La voce del Critico Interiore e della sua disapprovazione risuona dentro di noi, bisbiglia nelle nostre orecchie, risuona nella nostra testa. E’ come avere una radio sempre sintonizzata sulla critica di sé: non siamo mai abbastanza bravi e mai all’altezza delle situazioni, gli altri sono sempre meglio di noi ed ogni confronto è a nostro svantaggio. Ma cos’è il Critico Interiore? E come mai è così comune e ha il potere di minare la nostra autostima? Nell’articolo di oggi scopriamo la sua origine, la sua funzione e come trasformarlo a nostro vantaggio.

giudice interiore

giudice interiore

Chiamiamo CRITICO INTERIORE un’energia psichica presente in tutti gli esseri umani che si esprime con la critica, la denigrazione e i giudizi distruttivi rivolti a sé stessi.

Critiche e giudizi verso il proprio aspetto fisico, il proprio modo di presentarsi, le proprie azioni (che saranno sempre fallimentari e inferiori a quelle degli altri), critiche che vengono percepite come una “verità” che la persona tenta strenuamente di nascondere agli altri .

Questo modo di esprimersi del Critico Interiore fatto di sentenze e verità inappellabili è la ragione per cui questa energia risulta così distruttiva e così difficile da trattare.

Anche quando la persona avverte chiaramente la voce del Critico dentro di sé e la sua disapprovazione continua, difficilmente riesce a pensare che è SOLO una parte di sé.


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Più facile che si faccia coinvolgere e che si senta veramente così come lo vede il suo critico: brutto, incapace, inferiore agli altri.

E anche quando i giudizi non saranno così drastici ci sarà sempre il CONFRONTO con gli altri a penalizzarlo.

Forse la persona è intelligente, forse è preparata e si dà da fare, forse non è così male fisicamente, ma di certo ci sarà qualcuno vicino che è MEGLIO: più bello, più intelligente, più preparato, più capace.

Nella Guida Sogni ho parlato diverse volte del Critico Interiore perchè è facile individuarlo nei SOGNI sotto forma di personaggi autoritari, giudicanti o come senso di inadeguatezza del sognatore, ma in questo articolo desidero parlare della sua origine, della sua funzione, di come riconoscerlo e soprattutto di come trasformarlo, così che non provochi più dolore e vergogna, ma diventi un ALLEATO che mette la sua intelligenza, la sua lucidità, la sua capacità di monitorare la realtà al servizio della persona.

Come si forma il Critico Interiore

Il Critico Interiore è una parte della personalità che si forma durante la prima infanzia insieme ai Sé primari e che riflette la realtà familiare raccogliendo i giudizi dei genitori (e in seguito quelli della chiesa e della scuola).

Per scoprire l’origine del Critico Interiore è sufficiente ripensare al proprio passato e al ruolo che hanno avuto i propri genitori, alle frasi che hanno pronunciato, ai giudizi, alle ramanzine, ai paragoni, alle sgridate.

Agli aspetti dell’educazione il cui scopo è far sì che i figli vengano accettati, che diventino MIGLIORI così che possano avere successo nella vita, nella società.

I genitori insegnano ai figli ad essere “buoni”, a essere “normali“, ad avere comportamenti che si conformino all’ambiente in cui ci cresce.

I genitori fanno del loro meglio per per capire cosa ci sia di “sbagliato” nel loro figlio e fanno del loro meglio per “aggiustarlo”.

Vogliono rendere il figlio una persona migliore e “giusta” (qualunque cosa questo significhi per loro) così da sentirsi a loro volta migliori e giusti, così da sentire di aver svolto al meglio il loro ruolo genitoriale.

Questo riflette la loro insicurezza e la loro paura di fallire come genitori, perchè anche i genitori hanno un Critico Interiore che li paragona agli altri, che li fa sentire sbagliati e non abbastanza bravi.

Ma, indipendentemente dalle loro motivazioni, il messaggio che ne scaturisce e che il figlio integra, è:

“C’ E’ QUALCOSA DI SBAGLIATO IN TE”.

Così, per proteggere il bambino dalla pena e dalla vergogna di essere sempre valutato “meno di….” o confrontato con gli altri, si forma una energia interna che lo critica PRIMA che i genitori o gli altri possano farlo.

