Qual è il significato di sognare di sognare? Fare un sogno dentro un sogno, ricordarlo nel sogno che si sta facendo e tentare, a volte, di interpretarlo è straordinario ed affascinante. Il mondo dei sogni mette in scena sé stesso in una ironica autocitazione.

sognare di sognare

Sogno dentro ad un Sogno

L’esperienza del sognare di sognare, o del risvegliarsi all’interno di un sogno per poi rendersi conto di essere ancora in uno stato onirico, rappresenta un sofisticato fenomeno psichico che può ripetersi più volte all’interno della stessa sequenza onirica, generando una struttura a incastro che richiama l’immagine delle scatole cinesi o di un gioco di specchi.

In questi sogni, il sognatore può avere la percezione di ricordare un sogno mentre sta sognando di sognare, dando vita a una sorta di autoreferenzialità simbolica. Questa dinamica diventa una messinscena ironica e perturbante dell’inconscio stesso, che sembra voler attirare l’attenzione sulla natura sfuggente, ambigua e liminale del materiale onirico.

Il sogno diventa oggetto del sogno, suggerendo una riflessione meta-cognitiva sull’atto stesso del sognare.

Questa struttura onirica così complessa e apparentemente paradossale può generare nel sognatore una sensazione di fascinazione, ma anche un senso di inquietudine e disorientamento, amplificando la profondità e il mistero dell’esperienza onirica rispetto ai sogni più consueti.

Sognare di Sognare Simbolismo difensivo o funzione evolutiva?

Dal punto di vista simbolico, sognare di sognare può essere interpretato come una rappresentazione metaforica di un atteggiamento psichico più ampio: la tendenza a rifugiarsi in mondi interiori, a rimanere immersi nella dimensione immaginativa a volte come strategia di difesa nei confronti della realtà percepita come frustrante o minacciosa. Il sogno diventa, in questo senso, un’espressione del bisogno di evasione, del fantasticare compulsivo, o del vivere “fuori dal tempo” della concretezza quotidiana.

Tuttavia, tale struttura onirica può anche riflettere una funzione più evoluta della psiche: la capacità metacognitiva di osservare se stessi, di decentrarsi e di esplorare i propri contenuti inconsci con maggiore lucidità.

L’Io onirico che sogna, ricorda, o interpreta il sogno mentre lo sta vivendo, può essere considerato un simbolo di una funzione osservativa emergente, affine all’Io consapevole o all’aware ego nel Voice Dialogue, che si affaccia anche nel mondo del sogno come testimone e interprete.

In questa prospettiva, il sognare di sognare non è solo fuga, ma può rappresentare anche un atto di introspezione amplificata: un tentativo della psiche di scandagliare livelli più profondi e nascosti della realtà interiore, non accessibili attraverso una sola narrazione onirica. È come se l’inconscio avesse bisogno di più strati simbolici per custodire e, allo stesso tempo, preparare l’accesso a un contenuto occulto troppo denso o carico per manifestarsi direttamente.

Polarità interpretative e apertura simbolica

Il significato del sognare di sognare oscilla dunque tra due polarità: da una parte, può indicare una fuga dall’oggettività, dalla realtà e dalla responsabilità del vivere concreto; dall’altra, può segnalare un orientamento verso la ricerca di senso, la capacità di “leggere i segni”, di cogliere i messaggi che la vita, come i sogni, continuamente propone.

Per coglierne il valore trasformativo, sarà fondamentale analizzare non solo la struttura riflessiva del sogno, ma anche le immagini e le emozioni specifiche che lo caratterizzano, le associazioni personali del sognatore, e il contesto esistenziale in cui il sogno si manifesta.

Il sogno che sogna se stesso, allora, diventa un invito a esplorare i livelli più sottili della coscienza, a riflettere sulla nostra relazione con la verità, l’illusione e il desiderio, e a chiederci quale funzione abbiano, nella nostra vita, le fantasie che coltiviamo e i mondi interiori che abitiamo.

Uno sguardo dall’interno  Postilla personale

Quando mi capita di incontrare sogni dentro al sogno, sogni che si piegano su se stessi come un nastro di Möbius, sento sempre affiorare un senso di “passaggio”.

