Sognare mia madre che vuole forarmi le orecchie con una spilla arroventata è il sogno-incubo che ha accompagnato l’infanzia di una gentile signora dall’età “importante” che, forse per la suggestione di questo sogno, non ha mai ceduto alla tentazione di forarsi i lobi per mettere gli orecchini. Quando ho pubblicato l’articolo sul simbolismo dell’orecchino e dei fori alle orecchie, pur conoscendone il valore arcaico e rituale, non avrei mai immaginato un tale impatto sui lettori. Da allora periodicamente mi arrivano testimonianze sempre più interessanti da parte di donne ed uomini di tutte le età. E questa volta ringrazio Maria Serafina.
Buongiorno Marni e piacere di conoscerti.
Sono qui per chiederti cosa significa sognare mia madre che vuole forarmi le orecchie con una spilla arroventata?
Un sogno ricorrente fatto in passato ma che ricordo ancora bene e che gli altri articoli della Guida Sogni su questo tema hanno riportato a galla.
Ma prima di tutto come si conviene mi presento, e spero possiamo darci del tu.
Sono un’attempata signora milanese, una nonna che grazie all’impegno e all’affetto delle due nipoti si è avvicinata con curiosità ad internet in questi ultimi anni.
Sono rimasta davvero sorpresa e incantata dai sogni così solari e dalla bella realtà vissuta in famiglia, in questo tempo pesante di pandemia, raccontata nell’articolo “Sognare cerchi d’oro alle orecchie“dalla giovane Marieclaire, una ragazza che ha appena qualche anno più delle mie nipoti.
Il mio racconto
Ma per converso sognare mia madre che vuole forarmi le orecchie, sogno ricorrente ed angoscioso che rammento nitidamente in quanto mi ha accompagnata per molto tempo durante la mia infanzia nel dopoguerra e, con meno frequenza, anche in epoche successive, mi ha riportata indietro nel tempo.
Ad entrambe le mie due sorelle maggiori infatti erano stati forati i lobi delle orecchie in prossimità della Prima Comunione come usava in molte famiglie. Se ne era occupata direttamente nostra madre che aveva appreso l’arte da una nostra anziana prozia, utilizzando una lunga spilla d’oro disinfettata a fuoco vivo ed un tappo in sughero.
Mai l’ho vista compiere questo atto cruento perché non ero ancora nata, ma il racconto delle sorelle grandi me ne faceva terrore.
Così sognavo spesso questa scena in cui sfuggivo affannata ed angosciata da mia madre armata di ago rovente ed intenta a perforarmi i lobi.
Che poi invece mamma fosse una santa donna amorevole con le proprie figlie rendeva ancor più stridente ed impressionante il sogno che ho continuato a fare anche molto dopo aver superato la fatidica Prima Comunione a lobi intatti.
La realtà di quel tempo
Perché nel frattempo usi e costumi nella Milano della ricostruzione erano mutati profondamente ed anche mamma e sorelle, nonostante avessero i fori, avevano già abbandonato le tradizionali anelline e monachelle d’oro ed incominciato a preferire per sé stesse gli orecchini di bigiotteria con le clips che erano in voga.
Orecchini non preziosi, ma colorati e fantasiosi da abbinare di volta in volta alla “mise” del giorno ed indossabili da tutte senza sottoporsi a quella foratura che ci sembrava un’usanza antiquata e quasi incivile, perché mutilava il corpo nella sua integrità.
Anche io ho incominciato a mettermi gli orecchini a clips negli anni dell’università e li ho portati ancora per tanti anni nella mia professione di avvocato quando tenevo molto alla cura del mio aspetto.
La verità però è che le clips erano solo un goffo ripiego perché stringevano e facevano assai male senza per questo scongiurare il rischio di perdere l’orecchino.
Avevo quasi 40 anni quando donne e ragazze della Milano bene andavano a farsi bucare i lobi in via Solferino nella bella bottega di Merù.
L’orecchino a buco stava tornando di gran moda però io mi son sempre rifiutata di sottopormi a ciò che continuava a sembrarmi una barbarie “contro natura” anche se ammetto che qualche volta ho vacillato, ci ho pensato ed ho rischiato di cadere in tentazione per il punto luce o la perla a tappabuco che trovo classici intramontabili e perfetti per completare con un tocco di eleganza l’abbigliamento sobrio richiesto dalla mia professione.
Poi però invece di farmi bucare le orecchie ho finito per limitare gradualmente le occasioni per mettermi degli orecchini fino a cessare del tutto anche se oggi, ragionando col senno di poi, penso che se tornassi indietro riconsidererei più seriamente l’idea di forare i miei lobi.
Se avessi avuto una figlia femmina credo avremmo finito per andare a farci fare i buchi assieme.
Il mio presente
Alla mia età non cambierò più la situazione perché penso che ogni cosa abbia un suo tempo ed ormai la mia finestra di opportunità si è chiusa.
Però vedo la gioia ed il piacere con cui le mie due nipoti portano gli orecchini. Hanno i buchini ai lobi fatti per loro libera scelta e desiderio fin da quand’erano ancora bambine, assecondate da mia nuora più che da mio figlio che a torto nutriva qualche riserva.
La più grande ha poi aggiunto qualche altro forellino alle orecchie e si mette tutti piccoli orecchini discreti e delicati, la più piccola l’anno scorso ha messo quel vezzoso brillantino-ino-ino su un lato del naso.
Sono carine, stanno bene, mi piacciono e sono io la prima a dirglielo.
Mi piace osservare gli orecchini che impreziosiscono le orecchie bucate delle altre donne e ne apprezzo il “plus” che, se i monili sono ben scelti (e bene abbinati fra loro per chi ha più d’un buco per orecchio), illumina e completa.
Adesso leggendo gli articoli che hai dedicato a questo argomento ti posso dire che il “rito” della foratura delle orecchie mi affascina anche oltre al lato estetico, perché ho capito che non costituisce violazione della “sacralità” del corpo, ma è una vera e propria celebrazione della femminilità.
Tutto ciò a me è mancato per un fatto generazionale, per il retaggio degli incubi infantili, ma più ancora, direi, per mia indolenza e forse paura del “cambiamento” per quanto piccolissimo.
Permettimi, da avvocato ormai in pensione, di chiedere l’assoluzione con formula piena dell’orecchino a buco, chiedendoti scusa se l’arringa è stata così lunga.
Complimenti per questo magnifico sito che attraverso i sogni fa cultura e ci regala tanti spunti stimolanti su cui riflettere.
Sognare mia madre che vuole forarmi le orecchie Risposta di Marni
Buongiorno Maria Serafina, sei assolta con formula piena! 🙂
E grazie infinite per questo spaccato di vita vario e interessante che condividi con me e i lettori.
I tuoi incubi infantili sono quanto di più normale possa esserci, considerando quello che vivevi allora con i racconti delle tue sorelle e la prospettiva di subire il “cruento rito”, racconti che, come sai, tendono ad influenzare il pensiero e la fantasia ingigantendo il timore.
Mi spiace invece che in seguito tu non abbia voluto provare l’esperienza della foratura dei lobi, ma potresti sempre ripensarci e forse potrebbero essere le tue nipoti ad accompagnarti e a sostenerti in una esperienza femminile così particolare.
Pensa al sogno di Bertina che all’età di 71 anni ha preso questa decisione e a come si è sentita diversa e rivitalizzata. La femminilità non va in pensione anzi, posso confermarti per esperienza personale e professionale che “matura” con il passare degli anni diventando più “piena”, consapevole e soddisfacente e diventa un modello di grazia a cui le giovani donne intorno possono ispirarsi per il futuro.
Grazie anche per l’apprezzamento al mio lavoro e per averne intuito la complessità e l’impegno al di là della formula divulgativa. Un caro saluto Marni
Sognare mia madre che vuole forarmi le orecchie Risposta di Maria Serafina
Buona domenica Marni e grazie infinite a te per la gentile e bella risposta.
Come potrei non apprezzare il tuo lavoro?
L’azzeccata ed avvincente formula divulgativa esalta il grande impegno che profondi per rendere accessibili, senza banalizzare, tematiche di complessità e spessore culturale. Inoltre, in questo particolare caso ho trovato originalissimi e sorprendenti gli articoli che hai dedicato al significato degli orecchini e delle orecchie forate nell’archetipo e nella cultura femminile.
Evidente il grande lavoro di ricerca da parte tua ed il riscontro così vario ed interessante che hai riscosso dalle commentatrici e (anche più sorprendente) dai commentatori conferma che hai individuato un argomento “sensibile” esplorandolo nella sua complessità.
Ho avuto modo di parlarne a lungo con le mie due nipoti e con mia nuora e voglio dirti che anche loro, da amanti degli orecchini, hanno apprezzato il tuo lavoro su questo tema e si sono rispecchiate su aspetti che tu hai ben sviscerato e che loro già “sentivano” senza averli razionalizzati e che rendono gli orecchini un po’ speciali per via del fascino “rituale” della foratura, atto che non resta nella memoria come un piccolo ma necessario sacrificio, ma come un bel momento “iniziatico” ed emozionante.
Questo può forse spiegare come mai questa antica pratica che sembrava perduta all’epoca dei miei anni giovanili, è stata poi recuperata con tanto entusiasmo dalle generazioni successive ed anche da moltissime donne della mia stessa generazione che hanno deciso di farsi bucare le orecchie fra i 40 ed i 50 anni ed oltre.
A posteriori so che se lo avessi fatto anch’io, assecondando più l’istinto che la ragione, non me ne sarei pentita.
L’interesse di mio marito
Ricordo di aver cullato a più riprese l’idea di fare i buchi e ci sono andata molto vicino a 52 anni d’età quando mio marito, con discrezione, mi disse che se avessi avuto il foro ai lobi gli sarebbe piaciuto regalarmi i punti luce per il nostro Venticinquesimo di Matrimonio.
Adesso riflettendoci comprendo che forse anche lui ne intravvedeva l’aspetto “sensuale” ma era troppo rispettoso per chiedermi di sottopormi ad un atto avvertito come doloroso per me.
Sono stata tentata di sorprenderlo arrivando persino ad informarmi presso il gioielliere di fiducia, dotato di apposita “pistola”, ma poi mi sono trattenuta per rispetto a mia mamma che mi aveva risparmiato il “cruento rito” dei miei incubi infantili e perché, nonostante la bellezza degli orecchini a buco, non me la sono sentita di violare l’integrità dei miei lobi con un atto che, sbagliando, percepivo ancora come tribale e concettualmente stridente col progresso e la civilizzazione.
Ho letto con vivo interesse il sogno di Bertina e la ammiro, però io ormai di anni ne ho oltre dieci più di lei e ritengo non avrebbe più senso forare ora i miei lobi assottigliati ed un poco avvizziti dall’incedere dell’età.
Mi sembrerebbe un’esperienza ormai fine a sé stessa.
Avrei dovuto pensarci prima, questo sì.
Peccato non avere avuto quel pizzico di determinazione in più. Però dopo una vita ricca di esperienze e di soddisfazioni posso ritenermi una donna fortunata nonostante questa piccola lacuna, in parte compensata attraverso le mie nipoti.
Ad entrambe ho voluto regalare io i loro primi orecchini d’oro dopo che hanno fatto i buchi.
Il sogno di mia nipote
Una piccola curiosità che forse ti può interessare: dopo averne parlato a lungo, la mia nipote più piccola mi ha detto di aver sognato di accompagnarmi a bucare le orecchie tenendomi la mano per farmi coraggio. Tenera!
Carissimi saluti e grazie Marni!
Replica di Marni
Buongiorno Maria Serafina, grazie per le cose che dici e sopratutto per averci ancora parlato di te.
Un’esperienza preziosa che mi piacerebbe mettere maggiormente in evidenza come ho fatto con altre che ho trovato significative, trasformando questo nostro scambio in un articoletto. Mi autorizzi?
Prima della pubblicazione ti mostrerei la bozza. Ma sentiti libera di rifiutare senza alcun problema, la cosa non inciderebbe minimamente nella stima che sento e nel piacere di averti conosciuta.
Trovo anche bellissimo il sogno fatto da tua nipote, la sua sollecitudine e il suo amore che si esprimono in questo tenerti la mano per consentirti di affrontare una “prova”.
Il sogno le offre così un modo per sentirsi parte attiva di una linea femminile che partendo da sua madre (e da altre donne della famiglia), vira verso la nonna paterna.
Un modo per coinvolgerti e legarti a questo flusso femminile. Che belle immagini!
Un caro saluto e buona giornata Marni
Replica di Maria Serafina
Buongiorno Marni, ma certo che ti autorizzo e lo faccio con piacere.
La tua richiesta è motivo di gioia e ne sono sorpresa perché temevo di essere persino andata “fuori tema” nel raccontare di me e della mia famiglia.
Ti ringrazio perché grazie ai tuoi articoli ed al nostro dialogo in questi commenti mi hai regalato la possibilità di “chiudere un cerchio” nel modo più bello: facendo i conti, una volta per tutte, con lo strano, forte e lungamente inconfessato sentimento di attrazione/repulsione che ho sempre provato verso gli orecchini e la perforazione auricolare che mi ha accompagnata fin dagli incubi infantili indotti dai racconti “raccapriccianti” delle mie sorelle più grandi.
Un errore di prospettiva
Finalmente ho compreso l’errore di prospettiva: orecchini che non sono belli “nonostante” la necessità di forarsi i lobi, ma lo sono anche “grazie a” questo rito iniziatico antico che, di madre in figlia, è tornato ad unire generazioni di donne attraverso una tappa della femminilità che poi si ricorda con emozione.
Avevo incominciato ad intuirlo quando è toccato alla prima delle mie due nipoti ed io mi sono trovata ad apprezzare istintivamente l’amorevole e materna sollecitudine con cui mia nuora ha accolto il desiderio della bambina accompagnandola a fare i primi buchi in farmacia, come usa adesso, nonostante un po’ di scetticismo da parte di mio figlio.
Mia nuora mi racconta di essersi emozionata tantissimo accompagnando le figlie a fare i buchi alle orecchie. Ho intuito che anche mia mamma non poteva che essere animata da sentimenti di amorevole accudimento quando, armata di spilla d’oro, aveva forato lei stessa i lobi delle mie sorelle per la Comunione.
Purtroppo all’epoca, prima della guerra, i mezzi erano quelli che erano ed i buchi alle figlie li si faceva quasi per dovere, non per assecondare un desiderio della bambina. Ma l’intenzione materna era certamente a fin di bene.
Quella lunga spilla d’oro con cui mia mamma aveva bucato le orecchie alle mie sorelle la possiedo io ed è bel un gioiello vintage che in qualche occasione sfoggio sul cappotto.
Mi hai fatto però realizzare che in famiglia io sono stata l’UNICA ad aver mancato l’esperienza della foratura delle orecchie.
Per questo mi piace moltissimo l’interpretazione che hai dato del sogno di mia nipote che mi “prende per mano” per coinvolgermi integralmente nella linea femminile a cui si sente legata e della quale mi percepisce come parte essenziale. Che bello, grazie ancora.
Buona giornata a te Marni
Aggiornamento a Gennaio 2021
Buongiorno Marni, e buon inizio d’anno a te ed a tutte le persone che in questi mesi hanno scritto tanti appassionanti interventi che ho avuto il piacere di leggere.
Non avrei immaginato che l’articolo tratto dal mio racconto riscuotesse tanto interesse, è stata davvero una bella sorpresa. Anche le mie due nipoti si sono appassionate alla lettura delle varie testimonianze e spesso ne abbiamo parlato fra noi. Sono racconti che vanno anche al di là del sogno descrivendo con diverse sensibilità autentici spaccati di vita che ci raccontano l’evoluzione nel tempo della cultura e del costume.
Alcune fra le persone intervenute, come già Marni prima di tutti, hanno anche provato a spronarmi verso la decisione di forarmi i lobi, nonostante l’età ed il mio punto di vista espresso anche nell’articolo.
La cosa non è passata inosservata alle mie nipoti e pensate un po’, cosa hanno pensato di regalarmi per questo Natale?
Un bellissimo paio di punti luce in zircone montati su graffette in oro bianco con la chiusura a perno e farfallina per lobo forato. Sono piccoli, eleganti, luminosissimi. Proprio due orecchini magnifici, come mi son sempre piaciuti.
Ora non posso certo tirarmi indietro dopo questo inaspettato regalo così stimolante e fatto con amorevole dolcezza. Le mie nipoti non vedono l’ora di accompagnarmi a fare i buchi ed io sento già l’emozione.