La sua funzione è risparmiare alla persona vergogna e dolore, ma è così terrorizzata che la persona possa essere vista dagli altri nella sua inadeguatezza, che possa essere criticata e ferita, che PER PRIMA lo accusa, lo critica, lo ferisce.

E’ sempre all’erta, è sempre ansiosa e, poiché riflette le ansie dei genitori, è probabile che venga avvertita dentro come una “voce” o come un pensiero assillante, ma molto, molto familiare.

Come si esprime il Critico Interiore

Questo è un esempio del suo linguaggio:

 

“Non sei capace. Non ce la puoi fare. Ancora non ti è riuscito. Lui è migliore di te. Lui è più preparato, è più colto, più intelligente, bravo, bello. Sei un bluff, speriamo che nessuno se ne accorga. Meglio che non ti metti in mostra, potrebbero vederti per ciò che veramente sei”

 

E ancora:

 

“Sei brutto. Non puoi piacere a nessuno. Sei insignificante. Sei grasso. Sei pigro. Sei troppo basso o alto. Stai invecchiando. Sei vestito in modo sbagliato. Sei ridicolo. Sei noioso. Non hai talento. Non avresti dovuto dire questo. Avresti dovuto dire subito quello che pensi. Dovresti rifarti il seno-naso-glutei ecc. Pensano che tu sia intelligente, ma vedrai quando si accorgeranno della verità. Sei un fallimento.

 

 

Non conosco persona che non abbia sentito dentro di sé almeno una di queste affermazioni, perchè i giudizi del Critico sono penetranti e autoritari, le sue verità perentorie e la sua è una voce universale che rispecchia il sistema di valori e di regole di ogni cultura.

Una voce che  che resiste, cresce e ingigantisce dentro la persona ricordandogli l’imprinting (più conformista e comune) che ha ricevuto nei suoi primi anni di vita.

Il Critico Interiore è universale?

Ecco cosa scrivono Hal e Sidra Stone nel loro saggio sul Critico interiore:

 

“Viaggiando per il mondo e lavorando con persone appartenenti a molte culture diverse, siamo rimasti meravigliati dalla potenza e dall’universalità del Critico Interiore. Forse indossa un costume differente, ma è facilmente riconoscibile.

Dovunque andiamo ad insegnare, in Europa, in Israele, in Australia, negli Stati Uniti, o quando lavoriamo con persone che vengono dal Giappone, dalla Cina, dall’Asia sudorientale, troviamo che il Critico Interiore è sempre presente anche se il contenuto del suo biasimo varia a seconda dei valori di ogni singola cultura.

Ad esempio, in America il vostro Critico probabilmente vi dirà che non siete abbastanza speciali, o che non siete superiori agli altri, non vuole che scompariate nella folla, che siate delle persone comuni.

Il Critico australiano ha esattamente la visione opposta; in Australia c’è un detto che suona all’incirca così: “Non farti papavero in mezzo al grano” (perchè sarai tagliato). Non bisogna farsi notare, non bisogna esser speciali o fare qualcosa che attiri un’attenzione speciale su di noi.

In Olanda o in altri paesi del Nord Europa, caratterizzati da una forte impronta calvinista, vige una struttura di valori simile, infatti anche là è importante non farsi notare, perfino quando si è fatto qualcosa di speciale. In quei paesi il Critico dà giudizi molto negativi su coloro che emergono troppo o che cercano di essere speciali. “(1)

 

 

Ma al di là di ogni differenza o tema diverso, il Critico Interiore in tutto il mondo è speciale nel rendere le persone infelici, nel minare la loro autostima, nel renderle inefficienti e distruggere la loro creatività, nel provocare vergogna, depressione o immobilismo, nell’esaurirle sia psichicamente che fisicamente.

Non è tanto ciò che il Critico Interiore dice, ma è la QUALITÀ’ dell’energia che sta dietro le parole a scolpirsi profondamente nella psiche e a convincere la persona delle proprie mancanze o imperfezioni.

Tanto più sarà vittima dei giudizi del Critico Interiore, tanto più questi acquisterà potere manifestandosi anche nei sogni, accentuando il senso di inadeguatezza e frustrando ogni scelta creativa.

