerci ad uno psichiatra, ma lei non ne vuole sapere perchè si sentirebbe cattiva, non capendo quanto male fa a sè stessa ed ha fatto anche a me, tollerando tutto questo. Ho dovuto fare più di un’ora di meditazione per ritrovare la mia centratura, e benedico gli anni di lavoro interiore che anche in questa occasione sono stati davvero utili. Concludo dicendo che ho anche lavorato moltissimo sul perdono verso di lui, verso mia madre ( alla quale non ho mai perdonato di aver scelto quell’uomo che ho sempre disprezzato) e verso me stessa per essermi scelta in questa vita una famiglia così gravemente disfunzionale.
Questo è quanto, Marni. Direi che di carne al fuoco ce n’è a volontà. Ti ringrazio come sempre per la tua esaustiva e cortese risposta. Un caro saluto. Lorena
Salve Lorena, ho letto tutto il tuo lungo messaggio e direi che il tema qui non sono i sogni, il cui significato è palese: il primo legato ad una forma di compensazione e di consolazione di fronte al tuo bisogno di amore e all’aridità in cui ti trovi a vivere, l’altro che riflette pari pari la violenza in cui hai vissuto e continui a vivere ( ma è molto interessante quello che pensi cio è che non lo sopporti più). Tua madre ha fatto le sue scelte e preferisce restare nel ruolo della vittima, ma TU? cosa ti spinge a rimanere lì e a subire ancora? Mi par di capire che tu non sia più una ragazzina e quindi puoi affrancarti da tutto ciò: quanto al perdono posso dirti per esperienza che ci sono parti di noi che non perdonano e più che reprimerle e cercare d “essere buoni” e misericordiosi è è necessario conoscere ed accettare le loro ragioni, sviscerarle , venirne a capo. La cosa migliore che puoi fare a mio avviso è andartene e cercare un buon terapeuta che ti affianchi in un percorso di ricostruzione. La violenza di tuo padre si riflette dentro di te e posso ben capire come ti senti dopo queste liti. Non posso che farti tutti i miei auguri. Devo anche chiederti per il futuro di essere più sintetica, anche se ho letto volentieri tutto quello che hai scritto, i messaggi troppo lunghi influiscono sul caricamento della pagina. un caro saluto e grazie per il tuo MI PIACE all’articolo Marni
grazie di cuore Marni. farò tesoro dei tuoi consigli.
Un grande abbraccio
Lorena