Così questo 2021 si annuncia per me all’insegna delle punture, mai così bene accette come ora: quella del vaccino e quelle ai miei lobi che saranno presto rinnovati ed anche “ringiovaniti” da una piccola pietra luccicante. Sto già pregustando il rituale della foratura dei lobi, un’esperienza di vita e femminilità che ormai avevo accantonato definitivamente e che invece si realizzerà proprio come avevate provato a suggerirmi ed inverando il sogno della mia nipote più piccola raccontato anche nell’articolo.
Tutto questo per me ha un importante significato di riconciliazione col passato e di continuità fra le generazioni. Mi sembra anche molto carino apprestarmi a vivere l’esperienza dei buchi alle orecchie all’inverso, cioè da nipoti a nonna, mentre comunemente le tradizioni come questa vengono tramandate dalle generazioni precedenti alle successive. Ma è lo strano scherzo di una certa idea di “modernità” e di “emancipazione” femminile che abbiamo vissuto noi del secolo scorso.
Oltre ai miei migliori auguri per un bellissimo 2021, ringrazio di cuore te Marni ed anche tutte le persone che sono intervenute qui per avere contribuito, insieme alle mie nipoti, a trasformare un sogno (in questo caso un incubo ricorrente raccontato e contestualizzato qui su Guida Sogni), in una nuova esperienza di vita che andrà davvero a chiudere un cerchio nel modo più bello.
Marzia Mazzavillani Copyright © Vietata la riproduzione del testo
Prima di lasciarci
Caro sognatore, spero che l’esperienza di vita di questa dolce signora milanese ti abbia affascinato e coinvolto.
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Buon giono Marni. Sono contenta di essere riuscita a ritrovare questo articolo che avevo già letto qualche mese fa perchè vorrei aggiungere una mia esperienza particolare di sogno premonitore. La settimana scorsa ho fatto un sogno che mi ha lasciata scossa, in cui avevo una discussione molto aspra con mia nuora a cui ne dicevo di ogni perchè aveva fatto bucare i lobi della figlia: la mia nipotina che ha solo 5 anni !
Premonitore è stato perchè curiosamente ieri nel nostro pranzo domenicale di famiglia è davvero venuto il discorso del fare i buchi alle orecchie alla bambina dato che al ristorante nei tavoli attorno al nostro vi erano altre famiglie con bambini fra cui c’erano 4 belle bambine dell’età di mia nipote o poco più grandi che avevano già i lobi forati, con cui poi la nostra ha socializzato. Stò vedendo che anche da noi ormai tanti genitori fanno mettere gli orecchini presto alle bambine un pò come avevo visto già vari anni fà quando per lavoro di mio marito abbiamo vissuto in Portogallo… e ne ero scandalizzata !
Mia nuora ha incominciato a chiedere a mia nipote se anche lei li vuole fare i buchi alle orecchie ma col tono di una mamma che suggerisce alla propria figlia una cosa bella che avrebbe davvero piacere di farle. Mia nipote vuole i buchi… pur sapendo che le farà un pò male !
Ed io ho capito che il mio sogno di qualche notte prima era stato premonitore ma non ho detto niente in contrario, non mi sono per niente arrabbiata ma io che i buchi non ce l’ho mi sono incuriosita, ne ho parlato con mia nuora, le ho chiesto come vengono eseguiti i buchi, ho scoperto che medita già di portarla nella sua gioielleria di fiducia, mi ha raccontato che lei da bambina questi buchi li ha lungamente desiderati ma i genitori gliel’hanno concessi solo all’inizio delle medie ( che a me già sembra molto presto )e che perciò lei non intende far aspettare sua figlia così tanto, ho capito che anche mio figlio è daccordo, non mi sono arrabbiata e ho scherzato con la mia nipotina sugli orecchini che presto le metteranno e che io invece non ho.
Ho quasi 70 anni ma ho attraversato più o meno lo stesso percorso della Maria Serafina orgogliosa di essermi mantenuta i lobi intatti anche se potessi ritornare indietro credo che sarei meno rigida sulla mia posizione di principio e mi sarei forse anche fatta i buchi perchè le mie amiche che avevano seguito la moda e se li erano fatti fare ( adulte e vaccinate ) si sono riuscite a godere di più il piacere di mettersi gli orecchini che per una donna sono un bell’accessorio sicuramente.
Ho promesso alla mia nipotina che quando avrà i buchi andremo insieme a sceglierle un bel paio di orecchini. Solo pochi anni fa però avrei reagito esattamente come nel sogno in un caso del genere perchè avevo pregiudizi. è il tempismo del mio sogno che mi sconvolge.
Cordiali saluti e buona giornata
Iris
Buongiorno Iris, grazie per aver scritto di questo tuo sogno premonitore e della tua esperienza con la foratura dei lobi. Credo che sarà molto utile perchè mette in evidenza l’importanza del “lavoro del sogno” e della sua funzione trasformativa ( tu nei sei stupita, io no, perchè la vedo in atto in tanti sogni dei miei clienti; e non mi stupisce nemmeno il tempismo del tuo sogno perchè l’inconscio ha una visione del tempo e dello spazio molto più ampia di quella nostra ancorata alla realtà quotidiana). Io penso che nel tuo sogno si siano manifestate energie contrarie alla foratura delle orecchie, energie che ti hanno fatto sentire orgogliosa di NON seguire le mode o le altre donne che si facevano forare le orecchie. Orgogliosa di aver mantenuti i lobi intatti ( sarebbe interessante capire quale valore attribuisci tu a questa integrità del corpo, cioè che significato ha avuto per te). Questo aspro litigio che hai avuto in sogno con tua nuora in cui gliene hai dette di tutti i colori, ti ha permesso di “sfogare” questo tipo di energie interne e ti ha consentito di essere conciliante quando si è presentata una situazione simile. Anzi, ti ha permesso di essere curiosa, di “chiedere” a tua nuora, di cercare di capire andando al di là delle apparenze. Io lo trovo straordinario. Sei stata bravissima, ed è stato meraviglioso il tuo inconscio nel guidarti in questo modo.Così come è stato bello il tuo scherzare con la tua nipotina e prometterle un bel paio di orecchini. Ma pensa che potresti addirittura partecipare, addirittura accompagnarla insieme alla mamma, così da farle sentire la tua vicinanza (si ricorderebbe di quel momento per sempre e tu vi saresti associata) e da dare un’ulteriore solennità al tutto. Pensaci. Forse alla tua età è arrivato il momento di voltar pagina e di cambiare qualcosa. E questo cambiamento è già in atto e ben visibile nei tuoi nuovi pensieri ed atteggiamenti. Grazie ancora per questa tua bella testimonianza. Un caro saluto 🙂 Marni
PS. Maria Serafina, ha forato i suoi lobi e ora gode nel poter indossare gli orecchini che le piacciono, così come gode di un meraviglioso rapporto di vicinanza con le sue nipoti.
Buon giorno cara Marni. Grazie per bella risposta che mi hai scritto !
Più ci penso a quel sogno ( ormai sorrido fra me e me quando ci penso ) e più mi stupisco della precisione del mio inconscio provvidenziale per avermi fatto sfogare appena in tempo tutte quelle energie contrarie alla foratura delle orecchie che erano rimaste prevalenti in me per tanto tempo. Adesso mi sento orgogliosa di me stessa ( e del mio inconscio ) perchè sarebbe stato veramente spiacevole provocare uno screzio su un dettaglio del genere con mia nuora che è un tesoro ed una mamma bravissima.
Sono contenta per Maria Serafina ma non credo di voler toccare i miei lobi a quest’età. Ho sempre cura di me stessa e mi tengo in ordine ma ormai non ho più le smanie di stare alla moda che ho avuto anch’io quando ero più giovane. Saranno più di 20 anni che non mi metto un paio di orecchini neanche a clips. Però sei la seconda persona che me lo suggerisce perchè già domenica dopo il pranzo ne parlavo con mio marito e lui stesso mi ha chiesto più scherzoso che serio se pensavo di farmi bucare le orecchie insieme a nostra nipote che così saprebbe cosa regalarmi per i 70 anni !
Alla mia età sento di aver voltato lo stesso pagina su questo e dopo aver letta la tua risposta ho già detto a mia nuora che quando deciderà di portare la bambina a fare i buchi mi piacerebbe accompagnarle per essere accanto a lei in quel momento. Ovviamente a mia nuora questa partecipazione ha fatto solo che piacere e così mi ha raccontato di quanto era stato bello per lei il giorno in cui sua mamma l’ha portata finalmente a bucarsi i lobi. Pensa che sua mamma se l’è fatti bucare ben dopo di lei a quasi 50 anni ma è tipico per tante donne della mia stessa generazione. Onestamente penso che se avessi avuto una figlia alla richiesta di farsi i buchi mi sarei opposta e avrei fatto il possibile per farle cambiare idea anche se nella generazione di mio figlio già quasi tutte le ragazze avevano i lobi forati anche più volte ed infatti mia nuora si era poi fatta fare anche il terzo buco da una parte, ed a costo di sembrarti contraddittoria ti dico che l’ho sempre trovata carina.
Mi chiedi quale valore attribuisco, quale valore ha avuto per me questa “integrità del corpo” e io ti rispondo volentieri. Sono figlia di una donna a cui erano stati fatti i buchi da bambina proprio nel modo casalingo che ha descritto Maria Serafina. Mia mamma aveva malsopportato questi buchi e nel tempo se l’era lasciati chiudere, anche lei infatti pur avendo i lobi forati usava solo gli orecchini a clips perchè sembravano un passo verso la modernità in cui alle bambine femmine non veniva più imposto il “marchio” primitivo e doloroso della foratura. Mia mamma ne aveva un bruttissimo ricordo e credo che sia per questo motivo che in certe regioni si usava fare subito i buchi da neonate in modo che poi le bambine non se lo potessero neanche ricordare. A me è sempre sembrata una brutta imposizione intrusiva dell’autonomia decisionale e discriminatoria rispetto ai maschietti. Inoltre mia mamma sosteneva che il lobo forato era proprio una cosa contronatura anche se a ben pensarci, adesso credo che sia nella natura umana perchè è una cosa culturale. Moltissime donne della mia generazione non hanno avuto i buchi nelle orecchie perchè le loro madri oltre ad essersi rifiutate di farglieli e vedevano proprio l’avere i lobi forati come una caratteristica non desiderabile anche se c’è chi poi si è fatta fare ugualmente i buchi ad un’età più matura. Io invece sono fra quelle che quando è ritornata la moda dell’orecchino a buco si meravigliavano a vedere altre donne che sceglievano di andare a forarsi i lobi. Mi sembrava come compiere un atto sacrilego, avevo maturato come l’idea che avere i lobi conservati integri fosse una virtù. Eppure era evidente anche a me che quelle che si erano forate i lobi potevano mettersi degli orecchini carinissimi senza rischiare di perderli nè fastidio ( al contrario delle mie clips ) e lo sapevo che ormai non si forava più con spilloni passati sulla fiamma, ma non mi passava mica per la testa di farmi bucare le orecchie anche se potessi tornare indietro, con la mia mente di oggi forse avrei scelto di fare i buchi anch’io. Per esempio anche a me piacevano tantissimo le perle infilate nel lobo a perno ( infatti le ho volute regalare a mia nuora per il matrimonio ) però diversamente da Maria Serafina, su di me non ho mai contemplato la foratura neanche come sogno proibito. Può essere che anche da adulta continuavo a sentirmi addosso il giudizio severo di mia mamma che l’avrebbe disapprovato ma più che altro mi ero impossessata troppo profondamente delle sue convinzioni e voglio ben chiarire che non la biasimo perchè anche se i tempi cambiano so che erano convinzioni ispirate da buonissime intenzioni e da sani principi.
Non so cosa penserebbe oggi mia mamma a vedere queste bambine che chiedono presto di essere portate a fare i buchi perchè ammirano gli orecchini delle loro mamme e delle altre bambine che ce l’hanno già. So però che io mi sono liberata di un peso e non faccio più fatica ad immaginarmi la foratura delle orecchie come un evento solo blandamente cruento, tutt’altro che sacrilego ma anzi carino e festoso per ogni bambina che ne ha manifestato desiderio e quando arriverà il turno di mia nipote ( so che succederà molto presto ) sarò felice anch’io con lei e con la sua mamma.
Grazie per l’opportunità di riflettere ancora meglio su questo argomento perchè scriverne è stato un grande aiuto a chiarirmi ancora meglio le idee.
Cordiali saluti e buona giornata
Iris
Buongiorno Iris e grazie a te per la tua condivisione e per avere contribuito, con le tue esperienze, ad arricchire questo argomento.Facci sapere quando avrai accompagnato tua nipote, mi farà piacere sapere quali sono state le tue impressioni ed emozioni. Un caro saluto e buona giornata Marni
Ma grazie a te cara Marni !
Ho cercato di essere esauriente su questo argomento che mi sono accorta, suscita delle contraddizioni ed emotività forti fino al conflitto interiore nelle persone che come me erano state catechizzate a vedere la foratura dei lobi come una profanazione ed un’eredità del passato poco civile. Ho incominciato a leggere altri commenti ed è interessante, ma davvero molto !
D’accordo quando avrò accompagnato la nipote a fare i buchi lo racconterò con piacere. Cordiali saluti e buon weekend.
Iris
buongiorno Marni e Mita !
seguo da qualche tempo questi bellissimi filoni di testimonianze sugli orecchini di cui sono un’ appassionata collezionista ma ero titubante a scrivere di me.
oggi lo faccio perchè leggendo la storia personale di Mita mi sono rispecchiata ed emozionata in quanto assomiglia tantissimo alla mia e spero di non andare troppo fuori tema dato che nel mio caso non c’è nessun sogno. anch’ io infatti mi sono forata i lobi delle orecchie come primissimo atto della mia nuova vita da donna separata. aggiungo la mia esperienza in coda a quella di Mita perchè mi sembra un’ altra dimostrazione della notevole forza simbolica che può avere la decisione di forarsi i lobi in un momento critico della vita di una donna.
capisco lo stato d’ animo di Mita in quel momento ed è perfetto parlare di ‘passività del dolore’ che bisogna andare a rompere in qualche modo per reagire.
io ho deciso di forarmi i lobi delle orecchie in un nanosecondo guardando la bella vetrina di un negozio di profumeria all’ uscita dalla prima udienza di separazione (…fu straziante !)
non guardavo con attenzione quella vetrina che splendeva della bigiotteria in esposizione perchè avevo lo sguardo perso nel vuoto ma la mia attenzione si è risvegliata all’ improvviso notando il cartellone che reclamizzava la foratura delle orecchie in negozio (c’ era scritto in grande ‘IL FASCINO DELL’ ORECCHINO A PERNO’ e sotto la foto di una bella ragazza ‘vi foriamo le orecchie in 5 minuti’), così ci sono entrata senza starci neanche a pensare.
anch’ io ho ancora una memoria fotografica di quei momenti anche se sono già passati quasi 36 anni. a volte nei negozi di profumi mi succede di riprovare la stessa sensazione olfattiva e torno con la mente a quei momenti e allo mio stato d’ animo che avevo. sentivo il bisogno fisico di distaccarmi almeno per qualche attimo dal dolore interiore che mi lacerava a costo di infliggermi volontariamente del dolore fisico !
sembra veramente una cosa brutta da dire e premetto che non sono un’ autolesionista però davvero non era la voglia di fare qualcosa di carino per me per valorizzare la mia femminilità che mi spingeva ma soltanto la voglia di distrarre la mente da tutto il brutto che avevo dentro per mezzo di un’ azione che mi ero sempre immaginata dolorosa e questa era la sola unica ragione che mi aveva trattenuto dal forarmi i lobi fino a quel momento anche se in precedenza qualche pensierino ce l’ avevo già fatto.
in realtà poi è stato davvero un rituale bello (ed è durato molto più di 5 minuti) perchè ho avuto la fortuna di incontrare una commessa dolcissima che prima di forarmi i lobi mi ha offerto un kleenex notando i miei occhi umidi. mi ha chiesto cosa mi stava succedendo, mi ha ascoltata come non t’ aspetteresti da una sconosciuta e mi ha incoraggiata parlandomi col cuore forse per esperienza personale vissuta ma non ho avuto il coraggio di chiederglielo.
che la decisione di forarmi i lobi era ‘rivitalizzante’ per la mia femminilità schiacciata da dolore e umiliazione me ne sono accorta subito quando la commessa mi ha dato in mano lo specchio per farmi ammirare i miei lobi nuovi abbelliti dai pre-orecchini d’acciaio con lo strass luccicante. me lo ricordo come un momento di felicità e credo di aver avuto anch’ io il sorriso ebete quando sono uscita dalla profumeria quasi stordita, ubriacata dalle emozioni che avevo avuto, molto diverse (nel senso di molto più belle e positive) da quelle che mi aspettavo quando ero entrata, comunque emozioni forti che mi hanno fatto bene, primo passo verso la mia nuova vita in cui ho trovato più realizzazione personale e mi sono ancora innamorata.