Cosa vuole il Critico Interiore

Lo scopo del Critico Interiore è lo stesso dei genitori: vuole che la persona sia OK, che sia accettata ed amata, che abbia successo nel suo ambiente.

Uno scopo lodevole si potrebbe pensare, uno scopo giustificabile così come sono giustificabili gli errori fatti in buona fede dai propri genitori (che nel tempo si tende a comprendere e perdonare).

Ma l’energia del Critico Interiore purtroppo non ha limiti ne’ confini (proprio come accade per i genitori abusanti), non sa quando fermarsi, è una sorta di killer che ha il sopravvento sugli altri aspetti della personalità e che riesce a bloccare ogni entusiasmo, ogni iniziativa, ogni forma di creatività, ogni scelta.

Questo avviene perchè il Critico Interiore agisce FUORI dalla consapevolezza o dal controllo dell’individuo che non è consapevole di quello che sta accadendo dentro di sé, e che prende per buona ogni sua critica come fosse una legge granitica, una verità divina.

Se la persona NON conosce il Critico Interiore, se NON lo riconosce dentro di sé e non è consapevole dei danni e dell’infelicità che gliene derivano, non farà altro che cercare di accontentarlo e cercare di rimediare alle mancanze che gli vengono sottolineate continuamente.

Ma questo si rivelerà un fallimento anzi, una sorta di gioco al massacro dove la persona finisce col diventare solo vittima di sé stesso (di questa parte di sé).

 

“Per quanti sforzi facciate, non riuscirete mai a soddisfare il Critico Interiore. Anche se lo ascoltate con attenzione cercando di cambiare per adeguarvi a ciò che vi chiede, continua a seguirvi e diventa sempre più forte. E’ esattamente come un genitore che vi critica sempre: niente di quello che fate va mai bene.”(2)

 

 

Come difendersi dal Critico Interiore

Non è possibile eliminare il Critico Interiore, come molte persone ingenuamente credono, non è possibile nemmeno bypassarlo, perchè la sua voce è potente e riesce sempre a suscitare ansia, paura e incertezza.

La prima cosa da fare è comprendere che l’ansia, la paura, l’incertezza NON sono una conseguenza del Critico Interiore, ma SONO il Critico Interiore.

La sua voce grossa, la sua distruttività i suoi attacchi nascondono in realtà l’ansia e la paura di essere feriti dagli altri.

Sono un grido di aiuto che riecheggia le ferite infantili.

Questa consapevolezza è il primo passo per separarsi da questa energia e osservarla in azione.

Ogni Critico Interiore, conoscendo bene la sua vittima, saprà dove andare a parare e avrà il suo argomento preferito su cui accanirsi; non c’è un limite al suo “sapere” e alla sua influenza.

Il corpo delle donne e le sue imperfezioni è un terreno su cui ama molto sentenziare, ma anche la realizzazione professionale, il successo negli affari, le relazioni e la crescita personale e (incredibile ma vero) la spiritualità (“Non sei abbastanza spirituale! Non stai evolvendo nel modo giusto! Non sai meditare!”).

Come confrontarsi con il Critico Interiore

Imparare a riconoscere il proprio Critico Interiore in azione è la prima e unica forma forma di difesa. Sarà importante:

  • individuare le situazioni in cui il Critico Interiore si scatena
  • riflettere sullo stato (calmo, stressato, nervoso, insoddisfatto,”affamato“) che favorisce l’insorgere del proprio Critico
  • ricordare (e annotare) i suoi giudizi
  • farlo parlare in una sessione Voice Dialogue

La sessione di counseling Voice Dialogue permette al Critico Interiore di presentarsi in tutta la sua autorevolezza, ma consente anche una separazione energetica; la persona lo sentirà come qualcosa che agisce dentro di sé, ma che NON E’ TUTTO SE’ e potrà coglierne la portata esagerata o distruttiva o trovare nei suoi giudizi una quota di verità.

Perchè non tutto quello che il Critico dice va sottovalutato o messo da parte, è importante ricordare che questa è un’energia estremamente “intelligente” che, come un raggio laser tagliente, ma preciso, illumina ogni aspetto della vita cogliendone ogni sfumatura.