È come se il sogno volesse indicare che qualcosa in noi si sta osservando da un’altra prospettiva. A volte è l’Io consapevole che tenta di emergere anche nell’esperienza onirica, altre volte è la parte più vulnerabile che, per proteggersi, costruisce mondi immaginari stratificati.

In ogni caso, sognare di sognare è sempre un invito a fermarsi, ad ascoltare con più profondità, a domandarsi: da quale livello di coscienza sto guardando la mia vita?
È lì che comincia il vero lavoro. E spesso, da quel punto in poi, il sogno smette di essere solo un messaggio da interpretare… e diventa un’esperienza da vivere in seduta e una soglia da attraversare.

Caso Clinico: Sognare di Sognare: Il corridoio infinito 

Paziente: Marco, 45 anni, professionista nel settore legale, in terapia da 3 mesi. Si presenta con sintomi di ansia generalizzata e una difficoltà nel vivere le proprie emozioni. Ha un Sé primario molto identificato con il controllo, la logica, il dovere. Durante il percorso, inizia ad accedere gradualmente al mondo onirico, inizialmente percepito con sospetto. Durante una seduta, Marco racconta con stupore un sogno strano e disturbante, nel quale ha sognato di sognare:

“Sto dormendo in una stanza bianca, quasi sterile. Nel sogno mi sveglio e racconto a qualcuno un sogno che ho fatto: ero in un corridoio infinito, con porte tutte uguali. Dovevo trovare quella giusta, ma ogni volta che aprivo una porta tornavo al punto di partenza.

Alla fine, ho capito che stavo sognando, e in quel momento mi sono svegliato… ma solo dentro il sogno. Qui sento un grande senso di fallimento e dico: ‘Non riesco ad uscire.‘ Poi mi sveglio sul serio molto turbato.” (*)

Lavoro terapeutico con il sogno

La seduta viene dedicata alla risonanza simbolica e alla decostruzione dei livelli del sogno.

Il  sogno dentro al sogno si presenta come una struttura in cui l’Io onirico è presente su più livelli di coscienza, ognuno dei quali produce un’illusione di risveglio e fallimento.

Il corridoio infinito e le porte uguali rappresentano una dinamica ripetitiva interna, una sequenza mentale che Marco vive anche nella veglia: tentativi infiniti di trovare “la scelta giusta” senza contatto autentico con il proprio sentire.

Nel dialogo emergono due polarità:

Il Sé controllore e performante, che vuole “uscire” dal sogno, trovare la risposta, riuscire;
Il Sé confuso e smarrito, che si arrende, si perde, teme di non avere via d’uscita.

Una seduta di Voice Dialogue viene dedicata alla parte che vive “il bisogno di risvegliarsi” e alla parte che ha costruito la struttura mentale del corridoio, rivelatasi come un Sé rigido, progettista, che si occupa della sicurezza ma è terrorizzato dalla perdita di controllo.

Visione lucida e risonanza simbolica

La visione lucida finale mette in evidenza il bisogno di controllo anche nel mondo onirico, dove il sogno stesso diventa un labirinto  in cui perdersi.

Il sogno dentro al sogno appare come una metafora del vissuto psicologico di Marco: una coscienza che tenta di svegliarsi ma rimane intrappolata in meccanismi mentali chiusi, che richiamano tanto il pensiero ossessivo quanto il senso di fallimento esistenziale.

Il fatto che il sogno porti l’illusione del risveglio è esso stesso un risveglio simbolico: il sogno mostra con chiarezza la prigione mentale in cui Marco è immerso.

Esiti

Nei giorni successivi, Marco inizia a descrivere stati di maggiore consapevolezza: “Mi rendo conto che cerco la porta giusta anche nella vita”, dice. Il sogno ha creato un ponte tra l’Io onirico e quello diurno, aprendo lo spazio per una separazione dal Sé controllante.

L’intero processo diventa una esperienza trasformativa: il sogno ha agito da specchio simbolico e da richiamo a un risveglio interiore più autentico.

strong>Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione del testo

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SOGNARE di SOGNARE Cosa Significa fare un Sogno dentro a un Sogno ultima modifica: 2014-11-06T07:00:10+01:00 da Marni