io che fino a quel momento avevo fatto a meno degli orecchini perchè non tolleravo il pizzico fastidioso delle clip ho scoperto di non riuscire più a fare a meno degli orecchini e del divertimento di sceglierli e cambiarli per vedermi diversa ed assecondare l’ abbigliamento e lo stato d’ animo.
naturalmente il dolore della foratura a pistola c’ e’ stato come logico andando a perforare un lembo vivo da parte a parte (come hanno già fatto notare quelle prime vecchie pistole erano tutt’ altro che delicate !), ma si e’ rivelato un dolore del tutto sopportabile ed infatti sono ancora ritornata nella stessa profumeria per bucare i lobi anche a mia figlia che appena mi ha vista con gli orecchini a perno mi ha implorato di metterli pure a lei anche se non aveva ancora 6 anni e le ho spiegato bene che avrebbe fatto un po male. per questo ho litigato col suo papà e discusso con mia madre orripilata ma se tornassi indietro lo rifarei altre mille volte perchè la bambina era così felice e fiera (quel momento c’ è ancora fra i suoi ricordi belli nonostante la separazione recente di mamma e papà.)
sia io che mia figlia siamo diventate collezioniste di orecchini divertendoci a regalarceli ed a scambiarceli e ci siamo anche fatte qualche altro buchetto nelle orecchie (più mia figlia di me) di cui particolarmente caro rimane il buco che ci eravamo fatte insieme in occasione dei miei 50 anni e dei suoi 20 (peccato non in quella profumeria che non esiste più da tantissimo tempo.)
io e mia figlia siamo state le primissime nella nostra famiglia a forarci le orecchie su nostra decisione dato che le mie nonne e le loro sorelle avevano tutte i lobi forati ma come si usava una volta li avevano avuti fatti quando erano ancora troppo piccoline per ricordarsi. mia madre invece ha sempre aborrito i fori per principio (‘usanza incivile’ o ‘da primitivi’) e per tutta la sua vita ha usato solo orecchini con le clip che conservo per affetto, non ne possedeva molti ma fra essi un paio con un bel turchese montato sulla clip d’ argento che ho fatto convertire a perno e spaiato, che adesso portiamo in suo ricordo, uno io ed uno mia figlia infilati in uno dei nostri buchi dispari.
cara Marni vorrei ringraziarti anch’ io per aver trattato fra tanti anche quest’ argomento.
cordiali saluti.
Buongiorno Desirée, grazie anche a te per aver raccontato la tua storia e non ha importanza se non ci sono sogni nel tuo commento. Commento che ho preferito spostare in un nuovo thread per evitare che si allungasse troppo lo spazio di lettura e anche per dargli rilevanza. E’ molto interessante quello che dici sul dolore e l’ottundimento che ti hanno spinto ad entrare nel negozio e forarti le orecchie. E’ evidente che tu NON sia un’autolesionista, ma il principio che ti ha mosso allora è lo stesso: ricercare un dolore fisico per non non sentire ( almeno per un po’) quello interno. Ma io credo che in quella occasione sia stato il tuo inconscio che ti ha guidato verso la scelta migliore: un piccolo dolore, un rito, una occasione di sfogo, un contatto umano e la vita riprende il suo flusso e il suo significato. Hai ritualizzato il “lutto” di questa separazione concentrandoti su di te. Ed è molto bello che tu abbia concesso anche a tua figlia la medesima i opportunità, che tu l’abbia accontentata. Questo credo vi abbia permesso di sentirvi ancora più vicine e anche di sperimentare insieme il piacere di collezionare, cambiare e donarvi nuovi orecchini. Piacere condiviso da molte di queste lettrici compresa la sottoscritta 🙂 Un carissimo saluto a te e a tua figlia Marni
buongiorno Marni e grazie per la tua risposta e per la tua cordialità.
anche se credo ti sia scivolato via un ‘non’ (penso che la frase dovesse essere ‘è evidente che tu NON sia un’ autolesionista’ ) ho trovato M O L T O interessante quello che hai voluto farmi notare sull’ intelligenza dell’ inconscio. avevo sempre pensato che fosse stato tutto un colpo di fortuna ma sono affascinata dalla tua interpretazione. è vero, quel giorno avrei potuto fare tante altre cose diverse per infliggermi un dolore fisico a copertura del dolore interiore ma forse non è stato per caso se il mio inconscio mi ha indirizzata proprio verso la decisione di forarmi i lobi delle orecchie !
un’ autolesionista si taglia o si percuote, fa robe del genere ma non si fa i buchi per mettersi gli orecchini. ovvero: un’ autolesionista si infligge dolore in modo distruttivo mentre invece io senza neanche rifletterci (intelligenza dell’ inconscio dunque) ricercando il dolore fisico immaginato ho fatto per me stessa una cosa davvero bella, costruttiva. e’ bellissimo scoprire dopo quasi 36 anni che tutto aveva più senso di quel che credevo.
ma grazie anche per aver capito esattamente cosa significava per me in quel momento scegliere di assecondare mia figlia portandola a forarsi i lobi contro tutto e contro il parere di tutti che mi dicevano che ero matta, che la bambina era ancora troppo piccola per queste cose, che avevo sottoposto mia figlia ad una pratica dolorosa solo per mia vanità, che la sua richiesta di mettersi gli orecchini come me era solo un capriccio infantile e non una cosa da prendere sul serio e via così.
no no, le mamme amorevoli distinguono bene i capricci e a differenza che con me stessa, con mia figlia sono stata estremamente lucida ed il mio obiettivo era esattamente quello di concedere anche a lei la medesima opportunità che avevo avuto io in un momento di ovvia difficoltà anche per lei.
sai, io me la ricordo con infinita tenerezza la mia piccolina, in tutta la sua determinazione che tratteneva i lacrimoni mentre si lasciava forare i lobi dalla medesima commessa che l’ aveva forati a me ed io le tenevo stretta la manina per farle coraggio. ed ho ancora negli occhi il suo sorriso fiero e soddisfatto un attimo dopo. io sapevo di fare la cosa giusta in quel momento.
mi ricordo con tenerezza anche quando nei giorni successivi ci medicavamo insieme i lobi come da routine, prima lo facevo sulle mie orecchie mentre lei mi guardava e subito dopo mi porgeva le sue e ripetevo gli stessi gesti anche un po fastidiosi come ruotarle l’ orecchino avanti e indietro.
è vero che mi piacevano gli orecchini a perno sui lobi della mia bambina ma ero e sono orgogliosa di averglieli fatti mettere perchè ho costruito complicità, non per mia vanità. e lei ne aveva tanto bisogno nell’ incertezza affettiva della separazione dei genitori.
credo che nel tempo siamo diventate collezioniste di orecchini insieme proprio perchè condividiamo entrambe il senso di quell’ aver messo gli orecchini in quel momento a pochi giorni di distanza l’ una dall’ altra.
e quindi adesso non posso che ringraziare l’ intelligebza del mio inconscio oltre a te che me l’ hai spiegato.
penso che anche a mia figlia farà piacere leggere quello che mi hai scritto.
un carissimo e cordiale saluto a te ed alle lettrici che amano e collezionano gli orecchini.
…se posso ti faccio una richiesta ‘di servizio’: come si fa a mettere un’ immaginetta personalizzata nel quadratino vicino al nome come hanno altri commentatori e tu stessa ?
ho cercato il modo ma non sono riuscita a capire.
Buonasera Desirée, chiedo scusa per il refuso. Ma hai ugualmente intuito il senso della mia frase 🙂 e descritto altrettanto perfettamente ciò che hai provato e ciò che ti ha portato a coinvolgere anche tua figlia. L’intelligenza inconscia è qualcosa che si manifesta nei nostri sogni ma non solo, e la tua storia ne è un esempio. Per quanto riguarda la tua richiesta: per poter inserire un’immagine nel quadratino da te indicato devi iscriverti a WordPress (la piattaforma usata per questo sito). Mi pare di ricordare che sia così. Prova e fammi sapere se riesci. A presto Marni
buongiorno Marni. solo per dirti che con l’ aiuto di mia figlia ci sono riuscita a mettere anch’ io una foto nel quadratino a sinistra. bisogna andare su gravatar.com e iscriversi poi caricare la foto e ritagliarla. non è neanche complicato se c’ e’ qualcun’ altro che vuole fare lo stesso. un cordiale e caro saluto e buon weekend più un’ abbraccio d’ incoraggiamento alla Iris Costazza e nipote che vedrete sarà un’ esperienza davvero bella accompagnarla a fare i buchi.
Grazie cara, per queste istruzioni che saranno utili anche ad altri e che io non ricordavo 🙂 Buona domenica marni
Salve gentile Marni. Ho trovato bellissimo l’escursus storico della Maria Serafina e mi ricordo molte delle cose che ha raccontato sul come è cambiato nel tempo l’atteggiamento del”comune sentire” riguardo agli orecchini col buco. Ho deciso di raccontare anche la mia di esperienza visto che galeotto fu un sogno !
La mia mamma stessa era stata una bambina a cui erano state bucate le orecchie in casa con una spilla bruciata sulla fiamma e io da bambina ero molto impressionata di ciò quando le chiedevo apposta di raccontarmelo come una storia “horror” che mi metteva i brividi. Non l’ho mai sognato come incubo però quando andavamo a trovare la zia che aveva fatto i buchi alla mia mamma con le sue mani mi incuteva un certo timore. Per fortuna la mia mamma si è rifiutata di farmi forare i lobi anche se lei non era mica scontenta di avere i buchi, che tornavano utili nelle occasioni di famiglia o nelle uscite importanti per potersi mettere gli orecchini belli d’oro. ah…io invece da ragazza mi mettevo quelli a clips ma solo santuariamente.
Invece il sogno che mi ricordo ancora bene, sembra incredibile dopo più di 40 anni, è stato quello che mi ha fatto decidere di andare a forarmi le orecchie. Mi ero separata da poco dal mio ex marito e sapevo che lui aveva già un’altra relazione mentre io mi sentivo a terra e mi leccavo ancora le ferite. Ho sognato di incontrarlo insieme alla sua nuova fiamma e nel sogno lei era una donna che fisicamente mi assomigliava moltissimo ma che aveva dei vistosi orecchini che le pendevano dai lobi forati luccicando tantissimo e che le davano un fascino quasi esotico misterioso che io non ho mai avuto. Quella stessa mattina d’impulso sono andata dall’orefice affianco al negozio dove lavoravo, apposta per forarmi i lobi perchè sapevo che lui usava già la pistola ed era una persona di cui avevo fiducia e stima. Prima non avevo mai considerato di fare i buchi però il sogno mi aveva fatto sentire improvvisamente il bisogno di distrarmi dalla depressione della separazione con un diversivo che mi facesse di nuovo sentire viva e femmina anche a costo di sentire dolore. Mi sono assaporata ogni momento della ritualità della foratura con i preorecchini a perno sparati dall’orefice con quella pistoletta a mo di una sparachiodi. Mi ricordo ancora tutto di quei momenti con una precisione fotografica e mi sono goduta tutto come un rituale eccitante e rigenerante compresi quei due spari sordi e pure abbastanza dolorosi da attivare una bella scarica di endorfine. Sono tornata nel negozio dove lavoravo ancora col sorriso ebete stampato sul viso ma davvero fiera di me. Poi dopo mi sono anche goduta i complimenti e l’ammirazione della mia mamma che non sapeva che era stato inventata la pistola foraorecchio. Ho anche “fatto scuola” perchè poco tempo dopo di me anche l’altra commessa del negozio e la nostra titolare sono poi volute andare a forarsi i lobi sempre dallo stesso orefice. Ma prima di tutto gli orecchini a perno mi hanno ridato sicurezza in me stessa e restituito la voglia di guardarmi allo specchio, io li considero il simbolo della mia rinascita come donna dopo la botta tremenda della separazione. Non tanto tempo dopo ho anche trovato l’amore vero e sono diventata mamma.
Non ho mai scelto orecchini vistosi per me però io gli orecchini li ho amati e tuttora li amo moltissimo, fanno in un certo senso parte di me ormai, li considero sono il tocco di luce che incornicia il viso e completa come la ciliegina sulla torta. Quando poi ho conosciuto la famosa fiamma del mio ex marito ho visto che era diversissima da quella del sogno, non mi assomigliava in niente ma aveva i lobi forati doppi, voglio dire due buchi per lobo che allora non era ancora così comune come adesso. A me l’idea del secondo paio di buchi piaceva pure ma non ho mai voluto farmeli per orgoglio, per continuare ad essere diversa da quella donna in tutto.
Un saluto.
Mita
Buongiorno Mita, che bella storia che ci hai raccontato! Bella e significativa. Questo conferma una volta di più il carattere incoraggiante ed evolutivo di certi sogni, anche questo in cui sogni la tua rivale. In realtà il tuo inconscio è riuscito così a darti quella “scossa” necessaria a farti uscire dalla passività del dolore e a farti prendere una decisione “rivitalizzante” per la tua femminilità. Un sogno bellissimo e importante e bravissima tu che hai agito sull’onda dell’emozione necessaria in quel momento.Era necessario un rito per separare in modo dignitoso le due parti della tua vita ( quella con l’ex marito e quella dopo) ed il rito è stato quello della foratura dei lobi che ti ha riavvicinato alla tua femminilità che purtroppo in queste situazioni viene schiacciata dal senso di umiliazione e dal dolore. Molto brava e molto bravo il tuo sogno che ha trovato il linguaggio giusto per farti reagire! Grazie per aver condiviso con noi. Un caro saluto 🙂 Marni
Cara Marni , buon giorno ! Sono stupita della complessità di questo tema e credo che sia qui il posto più adatto per raccontarti di un sogno che ho fatto che lo riguarda .
Io non ce gli ho i buchi nelle orecchie e non ho mai portato gli orecchini anche se ho 53 anni ed appartengo ad una generazione dove era tantissimo di moda farseli da ragazze , ma , io mi sono sempre rifiutata perchè non me la sentivo di sfidare la opposizione di mia madre su questo specifico argomento , cioè non sugli orecchini , che lei se li metteva a clip , proprio sui fori . Ho una figlia che stà per compiere 16 anni e quando era piccola mi ero ripromessa che se e quando lei avesse voluto i buchi , io non sarei stata una madre oppressiva su questo , ma glie li avrei lasciati fare e ce l’avrei portata io stessa a farseli ma , non è mai successo !
Ho sognato che ero in una gioielleria per comprare un regalino per i 16 anni di mia figlia e la commessa mi suggeriva un paio di orecchini in oro giallo , erano piccini , molto semplici a forma di luna stilizzata , di quelli che si infilano e si chiudono da dietro con la farfallina . Gli ho trovati molto bellini ma ho detto alla commessa ” Mi dispiace però mia figlia non ha i buchi ” , pero’ lei mi ha suggerito di prenderglieli e regalarglieli lo stesso così era un modo per spingerla finalmente a decidersi a farseli , mi diceva che glie li poteva fare lei stessa , e io decidevo di comprarglieli tutta soddisfatta perchè mi sembrava un’idea brillante !
Non so perchè ho continuato a pensarci e ripensarci a questo sogno . Io però non le farei un regalo così da farla sentire obbligata a farsi forare se non lo desidera , altro che madre oppressiva sarei !
In verità devo dire che quando era piccola mi dispiaceva pensare che un giorno avrebbe potuto chiedermi di farsi i buchi e rovinarsi i lobi delle orecchie così bellini e perfetti ma poi nel tempo quando è diventata più grande e vedevo sempre di più delle sue coetanee così belline con gli orecchini , quasi quasi ho incominciato a sperarlo che un giorno mi chiedesse di metterseli perchè poi alla fine l’idea a me non dispiaceva neanche , e sarebbe solo stato un’altro modo per dare a mia figlia una cosa che io alla sua età non avevo avuto ma , non è successo e sotto sotto mi dispiace un pò !
Ho pensato che il sogno mi raffigura la mia volontà di riuscire a dare a mia figlia cose che non ho avuto io , può essere ? GRAZIE !