Perchè non sfruttarlo a proprio vantaggio invece di farsi condizionare dalle sue critiche?

Un’altra arma a vantaggio della persona che subisce gli attacchi del Critico Interiore è l‘umorismo.

Ridere e sorridere della sua pomposità, inappellabilità, autorità, dei suoi giudizi esasperati e definitivi, del suo bisogno di spingere l’individuo sempre un po’ oltre i suoi comportamenti “umani”.

Ridere della sua rincorsa all’essere “speciali“. Rivendicare il proprio diritto alla “normalità“.

 

“Il bisogno di essere “speciali” contribuisce enormemente all’aumento di stress nella vita. Con questo non intendiamo dire che dovreste diventare sciatti o soddisfatti della mediocrità, ma che dovreste scendere dallo Special Express fuori controllo del Critico e vivere limitando il vostro bisogno di successi straordinari.

Una volta che non siete più concentrati sul dover sorprendere gli altri o superarli, avrete molta più energia a disposizione per fare del vostro meglio. Non dovrete più fare  passare metà del vostro tempo a  controllare quello che fanno gli altri o a paragonarvi a loro.”(3)

 

Come trasformare il Critico Interiore

Trasformare il Critico Interiore è un processo che si avvia imparando a conoscerlo e non temerlo, onorando la sua capacità analitica, rispondendo ai suoi fulminei giudizi con altrettante veloci repliche interne. Non occorre discuterci (in ogni caso lui è più intelligente di voi), ma metterlo a tacere sdrammatizzando.

Invece di offrire il fianco alle sue accuse, valutare ciò che dice smorzandone la carica emotiva.

Ad esempio, di fronte a: “Dovresti leggere l’ultimo libro  di … Non sei abbastanza preparato nel tuo campo”  la risposta potrebbe essere:

E’ vero dovrei leggere quel libro, ma in questo momento PREFERISCO leggerne un altro altrettanto interessante. Hai ragione la preparazione non è mai troppa, ma hai pensato a tutti i corsi di aggiornamento che ho fatto quest’anno?”

Nel critico interiore i DOVRESTI e i NON SEI ABBASTANZA si sprecano, per cui è bene essere preparati a ribattere con garbo e ironia e mettere i critico di fronte ad un “adulto” che decide e sceglie e non ad un “bambino” spaventato e incapace di reagire.

Può aiutare anche immaginare di vedere la situazione dall’esterno, vedersi globalmente con i propri pregi e difetti sentendo il Critico accanirsi come sua abitudine. E’ più facile allora percepire l’esagerazione, non farsene colpire.

Ma per scoprire le ragioni del Critico Interiore è indispensabile offrigli lo spazio per esprimersi (cosa che apprezzerà) e questo si può fare con le sessioni Voice Dialogue in cui sperimentare il distacco dall’energia critica e la necessaria neutralità che prelude allo sviluppo dell’Io Cosciente (il centro della dinamica psichica, l’unica parte che può richiamare l’energia “adulta” capace di relazionarsi con il Critico Interiore).

Il Critico Interiore trasformato

Cosa significa Critico Interiore trasformato?  In che cosa si traduce questa trasformazione?

La trasformazione del Critico limita i suoi eccessi e porta in primo piano le sue qualità positive:

  • L’intelligenza
  • la lucidità
  • la capacità di concentrarsi
  • la capacità di focalizzarsi su un obiettivo
  • la disciplina
  • l’obiettività
  • l’onestà
  • l’etica e i valori

Il Critico Interiore trasformato diventerà una sorta di genitore protettivo e di supervisore della realtà e delle azioni compiute dall’individuo invece di un carnefice pronto a colpire.

Poter parlare, dissertare, sentenziare le sue verità in una sessione Voice Dialogue gli darà conferma della sua importanza e, come ogni Sé interiore che viene ascoltato, diventerà meno aggressivo e smorzerà la sue pretese.

Le sue opinioni:

  • diverranno una parte importante del sistema psichico dell’individuo
  • saranno valutate e integrate invece che subite
  • si fonderanno sull’obiettività, l’onestà intellettuale e i valori fondamentali
  • stimoleranno: autostima e autorità
  • la capacità di mettere confini con gli altri
  • la capacità di dire dei NO senza sentirsi in colpa
  • libereranno creatività e coraggio

L’altra faccia del Critico Interiore : il Giudice

 

“E se il Critico Interiore non lo sento?

Non sento alcuna voce interna che mi critica, io mi vado bene così, sono gli altri che non mi piacciono!”

 

Quante volte ho sentito queste parole quando ho introdotto il concetto di Critico Interiore in una sessione di counseling!

Ci sono persone che non subiscono gli attacchi del Critico Interiore, perchè subiscono una energia molto simile: quella del GIUDICE.

Il Giudice Interiore è l’altra faccia della medaglia di un’energia fatta di ansietà e aggressività che il Critico rivolge all’ INTERNO dell’individuo, mentre il Giudice rivolge FUORI.

Mentre il Critico fustiga l’individuo facendolo sentire MENO di tutti gli altri, il Giudice lo farà sentire PIÙ (più bravo, più capace, più bello, più intelligente, più onesto ecc.),

Naturalmente le sensazioni innescate da Giudice Interiore non sono sgradevoli come quelle del Critico: sono gli ALTRI a NON essere all’altezza, a essere “sbagliati” mentre la persona si sente “giusta” e avverte l’euforia della propria “superiorità”.

Ma questo confronto, perdente o vincente che sia, è un gioco al massacro in cui si perde il senso del proprio valore e della propria propria unicità di esseri umani, in cui si perde ogni sicurezza e piacere.

Dietro ad un Giudice Interiore molto forte e attivo si nasconde la stessa grande paura del confronto e della vulnerabilità che ne deriva e lo stesso Bambino interiore ferito che c’è dietro al Critico.

Cosa vuole il Giudice Interiore?

Scopo del Giudice Interiore è mantenere la persona nella sua idea di superiorità per impedirle di confrontarsi con la diversità altrui, per impedirle di sentire la vulnerabilità che, a suo parere non riuscirebbe a sostenere.

Quindi anche il Giudice ha uno scopo “protettivo” .

Agisce come quei genitori iperprotettivi, che vedono i figli perfetti e speciali, che intervengono nei loro rapporti per difenderli da ogni dolore e frustrazione ma, così facendo, impediscono loro di misurarsi con gli altri con le proprie forze.

Come trasformare il Giudice Interiore?

Anche la carica aggressiva, severa e “giudicante” del Giudice Interiore può trasformarsi facendolo parlare e permettendogli di emettere i suoi giudizi (spesso caustici) sugli altri.

La sessione Voice Dialogue fornirà sempre lo spazio più rispettoso e più adatto a questa operazione.

Le qualità positive del Giudice interiore trasformato sono molto simili a quelle del Critico: intelligenza e lucidità nel valutare gli altri, obiettività, prudenza nei rapporti, ma anche accettazione della diversità che diverrà una ricchezza e non più un nemico da combattere.

Hai riconosciuto il Critico o il Giudice dentro di te?

Se sei arrivato alla fine di questo articolo avrai capito che Critico o il tuo Giudice Interiori sono due pesi massimi della psiche che è importante conoscere e trasformare a proprio vantaggio per evitare di essere “trasformati” dall’ansia e dal disprezzo che provocano.

Se hai riconosciuto il Critico o il Giudice Interiore dentro di te, sappi che è possibile fare un lavoro di recupero della tua autostima e della tua sicurezza con le sessioni Voice Dialogue e anche con il lavoro di attualizzazione del sogno.

Se sei interessato a questo metodo o desideri fare l’esperienza di una sessione di Counseling Voice Dialogue puoi contattarmi a questo indirizzo email.

Grazie se ora mi aiuti a diffondere il mio lavoro

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Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione del testo

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Bibliografia e note

  • Hal e Sidra Stone Il critico interiore Ed futura (note 1, 2, 3)
  • Hal e Sidra Stone Il critico interiore (rivista da F. Errani e G. Civita) Ed Macro
  • Franca Errani Il critico dentro di te Ed. Innerteam (qui puoi acquistare il libro)
  • Franca Errani Il caleidoscopio interiore Ed Innerteam

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CRITICO INTERIORE Come riconoscerlo, come trasformarlo in un alleato ultima modifica: 2019-01-12T07:00:28+01:00 da Marni