Buongiorno Laura, proprio così, il tuo sogno ad un livello più superficiale, mostra un desiderio, nemmeno così nascosto dentro di te, quello di vedere tua figlia con gli orecchini a perno che tu non hai mai avuto. E capisco perfettamente che, dal momento che lei non ha ne ha mai manifestato il desiderio, tu non ti senta di farle un regalo così impegnativo che allude alla necessità di forarsi le orecchie. Tuttavia, io credo che questo sogno nasca da esigenze più profonde e intime. E facile infatti che i figli nei nostri sogni rappresentino una parte di noi stessi: una parte tenera e vulnerabile quando appaiono piccoli, ed una parte “giovane e vitale” quando sono adolescenti. Mi sto chiedendo e ti chiedo di valutare la possibilità che questo sogno si riferisca a te e al piacere/bisogno di farti un regalo di questo genere. Cioè che gli orecchini a luna stilizzata siano un “regalo” per la parte di te adolescente che ancora sopravvive in te. Una parte che allora non si è sentita di sfidare il volere materno ma che ora conta sulla Laura adulta e matura perchè soddisfi un desiderio o una curiosità ancora presente. Riflettici. un caro saluto e buona domenica Marni
Cara Marni buon giorno . Grazie molte della spiegazione . Bella domanda che mi fai , certo , penso che tu hai ragione su tutto , anche se ripensando indietro non mi sento pentita di aver fatto a meno degli orecchini da ragazza perchè avevo sempre tanto da discutere con mia madre e preferivo farlo su cose più fondamentali , però in fondo esiste sempre quella parte di me che avrebbe voluto per davvero soddisfare la curiosità per l’esperienza della foratura e la gioia di mettersi qualche bel blin blin per abbellirsi i lobi , anche attraverso mia figlia se me lo avesse mai chiesto .
Quei due piccoli orecchini a luna crescente stilizzata come nel sogno , io li trovo davvero bellini e mi piacerebbe certamente vederli messi nei lobi di mia figlia . Ma farmi questo regalo a me medesima , a 53 anni suonati , dici ? Vero , ho letto che adesso ci sono anche tante donne pure più anziane che stanno andando a forarsi i lobi però mi sembra come quando era finito il lokdown , che mia cognata si era andata a fare il tatuaggio sul polso e a me , molto sinceramente mi era sembrata una decisione presa , come dire , fuori dal tempo massimo .
La voglia degli orecchini l’ho messa da parte , ne ho passate tante nella mia vita adulta , però anch’io ce l’avevo avuta , quando ero ragazzina che scoprivo i brividi della femminilità anche attraverso cosine così , come i reggiseni , imparare a mettere un pò di trucco , e dei gioiellini , e le prime cerette dall’estetista che se bella vuoi apparire ti tocca un pò soffrire , e così volendo , anche progettare col batticuore di andare in gioielleria insieme alla migliore amica a farsi sparare i primi bucaorecchie , poi la mia amica poi c’è andata da sola , sua madre si era offerta di pagare foratura e orecchini anche per me , ho preferito di no perchè con mia madre sarebbero stati guai .
Però se un giorno mia figlia magari cambia idea e decide che le piacerebbe , che le viene anche a lei la curiosità , se vuole potrei accompagnarla e pure decidere di farmi i buchi anch’io assieme a lei che , non ci avevo pensato , ma così potrebbe avercelo un senso . E’ ancora tanto giovane mia figlia , ho letto scorrendo veloce nei commenti che ci sono tante ragazze che si decidono quando si sposano o quando hanno un figlio e insomma , c’è sempre tempo ma sarebbe bello se le viene voglia prima , e se non succede pazienza , tanto la gioia di essere madre di un tesoro di ragazza sana , bella , brava che praticamente me la sono tirata sù da sola , che abbiamo un rapporto bellissimo io e lei , e di cui io sono veramente fiera , non cambia con o senza gli orecchini .
Però se poi un giorno viene a cadere il discorso glie lo potrei proporre , senza impegno , di andare a forarci le orecchie assieme . Guarda te che cose ci fanno pensare i sogni .
Un caro saluto e buona settimana !
Buongiorno Laura, quello che ti ho detto in risposta al tuo sogno è una possibile indicazione del tuo inconscio, ma questo non significa che tu debba seguirla. Forarsi le orecchie è qualcosa che deve esser “scelto” consapevolmente, con gioia e convinzione. Vedrai come vanno le cose per te e per tua figlia, ma ricorda che anche per lei deve esser qualcosa di naturale e arriverà al momento giusto, se arriverà. Un caro saluto a te e a lei 🙂 Marni
Buongiorno gentile Marni, grazie per l’affettuoso pensiero che mi hai espresso. Sono stato dimesso dall’ospedale martedì scorso, sono tranquillo a casa e tutto sommato mi sento bene. Ho letto con piacere le ultime novità ed è stato bello ritrovare la mia cara allieva Roberta della quale sono orgoglioso e, sebbene per interposta persona, che bella sorpresa leggere della Giulia Maria, altra cara allieva che avrò sempre nel cuore.
Molto interessante, ma direi proprio sorprendente, questo tema del desiderio di mettersi gli orecchini in gravidanza che si è dipanato a partire dalle belle memorie di Walter. Nel caso di mia moglie, che fu grande amante degli orecchini, la prima foratura dei lobi precedette il nostro matrimonio; i secondi buchi se li fece invece dopo la nascita di nostro figlio. Ma eravamo negli anni ’70 e per motivi diversi tanto la prima quanto la seconda coppia di fori sono state scelte originali ed anticonformiste per l’epoca. Ben riflettendoci credo tuttavia possibile che nella profonda passione di mia moglie per gli orecchini esistesse il riflesso della sua pulsione verso la maternità, fortemente voluta anche a rischio di pregiudicare una bella carriera visto che all’epoca conciliare le due cose era, per una mamma, ancor più difficile che oggi.
Non avevo mai pensato alla connessione maternità/orecchini ma trovo abbia senso giacché l’orecchino che penetra il lobo simboleggia proprio quell’unione generatrice di Vita fra l’energia maschile ed il femminile accogliente. Ed anche l’atto della foratura del lobo è, a ben pensarci, un bellissimo simbolo di femminilità che accetta il dolore perché da esso scaturisce una bellezza di valore più grande, come per il parto.
Trovo molto interessante l’anelito ad affermare la propria femminilità attraverso questo simbolo anche durante la gravidanza quando per consuetudine, già tradizionale ma rinnovata fra le ragazzine d’oggi, siamo invece portati ad associare l’apposizione degli orecchini più all’età pre-puberale: anticipazione e predisposizione a quel “diventare donna” che, oltre alle evidenti allusioni simboliche, contempla pure le prime concessioni di un pizzico di civetteria che apre le porte della seduttività.
Lascio a te, cara Marni, il compito di dirmi se quanto ho testé affermato ha fondamento o sono solo voli di fantasia. Senza dubbio, però, il potere simbolico degli orecchini riesce a stupirci per i molteplici livelli attraverso cui si esplica.
Oltre alle ottime considerazioni già fatte da Roberta sul romanzo di Steinbeck (brava perché io stesso non ne avevo mai colto queste sfumature simboliche), vorrei invitarvi a rivolgere l’attenzione alla tradizione induista ed in particolare al culto della dea Lakshmi a cui aveva già fatto riferimento la stessa Roberta in un commento di qualche tempo fa. Infatti Lakshmi, che l’iconografia raffigura riccamente ornata da orecchini sia alle orecchie che al naso, è la dea dell’abbondanza e della prosperità ma anche proprio della fertilità! Credo che questo abbia grande attinenza con il tema in discussione e con la portata archetipica, quindi universalmente presente anche se inconscia, della connessione fra orecchini e gravidanza e della percezione del nuovo orecchino come portafortuna per la prossima puerpera ed il suo bebé.
Grazie quindi a Walter, a Jacqueline, a Lea, a Giulia ed a Carla per aver condiviso esperienze e pensieri riguardo a questo affascinante argomento. E buona vita a Sandi che, non importa se sceglierà o meno di ornare il proprio naso con un bel brillantino, merita solo complimenti per il bel percorso intrapreso.
Naturalmente grazie a Marni perché la Guida Sogni è una vera oasi nel tempestoso mare magnum del web.
Buongiorno Renzo e ben tornato! 🙂 Sono molto felice di sapere che sei a casa e che stai bene! Mille auguri per la tua ripresa. Grazie per il tuo intervento che raccoglie le fila di quanto fin qui è stato detto e che è assolutamente pertinente e fondato. E che apre a nuove interessanti riflessioni su questo simbolo che non cessa di stupirci. D’altra parte siamo tutti il risultato di una catena evolutiva di cui resta traccia dentro di noi ( nei nostri gesti, pulsioni, rituali e sogni). Secondo un’accreditata e recente ipotesi sul significato dei sogni (che io sposo in toto), i sogni sarebbero una forma di programmazione iterativa che ha lo scopo di preservare l’essenza dell’individuo che, nel suo vivere sociale e quotidiano, finisce per alterarsi. Da questo punto di vista i sogni avrebbero lo scopo, notte dopo notte, di mantenere la nostra unicità. Anche gli aspetti rituali collettivi hanno una funzione “conservativa”. In qualche modo ci ricordano chi siamo e quali sono i fondamenti della nostra umanità. Anche questi scambi e queste riflessioni che si intrecciano sulla Guida sogni, ci arricchiscono e ci fanno scoprire qualcosa di più di noi.Grazie anche per aver indicato la cultura indiana a cui già Roberta aveva accennato. Avevo pensato allora ad alcuni scritti di Jung che però non ho avuto modo di procurarmi e di leggere. E, per ultimo , devo dirti che gli accenni a tua moglie, seppure brevi come in questo caso, sono sempre molto toccanti e teneri. Sono una testimonianza di ciò che c’è o che ci dovrebbe essere nell’essenza dell’umano. L’amore. Un caro saluto a te e buon fine settimana marni
Buongiorno gentile Marni. Misteri dell’inconscio: chissà cosa è passato per la mia testa quando, scrivendo di getto, ho usato nel precedente messaggio la metafora dell’ “oasi nel mare” che è come minimo inconsueta (isola nel mare… oasi nel deserto) e mi ha sorpreso nel rileggermi anche se credo sia chiaro ciò che intendevo esprimere.
Grazie per la bellissima spiegazione della recente ipotesi sulla “funzione conservativa” dei nostri sogni e, a livello sociale, dei rituali collettivi. Ne sono affascinato e nel leggere la tua risposta mi sono realmente emozionato. Più ci rifletto più mi appare come un’ipotesi ben più che plausibile, che sposo anch’io in toto. Ti vorrei pertanto proporre, per quando ne avrai il tempo, di approfondire il tema dedicando un articolo della Guida Sogni a questa ipotesi giocata sul doppio binario individuo/collettività; sogno/rituale; unicità individuale/identità collettiva (suppongo che qui entri in gioco l’inconscio collettivo junghiano). Sono sicuro che un articolo del genere, scritto da te, affascinerà parecchie delle persone che ti seguono.
Avevo letto il tuo suggerimento degli scritti di Jung sull’India in risposta alla Roberta (“Il mondo sognante dell’India” e “Quel che l’india può insegnarci”). Già Roberta mi aveva scritto e ci eravamo promessi già allora di approfondire ma vuoi per gli impegni di Roberta, vuoi per i miei problemi di salute, non abbiamo ancora realizzato tal proposito.
Grazie per il tuo bel pensiero per mia moglie. Il suo ricordo dolce vuol dire tanto per me. Ho piacere di raccontarti un piccolo episodio che mi ha toccato il cuore. Per Natale avevo regalato a mia nipote un paio di orecchini pendenti appartenuti a sua nonna, con belle pietrine colorate molto adatti ad una quattordicenne perché giovanili e allegri ma delicati. A mia nipote sono piaciuti moltissimo ma la cosa più toccante per me è stato vederle indossare, già la prima volta che è venuta a trovarmi in ospedale, uno di questi orecchini abbinato, all’altro lobo, ad uno degli anellini d’oro (quelli che mia moglie si era fatta mettere quando ha forato i lobi per la prima volta) che le avevo regalato per la Cresima visto che si era appena forata i lobi. Questo abbinamento ben riuscito di orecchini diversi ai due lobi piaceva anche a mia moglie che di quando in quando si divertiva a spaiare, con gusto e ludico piacere, specie quando ancora non aveva i secondi buchi. Bello e toccante veder emergere spontanei, nella mia cara nipotina, aspetti e modi di esprimersi della sua nonna che non può conoscere ma che fanno ugualmente parte di lei.
Un carissimo saluto e buon fine settimana anche a te.
Buongiorno Renzo, grazie per averci reso partecipi del tuo rapporto con tua nipote e aver raccontato l’episodio degli orecchini. Non è la prima volta che sento di questi aspetti, abitudini o vezzi che si tramandano nelle generazioni. Sono una bella “eredità” non trovi? E sono sicura che ti rendono felice e fiero. Grazie anche per il tuo suggerimento per l’articolo. E’ molto interessante in effetti e ci penserò, anche se in questi ultimi tempi sono diventata sempre più cauta e sto riflettendo seriamente su quello che è opportuno scrivere e pubblicare sulla Guida. Purtroppo quello che scrivo è diventato territorio di caccia per diverse persone ( e mi dispiace dirlo, ma spesso sono professionisti insospettabili, persone di cultura, psicologi, psicoterapeuti che prendono quello che gli serve, lo contestualizzano in mezzo ad altro testo e lo spacciano per roba loro). Non è facile poi confrontarsi con queste persone, sono molto arroganti e piene di sé, mi è capitato di dovermi rivolgere ad un avvocato di minacciare querela. E questo solo per le cose di cui mi accorgo o di cui alcuni lettori mi avvertono ( alcuni mi seguono dal 2000 e forse riconoscono anche il mio modo di scrivere). Quindi scrivere qualcosa di impegnativo come quello che tu mi chiedi e pubblicarlo qui, non è una buona idea. Faccio un bel regalo a questi personaggi che faticano a mettere insieme i loro pensieri. Con questo non sto denigrando quello che ho scritto fino a questo momento o che scriverò in futuro sulla guida sogni( tanto è vero che pescano da qui), ma penso che forse conviene mantenere una linea coerente con il sogno, trattato in modo più semplice, divulgativo, popolare. Il tema del rito, del sogno e della sfera individuale e collettiva è comunque una parte che ho trattato nella tesi che discuterò a breve per la mia seconda laurea. Per cui senza saperlo hai intuito argomenti di mio interesse ( e spero anche di interesse della mia commissione di laurea). Ti farò sapere se hanno gradito o no :-). Un caro saluto e buona domenica marni
Buongiorno gentile e cara Marni. Comprendo le tue remore e mi scuso se, preso dall’entusiasmo per l’affascinante traccia d’indagine che hai lanciato nella tua precedente risposta, te ne ho chiesto l’approfondimento in un nuovo articolo della Guida Sogni. Non potevo immaginare il verminaio che rischierebbe di alimentare, a cui non sarebbe opportuno né saggio dare adito. Sarebbe però bello, nei limiti del possibile, ritrovare comunque un barlume di questa tua recente ricerca in qualcuno dei futuri articoli.
Non ti nascondo il dispiacere, addirittura il disgusto, che provo verso l’arroganza e la supponenza di certi pseudo intellettuali intenti a trarre lustro dal duro lavoro di ricerca altrui. Intendiamoci, non ci sarebbe nulla di sbagliato nell’avvalersi di ricerche fatte da altri contestualizzandole nella propria, ma solo a patto che la citazione dell’altrui lavoro sia esplicita e correttamente accreditata: nel tuo caso previo accordo, stanti i vincoli di copyright che vietano esplicitamente la riproduzione del testo. Purtroppo lo sciacallaggio intellettuale è un vecchio malcostume, lo so bene perché mia moglie lavorava nel campo dell’editoria e ricordo episodi assai poco edificanti. In alcuni casi con nomi altisonanti rivelatisi miseri furbetti.
Sono solo un anziano insegnante di liceo in pensione ma ritengo che la tua commissione di laurea dovrebbe apprezzare grandemente un lavoro che esamina in modo così originale ed interessante la relazione fra sfera individuale e collettiva attraverso sogno e rito. Ritengo che la tua ricerca abbia un taglio affascinante, senza dubbio. I miei più sinceri complimenti. E poiché discuterai a breve la tesi, in bocca al lupo per la tua seconda laurea!
Vedi Marni, essere nonno è un’esperienza bellissima che auguro a tutti nella vita, ancor diversa da quella comunque molto bella (ma anche molto difficile) della genitorialità. Solo mi dispiace che mia moglie non abbia avuto il privilegio di vederla crescere questa nostra amata nipote. Certamente sono felice e fiero di scorgere in lei questi piccoli vezzi innati che mi ricordano sua nonna. Quando le ho regalato gli orecchini a Natale è stato molto bello che mia nipote mi abbia chiesto di metterglieli subito alle orecchie. Non so perché abbia voluto che fossi proprio io a metterglieli ma ho trovato dolcissimo che lei abbia deciso spontaneamente così. Che bello ritrovare nelle mie mani gli automatismi per estrarre gli orecchini a perno che indossava ed inserirle nei lobi forati il gancetto di questi appena regalati, poi chiuderli col clic dello scattino dietro. Sono gesti che mi vengono ancora naturali perché per tanto tempo mi è piaciuto compierli sui lobi di mia moglie come un nostro tenero rituale e, questo l’avevo già scritto, continuo a sognarlo tutt’ora. Ma questa volta è stata una sensazione altrettanto bella però diversa, depurata dalla sensualtà, che ha lasciato campo libero alla dolcezza. Ho pensato che le mie mani avrebbero dovuto essere quelle di sua nonna. Ma in fondo regalarle degli orecchini che le erano appartenuti è come far partecipare anche mia moglie ad un momento di festa con la nostra bella nipote che, da bambina che era fino a ieri, si è fatta ragazza.
Un carissimo saluto… ed ancora grazie!
Buongiorno Renzo, è bellissimo ed emozionante leggere del tuo rapporto con tua nipote e capisco che tu non possa fare a meno di pensare a tua moglie e immaginare le sue mani che le mettono gli orecchini. Ma è altrettanto importante quello che tu fai e sono certa che attraverso i tuoi gesti si esprima l’energia e il volere di tua moglie. Il tuo infilare l’orecchino a tua nipote è qualcosa che ha il sapore dello stesso grande amore e della stessa emozione di fronte alla femminilità che ora si manifesta in lei e che in passato coglievi in tua v moglie. E’ un vedere nella sua crescita il passare del tempo ed il senso della propria esistenza con la classica “ruota che gira”. Io lo trovo meraviglioso e un privilegio poterlo vivere. La mia tesi verterà sui Sogni nel lutto e sull’importanza clinica dei sogni all’interno di un percorso di elaborazione. Un tema che mi ha molto appassionato e su cui ho fatto molte ricerche. E’ stato un grande lavoro e un grande impegno, ma sono soddisfatta. Anche la mia relatrice lo è e quindi spero di chiudere in bellezza questo percorso 🙂 Crepi il lupo per la discussione che mi emozionerà molto. Ti farò sapere. 🙂 E grazie sempre a te per il supporto e i tuoi interventi. Spero in futuro di tornare ad essere più presente riprendendo a scrivere in modo regolare per la Guida Sogni. Un caro saluto e buona giornata Marni
Buongiorno cara Marni e grazie sempre a te che sei una guida così affascinante, intellettualmente stimolante ed anche una bellissima persona.
Sarò felice, quando avrai concluso, di sapere della discussione della tua tesi. Il tema che hai scelto “Sogni nel lutto” mi tocca personalmente ma a prescindere da questo è molto interessante specie tenendo conto di quanto già detto sul doppio binario individuale/collettivo. A presto allora!
Ti auguro un magnifico fine settimana.
Buongiorno Renzo e grazie. Sei troppo gentile! Ti farò sapere com’è andata. La data è molto vicina e sono già in apprensione.Un caro saluto e buona domenica Marni
Salve Marni, buon giorno. Mi chiamo Giulia e scrivo per la prima volta su invito della mia amica Carla che è una sua lettrice perchè io questa cosa l’ho fatta davvero cioè mi ero fatta bucare i lobi delle orecchie durante la mia prima gravidanza. Le parlo di tanto tempo fa, son passati quasi 40 anni .
Ho accettato la proposta di forarmi i lobi dalla mia parrucchiera di allora che aveva appena aquisito la pistoletta istantanea per la foratura con cui ci offriva di ingioiellarci i nostri lobi per 7000 lire compresi i primi orecchini provvisori a perno col brillantino colorato a scelta.
Perchè l’ho fatto ?…. l’ho deciso impulsivamente per curiosità di provare una cosa nuova , perchè ero andata a farmi i capelli per sentirmi più carina, perchè anche col pancione volevo vedermi un pò più bella nonostante i cambiamenti nel fisico di ogni donna in attesa. Ero giovane, avevo vogliadi sentirmi ancora desiderabile e farmi mettere gli orecchini a perno mi sembrava una novità sfiziosa e infatti lo è stata , cioè una sorpresina piaciuta tanto anche al marito !
Ne ho un bel ricordo anche del bruciore ai lobi che ho continuato a sentirmi per mezza giornata perchè la parrucchiera era simpatica , mi aveva detto che gli orecchini avrebbero portato fortuna per me e per il bimbo ( così è stato !) e poi era proprio carino come esperienza fare i buchi con le altre clienti che incitavano e ti battevano le mani. Che poteva essere un’imprudenza e vero ma allora non ci si stava a pensare : i fori ai lobi ritornavano tantissimo di moda e li si facevano con una certa spensieratezza senza troppe paturnie,e non come adesso che ti fanno firmare anche il consenso informato prima.
Mio marito poi quando il piccolino è nato mi ha regalato le sferette in oro a perno a cui sono affezionata infatti ora ce l’ho sempre con me in altri 2 fori che mi sono fatta fare apposta nel lobo sinistro ma in farmacia molto più di recente. Anche questa volta decisione impulsiva ispirata da una farmacista dolcissima a cui piace fare i buchini nelle orecchie delle clienti bambine e adulte .
Saluti
G.
Buongiorno Giulia, grazie per la tua testimonianza e per il tuo bel racconto. Un’esperienza “felice” e spensierata legata ad un impulso improvviso che fa pensare che ci sia veramente una sorta di “richiamo” a questo rituale. Nel tuo caso numerosi fattori hanno influito: il tuo desiderio di essere ancora carina, di fare una sorpresa a tuo marito, l’ambiente simpatico e così via, tuttavia il motore di tutto è pur sempre il “cambiamento”. Sono molto felice che i tuoi buchi alle orecchie abbiano portato bene a te e al tuo bimbo 🙂 e ti ringrazio per aver raccolto l’invito della tua amica Carla. un caro saluto marni
Buon giorno Marni e complimenti per questa raccolta di esperienze sulla foratura delle orecchie che mi sono soffermata a leggere con sempre più curiosità dopo che avevo inserito il mio commento. Ho un debole per gli orecchini ma non avevo mai riflettuto sui significati e simboli che ci sono dietro l’attrazione che sentiamo noi donne ( ma anche uomini !) per questo tipo di accessorio e il “rito” della foratura .
Fra i commenti vecchi ho trovato anche quello della mia amica Carla scritto benissimo come suo solito, dove lei aveva già raccontato della nostra parrucchiera che forava i lobi delle orecchie e mi ha fatto piacere vedere che il nostro ricordo coincide perchè il clima complice e conviviale quasi festoso che aveva già descritto Carla era davvero così come io l’ho vissuto, ma se avessi saputo che sotto sotto anche Carla ne era attratta sono sicura che ci avrei provato a persuaderla a mettere da parte i pregiudizi e lasciarsi sparare due begli orecchini a perno dalla nostra parrucchiera .
Io ho accettato subito di farmi forare penso perchè sono cresciuta in una casa dove non c’era tutto quel pregiudizio : a mia madre avevano forato i lobi da bambina ( fatti con ago e sughero ) e lei a secondo del momento alternava orecchini a clips e a buco. Quando ha visto che mi ero fatta anch’io i buchi forse era un pò stranita ma direi contenta della mia decisione. Io non avevo simpatia per le clips per il fastidio ( non so come faceva Carla a sopportare…) coi buchi ho conosciuto il piacere di avere gli orecchini quotidianamente e non ne ho mai più fatto a meno.
Sono d’accordo che il motore di tutto è il “cambiamento” perchè con gli orecchini a buco ti vedi e ti senti proprio diversa ( nel mio caso più “rifinita”, “completa” e “femminile”… ma direi anche “più mamma” ) perciò,io credo, forarsi i lobi è una gran bella mossa per fare onore a un cambiamento…. e per una donna quale cambiamento è più grande di un figlio in arrivo ?
Cari saluti
G.
Buongiorno Giulia, non si finisce mai di imparare vero? anche per me che ho scritto gli articoli sul simbolismo degli orecchini e della foratura è stata una sorpresa vedere l’adesione l’interesse per questo tema da parte di donne e uomini. E attraverso le vostre storie di vita approfondiamo l’argomento. concordo con te che le clips erano una vera tortura, anche io ho avuto in passato qualche bell’orecchino di questo tipo e mi sono imposta di indossarlo per vanità, ma dopo qualche ora dovevo toglierlo. Mentre penso che stimolare la tua amica Carla a fare i fori nel comune ambiente che frequentavate, non sarebbe stato utile, perchè ognuno ci arriva a modo suo e con i suoi tempi, anche se capisco che condividere l’esperienza con un’amica è sempre una cosa bella e contribuisce a dare “valore” all’atto in sé. E concordo anche sul fatto che un figlio in arrivo è un grande cambiamento 🙂 Un caro saluto e buona domenica Marni
Buon Giorno Marni !
Perfetto ciò che, sul mio conto, hai risposto a Giulia. Negli anni in cui frequentavamo il negozio di quella parrucchiera non ero libera dai pregiudizi materni e sarebbe stato inutile provare ad incoraggiarmi. Sono stati condizionamenti troppo forti nonostante l’attrazione per i fori che provavo in segreto. Peccato, se avessi avuto la mente più libera sono sicura che sarebbe stata un’esperienza bella e ricca di calore umano se condivisa con un’amica in quell’ambiente così simpatico e accogliente. Mi avrebbe anche evitato di massacrarmi i lobi per troppi anni di indosso continuativo delle mini-clips. Ma vero è che al rituale della foratura ognuno ci arriva a modo suo ed il mio modo è stato particolarmente contorto e sofferto. Tuttavia, alla fine, felice.
Mi sorprende sempre, leggendo le varie esperienze raccontate qui su Guida Sogni, constatare quanto le donne sentano un bisogno di ritualizzare momenti importanti o di svolta e che spesso per farlo scelgano proprio di forarsi i lobi. Pare proprio che, in questa società libera ed apparentemente desacralizzata, l’antichissima usanza della foratura soddisfi a meraviglia necessità rituali insopprimibili. Peccato non essere stata in grado di discuterne in questi termini con mia madre quando ne coglieva solo l’aspetto “barbarico” come molte altre donne “moderne” ed “emancipate” della sua epoca.
Fuori argomento desidero ancora dirti che mia figlia è riuscita a trovare ed a regalarmi un paio di orecchini in forma di croce egizia davvero molto simili, sebbene più piccolini ed eleganti, a quelli che mi erano stati dati in sogno dal mio professore e mentore. Puoi immaginare quanto mi sono emozionata la prima volta che me li sono infilati nelle orecchie, ripensando al sogno. Un regalo graditissimo perché pregno di significato.
Un carissimo saluto !
Carla
Buongiorno Carla, concordo con tutto quello che dici in modo particolare sul bisogno di ritualità che in questa nostra società moderna e civilizzata finisce per confluire in riti collettivi svuotati di significato o addirittura dannosi ( pensa al festival di saremo o alle ammucchiate in discoteca) che tuttavia riflettono bisogno più profondi legati al “valore” da attribuire alle fasi della vita e anche al tempo più prosaico e quotidiano. Sono felice per il bel regalo che ti ha fatto tua figlia, capisco la tua emozione. 🙂 E’ un vero peccato che qui non si possano inserire foto, altrimenti ti avrei chiesto di postare una foto. Grazie per avere scritto Carla, è sempre un piacere sentirti e sapere di te . Un caro saluto marni
Buonasera Marni,
ti avevo già scritto l’anno scorso premettendo che sono una sognatrice anomala che non ha quasi mai il ricordo dei propri sogni ma continuo a seguire con piacere questi commenti sugli orecchini perchè come avevo già raccontato amo molto gli orecchini.
Rispondo all’appello per portare una testimonianza che riguarda mia cognata sorella di mio marito.
Come anche mia suocera che non ha mai avuto i fori anche mia cognata non se li era fatti da ragazza e anche se faceva dei commenti sui miei orecchini che le piacevano mi sembrava che non avesse poi tutto questo interesse da decidere di forarsi i lobi.
invece la determinazione le è arrivata esattamente durante la gravidanza quando ha saputo di aspettare 2 gemelli e ha sentito l’impulso di volersi mettere gli orecchini che sono il gioiello gemellare per eccellenza.
Detto fatto è andata da un orefice che glieli ha fatti senza tante formalità ma poi mi ricordo quando mi ha detto che ne aveva parlato con la ginecologa che le aveva fatto una sonora lavata di capo per quanto era stata incosciente a volersi fare dei fori per orecchini con una gravidanza in corso.
Sia come sia è stata fortunata che è filato tutto liscio anche con una gravidanza tranquilla ed è diventata mamma di due bei bambini. comunque dopo il parto il marito le aveva voluto regalare due bei punti luce coi brillanti proprio con chiara allusione simbolica ai bei gemellini che aveva dato alla luce e che adesso sono due bei ragazzi quindi vero che imprudenza c’è stata ma è stata una storia bella a lieto fine.
Un saluto a tutti. Grazie Marni!
Buongiorno Lea, mi ricordo molto bene di te e del tuo desiderio di indossare le monachelle di tua nonna insieme ai punti luce regalati dai tuoi suoceri il giorno del tuo matrimonio. 🙂 Grazie per essere intervenuta e averci raccontato dell’esperienza di tua cognata. Esperienza che sembra confermare il desiderio, in gravidanza, di ritualizzare questa fase di cambiamento così importante con i fori alle orecchie. Sono felice che sia andato tutto per bene e per lei e che non ci siano stati imprevisti. Immagino l’ orgoglio con cui avrà indossato i suoi due brillantini simbolo dei suoi due bei gemellini.Un bella storia. 🙂 Un caro saluto a te Marni
Buongiorno Marni,
ieri ho parlato con mia figlia di questa cosa cioè della voglia di farsi buchi alle orecchie in occasione della gravidanza. volevo sapere se per caso ne aveva avuto qualche riscontro fra le sue amiche.
A quanto sembra a sua memoria nessuna delle sue conoscenze ha sentito l’impulso di forarsi le orecchie durante la gravidanza però riflettendoci le sono venute in mente una sua amica che conosco bene anch’io e molto più di recente anche una sua collega che poco dopo essere diventate mamme si sono aumentate il numero di buchi nelle orecchie forse proprio per gratificarsi e incentivare di nuovo la cura di se’ dopo tutti quei mesi dedicati in modo prioritario al nascituro e neonato.
E poi mi ha fatto riflettere sull’esperienza nostra cioè quando ho fatto bucare i lobi a lei che è la mia primogenita subito dopo la nascita del mio secondogenito facendoglielo come regalo in occasione della nascita del fratellino. Questo credo di averlo già raccontato nel vecchio commento.
Lascio alla tua valutazione se anche l’impulso a bucare orecchie non proprie ma di una figlioletta dopo aver partorito il suo fratellino può inserirsi nella casistica che lega gravidanza e nuovi fori per orecchini.
Un tempo specialmente nel sud Italia ma non solo il parto era sempre legato ad una foratura delle orecchie se la neonata era femmina e le si bucavano i lobini nelle ore o nei giorni dopo la nascita. invece la voglia di farsi i buchi in gravidanza o dopo il parto sembra una cosa recente tipica di questi ultimi anni da quando la foratura delle orecchie non è più un’imposizione che si subisce da piccole ma una precisa scelta che ogni donna può scegliere di appagare in qualsiasi momento ne sente la voglia.
Un caro saluto a te cara Marni e a tutti i partecipanti!
Buongiorno Lea, grazie ancora per il tuo contributo e per questi nuovi spunti di riflessione. Direi che il desiderio di forare le orecchie a sè o ad una figlia dopo la nascita di un secondo bambino, si può considerare una forma di ritualizzazione di una fase di passaggio già avvenuta, ma nel desiderio di forarsi i lobi in gravidanza c’è questo elemento di “attesa” in cui l’evento non si è ancora verificato che è particolarmente interessante e non esplorato. Così come interessante è la tua ultima considerazione sul fatto che oggi le donne possono “scegliere” di farsi i buchi alle orecchie in qualsiasi momento e forse questo ha fatto sì che aumentino questi casi di ritualizzazione inconscia. Un caro saluto e te e grazie anche a tua figlia 🙂 Marni
Buonasera Marni. Un saluto cordiale a Jacqueline e Walter. Raccolgo la sfida senza farmelo dire due volte perchè questo nuovo argomento della gravidanza saltato fuori dall’esperienza di Walter mi affascina. Non sapevo che fosse un impulso frequentemente avvertito dalle donne ma lo spunto offerto da Jacqueline mi ha fatto subito unire i puntini. Prima di tutto ho pensato all’episodio del famoso romanzo di Steinbeck (Furore) che era stato citato dal mio caro prof “Renzo” che voglio salutare (so che continua a seguire queste pagine) e fargli i più grandi auguri di pronta guarigione visto che ultimamente è stato poco bene. Cito ricopiando direttamente dal suo vecchio commento del 28.10.2021:
“(…) In questo libro è narrato con particolare rilevznza simbolica il rituale della foratura delle orecchie della giovane Rosa Tea da parte della madre, per poterle trasmettere un paio di orecchini ora che la ragazza stava per diventare mamma a sua volta. Rosa Tea avrebbe dovuto tenere un filo annodato ai lobi prima di sostituirlo con gli orecchini ad avvenuta guarigione dei forellini. Quel passo del libro mi ha affascinato e sconvolto per la potenza simbolica di quel gesto e ricordo che la prima volta mi sentivo il cuore in gola. (…)”
Sono sicura che non può essere un caso se un grande scrittore ha scelto proprio l’immagine dei buchi alle orecchie e di un paio di orecchini come passaggio di testimone da una mamma ad una figlia che sta per diventare mamma a sua volta. Spesso grande letteratura ci parla e ci emoziona attraverso simboli universali (archetipici) evocati dalla sensibilità dello scrittore e non importa se ne è consapevole.
Altra conferma viene da una mia amica con cui ho fatto il liceo e l’università e che di certo il Prof ricorda bene: la Giulia Maria P. che proverò a coinvolgere se avrà voglia di inserire lei stessa il suo commento. Giulia ammirava gli orecchini di noialtre compagne che li portavamo ma aveva una paura matta di farsi bucare i lobi. Sapete quando si è finalmente decisa? Ha fatto i buchi dopo la prima gravidanza o meglio una volta svezzato il bambino. Me lo ricordo quando diceva: sono riuscita a partorire…. mica posso aver paura di due innocenti buchini alle orecchie? E li ha fatti…. e dopo che ha avuto la seconda figlia ne ha poi ancora fatti altri due.
Invece io ho avuto un’esperienza differente cioè forse per i cambiamenti ormonali durante la mia prima gravidanza ho dovuto togliere tutti i miei orecchini perchè all’improvviso hanno incominciato a causarmi prurito e irritazione. Mi dispiaceva e senza gli orecchini mi sembrava quasi di non essere me stessa così dopo la nascita del mio bimbo ho rieducato le mie orecchie e recuperato i tre buchi ai lobi mettendoci orecchini rigorosamente in oro e ben disinfettati che riuscivo mano a mano ad indossare per sempre più tempo. Invece ho lasciato chiudere il buco al naso come se fosse una cosa adolescenziale finita per sempre con la gravidanza. L’ho rivalutato e me lo sono fatto rifare solo due anni fa quando mia figlia ha deciso di bucare il suo.
A proposito già che ci sono se ci legge vorrei incoraggiare Sandi a farselo il buco al naso. A parer mio se il naso è adatto un piccolo brillantino è uno spot di luce discreto ma gradevolissimo sul viso che sta bene ed è ormai accettato su donne di ogni età quindi l’accompagnerà a lungo. Mi sembra un modo bello di coronare un gran percorso di crescita personale e sono sicura anch’io che stavolta la foratura sarà un’esperienza niente affatto sgradevole all’opposto di quella prima esperienza dei lobi forati controvoglia.
In generale è mi colpisce che le esperienze di foratura possano venire ricordate bellissime ed emozionanti come una festa oppure sgradevoli e dolorose come una violenza ma non secondo un criterio oggettivo bensì in base a come ci predisponiamo noi stesse a vivere quel momento e all’atmosfera che si crea intorno. Ecco perchè le donne che hanno affrontato con entusiasmo quelle operazioni avventurose con aghi e spilloni come la mamma di Walter e Jacqueline sono riuscite a conservarne dentro un gran bel ricordo che prescinde dal dolore patito.
Un carissimo saluto e grazie ancora per queste belle conversazioni!
Buonasera cara Roberta, ho preferito spostare il tuo commento e iniziare un nuovo thread per evitare che si allungasse troppo la coda delle risposte e per dare maggior risalto al tuo intervento. Grazie per aver raccolto l’invito lanciato ieri per questo nuovo, intrigante argomento. Mi ha subito interessato e affascinato, ma non stupito. Come dici giustamente ci muoviamo fra simboli universali (archetipici) che ci influenzano e di cui spesso non siamo consapevoli. E l’inconscio collettivo tutti ci riunisce attraverso riti e gestualità che si tramandano. L’episodio che racconti è significativo di questi bisogni che emergono probabilmente nel momento in cui un’accertata fecondità fisica fa emergere la necessità di un “segno” che la celebri e che ne onori la forza. E’ interessante anche il tuo aver lasciato chiudere il tuo foro nel naso come simbolo di una fase adolescenziale per poi rivalutarlo in seguito. Ci sono momenti della nostra vita in cui è “giusto” e opportuno mettere un po’ da parte l’energia adolescenziale ( in genere quando si allevano i figli) e altri momenti in cui è giusto ritirarla fuori con moderazione, ma anche con piacere ( in genere quando i figli sono cresciuti e si ha bisogno di recuperare un po’ dell’antica vitalità e di ridefinire al propria femminilità). Spero che Sandi legga il tuo messaggio e senta anche la vicinanza di tutte noi. E’ vero che che ha fatto un percorso personale bello e importante come altre donne qui. 🙂 Voglio però mandare un saluto e un pensiero affettuoso al Prof. Renzo che spero si sia ripreso bene.E un saluto anche a te Roberta e grazie sempre per il tuo contributo. Buona serata Marni
Ciao Marni e ciao Roberta ma che carine che siete con me! Grazie!
La sento forte la vostra vicinanza e sono felice di essere approdata un giorno sulla Guda Sogni e di avere ricevuto diversi input veramente positivi su cui meditare per costruire.
Questo ultimo tema di confronto sulla voglia di mettersi gli orecchini delle donne in gravidanza per me e’ sorprendente e appassionante. Ammetto che ora dopo che ho proprio RI-SCOPERTO gli orecchini e rivalutato il senso di avere i lobi delle orecchie forati riesco anch’io a cogliere un nonsoche’ di fascino che prima non ero in grado di afferrare nelle tante testimonianze su questo tema. Sto leggendo adesso commenti che avevo ignorato e finalmente sono felice di sentirmi parte del gruppo delle donne che indossano orecchini. E’ una bella sensazione riuscire a sentirmeli come un tocco che mi valorizza il viso e non come un corpo estraneo e fastidioso anche solo come idea.
Per il buco al naso ci sto pensando e potrei decidere presto. Ho gia’ individuato una farmacia dove c’e’ una dottoressa che lo esegue e mi sembra un posto rassicurante. L’ho detto al mio ragazzo e gli piace come idea ma udite udite non dispiace neanche mia madre se lo faccio. Quando sara’ ve lo faro’ sapere.
Un abbraccio
Buongiorno Sandi e noi siamo felici di questo tuo percorso e delle belle sensazioni che vivi adesso. Ti aspettiamo allora per quando avrai novità. Ma non fare nulla di impulsivo , pensaci bene e senti se è veramente quello che vuoi per te. Un abbraccio Marni
Buonasera Marni.
Messo il Mi Piace! Grazie per questo articolo che riassume bene un’epoca a cui è appartenuta anche mia madre.
Da quando è mancata quasi 10 anni fa me la sono sognata spesse volte proprio rivivendo il momento in cui si è lasciata bucare le orecchie da un’amica simpatica, matta come un cavallo e un po’ hippy.
Sono passati quasi 50 anni, ero bambino, l’atmosfera di quel giorno è rimasta nella mia memoria come se fosse successo ieri. Era un’atmosfera bella, giocosa e gioiosa. Quest’amica ha fatto i buchi nei lobi delle orecchie a mia madre seduti al tavolo della nostra cucina fra una tazza di tè e una fetta di torta al cioccolato che era la specialità di mia madre. I buchi sono stati fatti con un grosso spillone, credo d’oro, ben disinfettato sulla fiamma e con l’alcol e con un pezzo di patata che mia madre teneva ferma lei stessa dietro l’orecchio. Prima aveva cercato di addormentare il lobo dell’orecchio appoggiando la scatola di un surgelato tolto apposta dal freezer, Non credo che sia servito a molto.
Ho osservato queste due donne con la curiosità di un bambino che vede fare una cosa nuova e poi anche con tanta ammirazione per mia madre. Posso davvero dire di esserne stato affascinato.
Mi ricordo che mia madre le diceva all’amica che così le stava facendo male ma sempre col sorriso e quell’aria divertita che accomunava entrambe. Momenti belli di amicizia, c’era un LP di Claudio Baglioni in sottofondo.
Mi ricordo come guardavo mia madre con quei due anellini d’oro infilati nelle orecchie che mi sembravano altrettanto bellissimi di quanto la vedevo coraggiosa a esserseli fatti mettere. Mi chiedevo fra me se era doloroso averli conficcati nel lobo e gliel’ho anche chiesto e mi ricordo che mia madre era molto divertita di questa domanda.
Era divertita anche quando mio padre l’ha vista con la coda di cavallo e questi due orecchini nuovi e ci ha messo un bel po’ a capire che non erano solo a pressione ma erano statati davvero infilati. Per qualche anno mia madre ha tenuto fissi quegli anellini di cui andava fiera. A volte ci metteva dei ciondolini appesi.
L’ultima volta che ho fatto questo sogno c’era nella scena anche mia moglie che dava una mano alle altre due donne muovendosi con disinvoltura nella nostra casa di allora che non ha mai conosciuto. Mia moglie aveva l’età di oggi invece mia madre e l’amica erano giovani come allora. Non saprei dire se nel sogno ero bambino o adulto ma osservavo con la curiosità del bambino.
Quell’esperienza mi ha fatto amare gli orecchini alle orecchie bucate delle donne. Mia moglie ha tre buchi totali alle orecchie e anche alle nostre due figlie li abbiamo fatti fare quando ne hanno avuto desiderio ma sempre dall’orafo con attrezzature più moderne, e poi da grandi se ne sono fatti fare altri da sole, aimè, non solo nelle orecchie. Certamente bello come papà assistere all’emozione dei primi orecchini insieme alle bambine però lo spirito garibaldino di mia madre trovo che sia stato super. Ma cinquant’anni fa gli orecchini con le clips andavano di moda perchè la sola alternativa era arrangiarsi per i buchi in modo casalingo: non da tutte però mia madre non è certo stata l’unica.
Carissimi saluti.
nb. lascio il mio indirizzo mail anche se libero.it non sta più funzionando da giorni.
Buongiorno Walter le storie di vita che mi raccontate sono bellissime!E’ come essere presente o vederle attraverso una finestra temporale. Grazie! 🙂 Anche tu hai descritto il momento in cui tua madre si è forata le orecchie in modo magistrale: le due donne complici, il sottofondo musicale ed i tuoi occhi di bimbo spalancati e stupiti. Trovo molto bello e importante che tu non ti sia spaventato ma che tu abbia partecipato con curiosità. Il sogno in cui vedi anche tua moglie partecipare a quell’episodio è forse un modo dolce di riunire passato e presente, ma io credo che più che altro riunisca l’Anima ( nella sua accezione junghiana rappresentata da tua moglie con il tuo passato di bambino. Un modo per integrare e dare valore a quello che è stato allora e che hai vissuto attraverso gli occhi di bambino ma che è ancora presente dentro di te. Sii grato per questa possibilità di rivivere queste due realtà e per lo spirito garibaldino di tua madre che forse sopravvive in una delle tue figlie. E grazie ancora per il tuo bel racconto e per avere condiviso la tua esperienza. Un caro saluto marni
ps. spero ti arrivi la notifica mi sono accorta anche io che libero non funziona
Buonasera Marni.
Dicono che libero.it sta tornando a funzionare ma non ancora la mia casella (per carità non aggiungo altro) e tuttavia sono tornato e ti ringrazio di cuore per la risposta che mi hai scritto con il collegamento al concetto di “Anima” secondo Jung. Ho letto l’articolo veramente interessante e veramente attinente con quanto rappresentato nel sogno che ho descritto. Che dire, per me è stato un vero piacere confrontarmi con te che sei così cordiale, appassionante e disponibile a donare un po’ della tua erudizione a noi lettori.
Un vero piacere anche raccontarti un pezzetto di vita familiare della mia infanzia che mi riporta a bellissimi ricordi e mi rende felice sapere che ti sei sentita coinvolta in quell’atmosfera. Ho partecipato a quell’episodio con curiosità e senza spaventarmi perchè adoravo quell’amica di mia madre un po’ hippy e non solo perchè quando veniva a trovarci mi aiutava a finire prima i compiti di matematica. Mi ricordo che fin da più piccolino ero stato sempre incuriosito dai suoi pendenti agganciati alle orecchie e le chiedevo di poterli toccare e giocarci facendoli muovere con le mie manine: li trovavo bellissimi e trovavo molto affascinante che le avessero “fatto un’operazione” (così mi spiegava mia madre) per poterseli infilare nei lobi. Ed è così che quando lei stessa ha offerto a mia madre di farle quella stessa “operazione” mi sembrava bello che anche mia madre potesse avere quel plus di bellezza che mi affascinava. Sono certo che avere partecipato a quella complicità giocosa fra donne mi ha davvero insegnato qualcosa della femminilità che mi ha arricchito e che mi sono portato dentro.
Rivedo tratti dello spirito garibaldino della nonna in entrambe le mie figlie. Ovviamente quando oltre ai diversi buchi alle orecchie hanno scelto di forarsi una il labbro inferiore e il setto nasale e l’altra l’ombelico, sono tornato con la memoria a quando mia madre si è forata le orecchie, accettando questi loro sfizi e riconoscendo che sono solo dei piccoli abbellimenti che stanno ampiamente nei limiti del buon gusto. Non sono queste le cose su cui merita aprire discussioni con i propri figli e anche mia moglie la pensa allo stesso modo.
Invece pensa, mia moglie da ragazza per i semplici buchi nei lobi si è dovuta scontrare con sua madre che era nettissimamente contraria (poi ha cambiato idea e se li è fatti anche lei, ma dopo le nipotine) e il terzo buco l’ho accompagnata a farlo al mare mentre eravamo in vacanza con la prima figlia nel passeggino. Bel ricordo ma dopo abbiamo saputo che era già incinta della seconda figlia ed era stata un’imprudenza. Meno male che non si è infettato, lei questo terzo orecchino l’ha considerato un portafortuna per la seconda gravidanza.
Grazie.
Carissimi saluti.
Buongiorno Walter, grazie per aver raccontato ancora i tuoi ricordi di bambino affascinato dagli orecchini dell’amica hippy, ognuno di noi credo abbia ricordi simili che si sono fissati nella mente precocemente e che finiscono col determinare ( in parte) la struttura della sua personalità. Nel tuo caso ti hanno fatto amare la bellezza e forse hanno creato una apertura nei confronti del mondo femminile e delle sue particolarità.Tanto è vero che sei, oggi, un padre ragionevole e aperto anche nei confronti delle scelte delle tue figlie. Hai ragione non sono queste le cose per cui vale la pena di discutere con i propri figli, ma sapessi invece quanti genitori si concentrano su queste cose più superficiali col risultato di creare conflitti deleteri ed inutili. E’ molto dolce anche il ricordo del terzo buco ai lobi di tua moglie, fatto quando era già incinta della seconda figlia. sono tutti momenti importanti che hanno punteggiato la vostra vita e che sono preziosi. Quindi grazie per averli condivisi con noi. 🙂 Un caro saluto e te e alle tue “donne”. Buon fine settimana Marni
Buona domenica cara Marni. Mi ha fatto tanto piacere leggere questa bella storia di Walter al quale faccio un caro saluto. Questa storia ci testimonia amicizia, sorellanza e una femminilità positiva che ha certamente fatto bene alla formazione di un bambino che oggi è il papà saggio ed equilibrato di due ragazze. Però mi inserisco fra voi a proposito del tenero episodio del buco al lobo in dolce attesa ( pur ancora « inconsapevole » ) che diventa « portafortuna » della buona gravidanza. Cara Marni ti suggerisco un’interpretazione che mi hai insegnato tu : l’orecchino ( l’elemento maschile ) e il nuovo buco nel lobo ( l’elemento femminile ) possono forse essere un forte simbolo di « fecondità » per il nostro inconscio ?
A leggere il commento di Walter mi è infatti ritornato in mente quante volte mi è successo, ai tempi che avevo la profumeria, di dover rifiutare la foratura delle orecchie a delle mammine in dolce attesa che nel bel mezzo della gravidanza sentivano il desiderio, forte e improvviso, di aggiungere un nuovo orecchino oppure proprio di farsi i primi buchi. Un figlio in arrivo è sicuramente un grande cambiamento da onorare ma non vale il rischio anche piccolissimo di doversi curare un’infezione con l’antibiotico. Però la « voglia di orecchini » in gravidanza per la mia esperienza viene a parecchie donne come quasi una spinta interiore. Cosa ne pensi tu Marni ?
Volevo anche dire a Walter che come sua mamma ( mi dispiace che non c’è più ) faccio parte anch’io di quelle donne che 50 o più anni fà hanno scelto di « affrontare l’ago », per potersi mettere gli orecchini a perno o le créoles quando quasi tutte sceglievano le clips e non esistevano ancora le pistolette fora-orecchie che solo vari anni dopo ho usato professionalmente nel mio negozio. Dice bene Walter : l’ago o spillone non era da tutte ( noi ragazze francesi ci facevamo coraggio ispirate dalla molto bella Catherine Deneuve ) però poi dopo nessuna si pentiva d’averlo fatto, anzi era un piacere, un orgoglio e un vanto. Mi sento molto vicina alla mamma di Walter in questo.
Scusatemi Marni e Walter l’inserimento nella discussione. Un abbraccio a voi ed alle vostre belle famiglie.
Jacqueline
Buongiorno cara Jacqueline, è un piacere risentirti ed averti ospite in questo piacevole scambio con Walter. Ssono sicura che anche lui apprezzerà la tua intuizione e il racconto della tua esperienza. Sì cara, hai colto un punto essenziale nel simbolismo dell’orecchino e del buco nei lobi che, al di là dell’unione sessuale rimanda alla fecondità ( e di conseguenza alla continuazione della specie). Ma che questo desiderio di forarsi le orecchie fosse sentito frequentemente dalle donne in attesa, non lo avevo valutato, non mi era mai stato riportato e quindi ti ringrazio, perchè è un aspetto veramente interessante e da tener presente. Sei preziosa e unica Jacqueline!:-) E’ sicuramente qualcosa che vale la pena esplorare e sarebbe bello se alcune lettrici raccogliessero la sfida parlandone con altre amiche in stato interessante che hanno voglia di condividere quello che pensano al riguardo. Vediamo cosa succede. Ma, al di là di altre eventuali testimonianze è un argomento che mi riservo di approfondire. Grazie cara ti mando un abbraccio speciale. Marni
Ciao cara Marni. Ed eccomi qua di nuovo per riprendere un discorso incominciato piu’ di un anno fa quando ti avevo parlato dei miei buchi alle orecchie che mi ero lasciata fare controvoglia da adulta perche’ il mio ex me li aveva di fatto estorti come prova d’amore. Dopo 4 anni quei buchi non si sono piu’ voluti richiudere nemmeno dopo che ci siamo lasciati ed ho tolto gli orecchini definitivamente.
Tu Marni mi facesti molto riflettere su quel sacrificio malinteso che feci per ansia di accettazione. Poi mi facesti un bellissimo augurio che cito qui testualmente: “Mi fa piacere che tu veda questi tuoi buchi ai lobi come un monito per non cadere nello stesso errore. Sono sicura che nel tempo cambieranno di significato. Diventeranno simbolo di sacrificio inutile da cui però può fiorire una nuova consapevolezza e valore della propria femminilità. Io te lo auguro di cuore come, probabilmente, se lo augura tua madre che ti regala gli orecchini. ”
Quell’augurio che considero una tua profezia si e’ avverato prima in senso simbolico attraverso la mia accresciuta consapevolezza e poi anche in senso letterale. La svolta mentre stavo finendo di prepararmi insieme al mio attuale ragazzo per uscire a festeggiare Capodanno insieme. Gli ho chiesto se per piacere mi poteva cercare un certo braccialetto nel portagioie ma nel mentre la sua attenzione e’ stata proprio catturata da un paio di orecchini che mia madre mi aveva regalato invano: non me li ero mai messi nemmeno per provarli. Sono dei cerchiettini piccoli d’oro bianco contornati da un pave’ di zirconi ad eterne’. Lo sento dire: “ma questi sono proprio carini… almeno stasera potresti metterteli… i buchi ce li hai ma non ti metti mai gli orecchini… ma sai che invece ti starebbero bene!”
La voce dell’innocenza: lui non si poteva mica immaginare la storia dei buchi nei miei lobi che non gli ho mai raccontato perche’ e’ una storia brutta. Pero’ me l’ha detto con cosi’ tanta dolcezza in tutta spontaneita’ che mi ha fatto tenerezza e fra me mi son detta: se mi vede piu’ carina con questi orecchini perche’ non accontentarlo? Me li sono messi per la primissima volta e naturalmente li ho infilati senza fatica attraverso i buchi mai rimarginati. Il sorriso innamorato con cui lui mi ha guardata mi ha fatto sentire bene e sono uscita con gli orecchini senza stare a pensarci troppo. Ma ci ho pensato quando siamo rientrati e mi sono guardata allo specchio prima di struccarmi: belli! Ma veramente! Ho persino apprezzato il regalo di mia madre che avevo accantonato. Me li sono messi alle orecchie anche il giorno dopo e il giorno dopo ancora… e con piacere. E’ cosi’ bello sentirsi guardata e amata da un ragazzo che non ti chiede prove d’amore estorsive ma ti fa solo sentire bella ai suoi occhi! Non mi metto gli orecchini solo per lui ma anche per me stessa perche’ ho scoperto che mi ci vedo bene e per la prima volta vedo un senso nell’avere i miei lobi bucati. Incidentalmente ho riscosso anche l’approvazione di mia madre che mi ha vista apprezzare quel suo regalo a scoppio ritardato.
Peccato avere un ricordo brutto di quando mi sono state bucate le orecchie perche’ doloroso sia moralmente che fisicamente. Fu pero’ un mio grave errore accettare un rapporto sentimentale dalla dinamica malata da cui sono uscita a pezzettini. Ma adesso e’ bello poterti dire che i miei buchi ai lobi hanno cambiato significato in tutto e per tutto. Sono felice di potermi mettere gli orecchini con cui mi piaccio e che mi fanno sentire confidente in me stessa. Sono molto contenta di vivere un rapporto senza l’ansia di essere accettata perche’ e’ fondato su dolcezza e rispetto reciproco. La mia nuova consapevolezza di femminilita’ e’ fiorita davvero. Grazie Marni perche’ mi sei stata di grande ispirazione!
Sulle ali dell’entusiasmo presto questi buchini ai lobi potrebbero avere un compagno ma sto meditando su un brillantino al naso. Una cosina fine come un punto luce piccolissimo e discreto… fatto solo per mia scelta consapevole e libera! Anche se fara’ un po’ male credo che stavolta non sara’ affatto un’esperienza sgradevole.
Ti abbraccio
Buongiorno Sandi che bellissima storia ci hai a raccontato! E che grande percorso hai fatto dal tuo primo messaggio ! 🙂 Sono molto felice che tu abbia presente una persona vicina che ti ama e che apprezza quello che sei, come vedi la vita va avanti e ci regala relazioni e situazioni che,soprattutto quando c’è stata una ferita, non siamo in grado di immaginare. Tu hai fatto bene ad accontentare il tuo ragazzo mettendoti i piccoli cerchietti. Io penso alla sorpresa e alla gioia di tua mamma quando li avrà visti. E ora ti vedi anche tu diversa e ti piaci anche così. Ora stai vivendo la sensazione di tante donne che mettono gli orecchini e li cambiano per se stesse, per sentirsi diverse, per piacersi di più, per godere di quel movimento e quel brillio che illumina il viso. Grazie per essere tornata a raccontare questa parte felice della tua vita. Ti abbraccio Marni
Ciao Marni. GRAZIE per la vicinanza ispiratrice che mi hai sempre espresso. Adesso che l’ho provato sono d’accordo con te sulle sorprese che ha in serbo la vita quando meno te lo aspetti. L’amore e’ molto piu’ forte delle brutte ferite.
Esattamente: mia madre quando mi ha visto gli orecchini non ha detto niente ma era a bocca aperta fra sorpresa e gioia. Le vedevo gli occhi brillare ed io dentro di me sorridevo. Ho scoperto che mia madre mi aveva fatto dei regali belli e non lo sapevo: mi piaccio anche con le perle ricevute per il compleanno dell’anno scorso messe ieri per la prima volta. Forse lei mi conosce meglio di di me.
Anche se per un periodo della mia vita avevo gia’ portato gli orecchini per compiacere il mio ex lo facevo con tale pesantezza che la sensazione di cui parli tu di metterseli e cambiarli per il piacere di piacersi e sentirsi diversa non lo avevo MAI provato. Lo sto scoprendo adesso e mi piace.
Ci ho riflettuto in questi giorni e ho deciso per adesso di soprassedere sul bucarmi anche il naso. Il piacere degli orecchini ai lobi e’ gia’ un cambiamento cosi’ bello e grandemente simbolico che non lo voglio banalizzare con una decisione affrettata. Lasciamo lavorare il tempo poi si vedra’. Invece mi regalero’ altri orecchini per il piacere di provare e sperimentare.
Buon weekend. Ti abbraccio.
Sono molto felice per te e anche per tua madre che ti vede indossare gli orecchini che ti ha regalato.Io come figlia non ho sempre apprezzato i regali che mi faceva mia madre, mi ci è voluto tempo per rivalutarli e ora che non c’è più me ne dispiace. Anche mia figlia non sempre ha apprezzato orecchini o altri piccoli gioielli che le regalavo, ma vedo che crescendo e maturando anche lei sta cambiando. Direi che è un ciclo che si ripete e nel tuo caso è bellissimo che tu abbia fatto adesso questa scoperta. Adesso che sei in una fase di pienezza femminile in cui vivi l’amore e cominci a piacerti. Ti mando un caro saluto e un abbraccio Marni
Buona sera Marni ! Come stai ?
Chissa’ se rammenti quel bell’ interscambio che abbiamo avuto tu ed io piu’ di un anno fa’ su questo argomento . Ho visto che e’ finito fra i commenti piu’ vecchi per i tanti interventi successivi che ho continuato a seguire appassionatamente . Dialogando con te avevo trovato lo stimolo per aprirmi , chiarire , approfondire ( e pacificare me stessa ) con mia madre che mi aveva sconcertata quando si era fatta bucare i lobi ( a 76 anni ) per potersi mettere gli orecchini ereditati da madre e suocera , prioprio lei che era sempre stata ostinatamente contraria per principio mentre io che di avere gli orecchini nei buchi me lo sognavo fin da ragazzina ( una parte di me in fondo li ha sempre desiderati ) non sono mai riuscita ad assecondare quello che tu chiami “prurito” , vedendo la foratura come sgradevole , violenta invasione della sfera fisica intima .
Credo , a distanza di tempo , di doverti un’ aggiornamento che vorrei condividere . Non lo credevo possibile ma sono arrivata ad un solo passo dall’ appagare il “prurito” di quella parte di me che ha sempre sentito una fascinazione per gli orecchini a buco . Questo e’ accaduto prima di Natale avendo io accettato l’ invito dalla sorella del mio compagno ad accompagnare la figlia ( 10 anni ) di cui sono madrina di battesimo , a fare i buchi ai lobi .
E’ stata un’ esperienza bella a cui mi sono sentita onorata di venire coinvolta ma credo che senza aver dialogato con te me ne sarei tenuta lontana . Osservando la bambina e la gioielliera incaricata di farle i buchi ho visualizzato le parole di mia madre che mi aveva descritto tutta l’ operazione come gesto per niente violento , tutt’ altro che sgradevole , ma come una garbata coccola . Intorno alla bambina ho visto sensibilita’ , delicatezza , rispetto , meticolosita’ . La bambina accanto ad un pizzico di tensione ovvia , esprimeva emozione , gioia ed orgoglio . Come mi aveva spiegato mia madre non e’ del tutto indolore ma non e’ neanche molto importante nel disegno complessivo dell’ evento . Vero come dicevi tu che forarsi le orecchie e’ una cosa intima e quegli attimi di intimita’ e tensione fra chi esegue e chi si sottopone sono palpabili per chi , come me , osservava con partecipazione emotiva . Ma puo’ essere anche un rito corale e festoso insieme ad una mamma ed una zia madrina che incitano , palpitano e festeggiano .
Sono stata davvero ad un passo dal dire ok , mi butto , lo faccio anch’ io ! Ma e’ stato piu’ forte di me , non ce l’ ho fatta ad andare fino in fondo anche se l’ occasione era bellissima ( forse e’ stato meglio cosi’ perche’ la bambina si meritava tutto per se’ il ruolo di principessa della giornata ) pero’ e’ stata una bella scossa emotiva anche solo accarezzare per un attimo col pensiero di oltrepassare quella soglia che per me era sempre apparsa invalicabile ( so che a molte queste mie sembreranno paturnie ma penso che altre donne ci si riconosceranno e so che tu , mia cara Marni , capisci quello che intendo ) .
Ne ho parlato con il mio compagno , questa volta apertamente senza trincerarmi dietro la finzione della paura per il dolore della foratura . Insieme al mio entusiasmo per la nipote che aveva appena messo i primi orecchini , sono riuscita a dirgli apertamente del mio blocco mentale e lui ha compreso perfettamente . Fra i regalini di Natale mi ha fatto la sorpresa di un paio di punti luce bellissimi con gli Swarovski luccicanti che si agganciano non con la classica clip ma con un sistema a pressione in plastica trasparente che non risulta troppo fastidioso all’ indosso e che , prima di tutto , e’ invisibile ( o quasi ) dando l’ illusione di un vero punto luce infilato nel lobo bucato . Mi sono innamorata di questi orecchini che indosso ogni giorno con enorme soddisfazione ( mia mamma ci e’ cascata , aveva pensato che mi fossi fatta anch’ io i buchi ) e che mi danno per la prima volta la soddisfazione di avere degli orecchini che mi piacciono per davvero .
Sono ben consapevole che si tratta di un ( bel ) surrogato degli orecchini veri e che l’ evento della foratura dei lobi e’ una parte importante del fascino che insinua in quasi tutte le donne quel prurito che si avverte spesso come conflitto ( parole tue ) ma e’ chiaro che non sono ancora pronta a superare quel conflitto , se mai lo saro’ ma adesso io non mi sento nemmeno di escluderlo e sono consapevole che esiste una parte di me che lo desidererebbe . Sono soddisfatta dell’ esperienza che ho vissuto e di essermi confidata col mio compagno ( dopo che lo avevo gia’ fatto con mia madre ) allargando la nostra condivisione intima e mi vedo piu’ bella con gli orecchini che ho avuto in regalo , mi sembra non poco .
Grazie Marni , e’ anche merito tuo con tutte le riflessioni intelligenti che mi hai proposto .
Buongiorno Maria Luisa, certo che mi ricordo della tua bella storia e sono felice, oggi, che la nostra conversazione ti abbia permesso di accompagnare tua nipote a fare i buchi alle orecchie e di vivertela bene. Non ti preoccupare per il resto. Non ti sei forata le orecchie. E allora? 🙂 L’hai desiderato, ma all’ultimo non ce l’hai fatta ? E che sarà mai! 🙂 Quante cose vorremmo fare e all’ultimo non riusciamo! Io parto dal presupposto che un po’ di pazienza con se stessi o di sana rassegnazione ci aiutino a vivere. Non siamo tutti uguali, non abbiamo bisogno di fare tutti le medesime cose e soprattutto le facciamo SOLO quando siamo pronti e hanno un senso per noi. Se arriverà quel momento per te, ti forerai le orecchie in modo facile e sentendoti felice di farlo. Se non arriverà, amen! Continuerai a goderti i tuoi bei punti di luce di Swarovski che sono un dolce regalo da parte del tuo compagno, e che posso immaginare quanto ti illuminino il viso.Non li considerare un surrogato. Non esistono orecchini veri o falsi, esiste ciò che ci fa bene ci fa sentire belle e ci rende felici. Si può vivere senza foro ai lobi e senza orecchini a perno. L’importante penso sia il non averne paura, non sentire un rifiuto esagerato ( dietro c’è sempre qualche aspetto ferito) e non giudicare chi li ha. Goditi quello che hai adesso e sii felice di “brillare”. DA parte mia ti mando un abbraccio e un grande augurio di buon anno nuovo Marni
ps. Sto bene, grazie 🙂
Buon giorno Marni !
Felice che anche tu stai bene . Un grande abbraccio ed augurio di buon anno nuovo anche a te !
Quanta saggezza e quanta verita’ nelle cose che mi hai scritto , ancora grazie con tutto il mio cuore .
ps. Oggi ho sperimentato un modo nuovo di indossare gli orecchini che mi ha regalato il mio compagno cioe’ applicare i due punti luce sullo stesso lobo . Rompere la simmetria mi fa vedere un po’ diversa dal solito ed io lo trovo gradevole. A te piace ? Al mio Lui e’ piaciuto molto . Senza buchi ci si puo’ giocare a cuor leggero 🙂
Buongiorno cara, mi piace molto la tua idea di mettere i punti luci dalla stessa parte per creare un’asimmetria. E’ una cosa che anche io faccio spesso con gli orecchini, per spezzare la monotonia e creare nuove combinazioni che si riflettono sul mio modo di vedermi. per cui… pollice su! 🙂 Buon fine settimana marni
Cara Marni salve. ti vorrei raccontare un sogno che ho fatto poco prima di Natale e che viene dritto dalla mia esperienza con gli orecchini da bambina. Me lo ricordo benissimo il giorno che mia madre mi ha fatto bucare i lobi delle orecchie. Avevo 6 anni e iniziato la prima elementare da un mesetto. Un pomeriggio che eravamo in giro a far spesa e passavamo davanti alla vetrina dell’oreficeria mia madre mi ha detto le testuali parole “se entriamo e mamma ti fa mettere gli orecchini te li lasci fare i bucolini nelle orecchie?” ( l’ha chiamati esattamente “bucolini” per non impressionarmi ) ma io le ho detto subito siiiii!!!!! con tutto il mio entusiasmo perche’ in classe da me c’era solo un’altra bambina che aveva gia’ messo gli orecchini ed era la classica “bambina bella” coi capelli biondi lunghissimi e tutta vestita e calzata alla moda. poi io non ne avevo mica l’idea di come si facevano i buchi nelle orecchie… mi sono trovata al cospetto dell’orefice e ho lasciato fare divertita dai preparativi fino al momento che e’ entrata in azione quella maledetta pistola. TOCKKK!!!! che rumore! e AIOOOOHHH!!!! che dolore! il colpo ha fatto cosi’ male che cosi’ forte non me lo aspettavo e mi e’ venuta anche una bella lacrimona giu’. l’orefice mi guardava e guardava mia madre e poi mi ha detto “allora quando pensi che tornerai a fare anche l’altro ?” e io senza pensarci su gli ho risposto “subito! io l’altro lo voglio fare subito!!!!” e ho stretto i denti tutta fiera per la seconda volta e ancora mi ricordo la decisione di quel momento come una dimostrazione enorme di determinazione che mi ha fatto sentire davvero fiera di me!. Poi con gli orecchini messi mi sentivo anch’io “bambina bella” a scuola e mia madre davvero orgogliosa di me che l’avevo stupita infatti me ne parla ancora adesso di quel “giorno glorioso quando ti ho fatto mettere gli orecchini”. Ho sempre amato tantissimo potermeli mettere e si puo’ dire che nel tempo con gli orecchini mi sono sbizzarrita. Il sogno che ho fatto invece non ha la presenza di mia madre ma ripete le stesse identicissime sensazioni che avevo vissuto quel giorno solo che non mi stavo facendo bucare i lobi delle orecchie ma ero sdraiata su un lettino e mi stavano facendo il piercing ai capezzoli. Dopo il dolore del primo capezzolo bucato io insistevo per fare subito anche l’altro e questo mi faceva sentire piu’ forte piu’ determinata e bella e sicura di me. Allora io il piercing ai capezzoli femminili lo trovo intrigante e super sexy. Mi ricordo la prima volta che ho visto una ragazza che ce l’aveva e poi ho conosciuto fra piscina e palestra qualche altra donna che ha avuto il coraggio di farselo fare e con una ero abbastanza in confidenza per chiederle e mi ha detto che il dolore a farselo fare è atroce ma solo nel primissimo impatto con l’ago ma poi quando e’ guarito regala una stimolazione piacevolissima quindi c’e’ davvero un risvolto erotico forte. Non avrei mai il coraggio di farmelo fare anche per pudore rispetto a una parte che percepisco cosi’ intima. Dopo il sogno pero’ sono corsa a farmi fare altri 2 buchi su ciascun lobo delle orecchie ( adesso ne ho 6 in totale ) la farmacista che me l’ha fatti e’ stata molto carina e la definirei un’esperienza simpatica ma non mi ha dato lo stesso brivido della prima volta. Inoltre nonostante essermi fatta fare ben 4 buchi nuovi in una sola volta l’ho trovato quasi completamente indolore e complice la pistola di nuovo tipo non si sente neanche piu’ quel rumore spaventoso al momento della trafittura. Gli orecchini nuovi mi piacciono lo stesso e sono piaciuti tanto anche a mio marito che l’ha trovati una bella sorpresa inoltre ho ricevuto complimenti anche da mio figlio… cosa rara da un figlio adolescente che mi ha fatto tantissimo piacere. Non e’ sexy come farsi forare nei capezzoli ma il solo “decidere di andare farsi bucare” ha sempre un suo fascino e mette un certo brio in corpo. ne valeva la pena considerato anche che non avrei piu’ pensato ad altri buchi nei miei lobi se non avessi fatto quest’ultimo sogno. Non so se e’ solo una mia impressione ma io trovo che i gioielli “che bucano” possiedono un certo “quid” in piu’ per chi li indossa ma anche per chi ti guarda. Grazie Marni… un saluto da Arianna.
Ps. ho messo il mi piace all’articolo bellissimo. Anche a mia mamma le aveva fatto i buchi nei lobi mia nonna stessa alla vecchia maniera con uno spillone disinfettato sulla fiamma ma aveva circa 4 anni quindi molto prima della Prima Comunione.
Buongiorno Arianna e grazie anche a te per averci raccontato della tua esperienza di bimba assai determinata, al punto da non farsi spaventare dal dolore del foro. Quello che mi ha colpito è che allora ciò che ti ha stimolato è stato vedere quella bella bambina bionda ed elegante (ce n’è sempre una nelle c vite di ognuna di noi 🙂 che aveva già gli orecchini. E quindi per te portare gli orecchini allora, significava sentirti anche tu “bambina bella”. Mentre in seguito il foro ai capezzoli lo hai visto su un paio di altre ragazze in palestra e come dici , lo consideri “intrigante e sexi”. Anche il tuo sogno porta in evidenza questo desiderio riproducendo la stessa situazione e le stesse sensazioni del foro alle orecchie di quando eri bambina. Quindi c’è un legame tra questi due mondi. Forse il sogno ti sta dicendo che anche in questo caso la tua fascinazione nasce dal desiderio di sentirti anche tu così: così intrigante , così sexi. Di sentirti in qualche modo diversa. Rifletti su questo bisogno di essere di più, di essere più intrigante e più sexi. Trovo tuttavia che la strada che hai scelto sia molto intelligente e divertente e come vedi ha riscosso l’approvazione e l’ammirazione dei tuoi uomini. Quindi brava perchè hai capito che a volte non è necessario dare il 100% di quello che desiderano alcune parti di sè, ma di certo trovare un’alternativa è importante e porta grande soddisfazione. Grazie per tutte le tue considerazioni sul significato dei diversi fori nel corpo. Sono pratiche che affondano nel tempo quindi sì, hanno un loro valore ed una valenza che cambia a seconda dei tempi e dei rituali a cui sono associati. Un caro saluto e te marni
Cara Marni buona sera e grazie per il commento al mio sogno. Hai ragione sul legame fra quando desideravo essere una “bambina bella” e la voglia di sentirmi piu’ intrigante e sexy ma… hai ragione anche sul fatto che non e’ sempre necessario dare il 100 percento di quello che desiderano alcune “parti di se'” per arrivare a conclusioni appaganti per noi. io ho solo provato a assecondare in qualche modo le belle sensazioni del passato che mi aveva fatto rivivere il sogno e sono stata premiata. Avevo messo pure in conto qualche critica o mugugno dai miei a casa per questo colpo di testa invece al contrario ho raccolto dei complimenti inaspettati da mio figlio e mio marito mi ha trovata piu’ intrigante e sexy per davvero. E’ il bello e’ che a volte basta un niente per cambiare le cose in meglio.Perfino mia mamma dice che “tutto sommato” mi stanno bene. E con la farmacista che mi ha fatto questi buchi si e’ creata una cordialita’ di sorrisi e simpatia diversa da prima… presto ci accompagnero’ un’amica che dopo avermi visto gli orecchini nuovi ha deciso di “aggiornare” anche i suoi lobi. Un caro saluto a te da Arianna!
Buongiorno Arianna, è vero che basta un niente per cambiare le cose in meglio, basta non fossilizzarsi sull’impotenza. Grazie per questo feedback e questa ennesima e bella condivisione. A presto 🙂 marni
salve Marni, buon giorno e buon inizio dell’anno. avevo già adocchiato questi splendidi articoli sugli orecchini ma adesso ho occasione finalmente di scrivere anche il mio contributo. io ho 63 anni e provengo da una famiglia dove gli orecchini sono stati amati moltissimo dalle donne. ho sognato di prendere il tè con mia nonna (materna) , che era un bel rito dei miei anni giovanili. in sogno la nonna mi appariva con le orecchie ingioiellate dal lobo su tutto il bordo fino in alto e con un’anellino d’oro al naso (laterale) ed un altro al centro del labbro inferiore. quest’ultimi due piercing ce l’ha per davvero mia figlia trentenne che invece sulle orecchie ha un paio di piercing diversi eppure non si è ancora mai voluta bucare i lobi ma sta meditando se farlo prima di sposarsi l’anno venturo. mia nonna realmente pensiamo che sia stata la prima donna qui in italia con 4 buchi nelle orecchie già negli anni 50. oltre ai buchi fatti già da neonata come si usava una volta aveva voluto aggiungersi un secondo paio di buchi ai lobi per potersi mettere anche gli orecchini della sorella dopo la sua morte avvenuta in giovane età. il secondo paio di buchi glieli fece un’ostetrica che era abituata a farli alle bimbe neonate(mi pare ad ago) e che in quell’occasione a detta di mia nonna, constatò quant’è più dura da perforare la scorza dei lobi adulti. ma per mia nonna i doppi buchi non erano di certo un vezzo alla moda, se mai un tenero gesto d’affetto come per la vedova che aggiunge al dito la fede dell’amato marito scomparso. erano quelli già tempi in cui gli orecchini da infilarsi nei lobi forati non erano più di moda (il trend moderno voleva modelli a clips) però mia nonna ed anche mia madre, erano nate in epoche dove era normale fare i buchi da neonata a tutte proprio tutte le femminuccie. solo che mia madre aveva poi scelto di mettersi solo quelli a clip e si era lasciata richiudere i buchi che non ha mai voluto rifarsi. i buchi non li ha fatti fare neanche a me da piccolina ma era una scelta che ormai facevano molte mamme. poi però non si è arrabbiata quando sono rientrata da una vacanza studio negli usa (avevo 16 anni) coi lobi forati avventurosamente al college da una compagna proprio come lo si vede fare nel film “Grease” e non si è arrabbiata neanche quando a 18 anni vista per la prima volta reclamizzare la foratura lobi indolore a pistola sono subito entrrata in quella profumeria e mi sono fatta sparare il secondo paio di buchi (2 per lobo come mia nonna) in anticipo rispetto alla moda multiforo che stava arrivando (per inciso, nonostante che era reclamizzato indolore, mi fece quasi più male la pistola pneumatica che la ragazza del college munita di spillone) ma con un’apripista in famiglia come mia nonna come avrebbero potuto arrabbiarsi i miei genitori? la mia più che una ribellione fu vista come una specie di omaggio alle nostre tradizioni famigliari che però incuriosiva parecchio i ragazzi miei coetanei con mio sommo divertimento. la nonna indossava quelle due paia di piccoli orecchini d’oro a monachella con grande dignità ed era una persona molto stimata ed apprezzata per le sue qualità umane, molto attiva in parrocchia e nelle iniziative di beneficenza. quando dopo la sua morte sono arrivate a me quelle due paia di monachelle di mia nonna le ho indossate spesso anche insieme (e lo faccio ancora) riscuotendo complimenti ma ormai la moda era cambiata ed gli orecchini monachella erano diventati un bell’accessorio stiloso come sono considerati ancora adesso. chissà se mia figlia li indosserà mai dopo di me o forse un giorno una nipotina? a me è piaciuto leggere i commenti di altre tue lettrici che hanno parlato di come è cambiato il modo di mettersi gli orecchini fra donne di diverse generazioni di una famiglia ed adesso ho scritto anche la mia esperienza che spero che interessi. mille grazie. ale
Buongiorno Alessandra , certo che interessa il tuo contributo! Il tuo racconto è bello, interessante ed originale; mi ha fatto molto sorridere questa nonna con i suoi due buchi per orecchio. Grande ammirazione per lei! Grande stima! Devi essere contenta di aver avuto un personaggio così deciso nella tua famiglia! E credo che anche il tuo sogno abbia proprio lo scopo di mostrarti questa linea femminile che, da tua nonna arriva fino a tua figlia riunendone gli attributi: fori doppi della nonna e piercing di tua figlia. Questa nonna è un po’ il simbolo delle tue radici e di un tipo di femminilità forte, capace di scegliere, ma anche attenta alle tradizioni. Femminilità che forse riconosci anche in te stessa e di cui hai seguito le orme. Vedrai che sarà così anche per tua figlia e arriverà per lei il momento giusto per fare i buchi ai lobi e anche per indossare le monachelle della nonna. Un caro saluto e Buon Anno a tutte voi. 🙂 Marni
Salve gentilissima Marni. Combatto l’insonnia leggendo Guida Sogni molto interessante. Grazie per questo stupendo articolo sugli orecchini (ho visto che ce ne sono anche altri sul tema) che mi ha spinta a scriver qualche riga non su un sogno ma su come ho vissuto io l’esperienza. Per intanto ho riconosciuto molto di mia madre ( purtroppo non c’è piu’) nel racconto personale di Maria Serafina…. mia mamma che per gli stessi motivi non si è mai fatta forare le orecchie ed ha sempre usato le clips. Ed invece io ho richiesto i fori come regalo per la Maturità anno 1985 quando quasi tutte le compagne li avevano già. E siccome sapevo che per altre ragazze era stato motivo di forti contrasti in famiglia, pensavo di dover discutere con mia mamma per convincerla e invece no, mi ha accompagnata lei dall’orefice e l’ha fatto anche volentieri! Il nostro orefice abituale non forava a pistola ma preferiva applicare a mano direttamente l’orecchino d’oro a cui prima affilava il perno. Era un signore che ispirava fiducia sia a mia madre che a me. Me lo ricordo come un’esperienza non particolarmente dolorosa ma molto eccitante, quasi un rito “sciamanico” che mi ha lasciato un ricordo forte e molto bello. Ho provato ad invogliare anche mia madre a forarsi i lobi ma la sua convinzione era di non aver più l’età, lei ha vissuta l’esperienza di riflesso a me e l’ha fatto con partecipazione. Per tanto tempo sono stata l’unica “forata” in famiglia e così mi sono stati regalati tutti gli orecchini a buco conservati dalle generazioni antecedenti fra cui alcuni molto belli (monachella) che ancora ho l’onore di indossare. Invece quelli a clips di mia madre li conservo con amore per il ricordo ma non sono nel mio stile. Non sono di quelle donne che indossano orecchini solo per uscire,io scelgo un paio ogni mattina e li tengo su per tutta la giornata. La scelta degli orecchini è un rito mattutino piacevole come il caffè e forse di più.
Ps. ho invidiato le mie amiche con figlie femmine per l’emozione di accompagnarle a far mettere i primi orecchini. So che se avessi avuto una figlia sarei stata felice di farle forare i lobi a sua richiesta anche da bambina. Mi è piaciuto tanto scegliere e regalare orecchini alle bambine delle mie amiche. Una volta che in farmacia c’era una mamma che accompagnava la figlia di 4 anni per forare i lobi non mi son vergognata di chiedere se mi facevano assistere. Bello…. la bambina e’stata dolcissima con lacrimuccia piccola e sorriso finale grande.
Un abbraccio. Rachele
Buongiorno Rachele sono felice di sapere che la Guida Sogni ti aiuta a combattere l’insonnia ! 🙂 E ti ringrazio per l’apprezzamento al mio lavoro e per averci raccontato la tua esperienza. Sei stata fortunata ad aver trovato un bravo orefice che ti ha fatto vivere un momento importante dall’energia quasi sciamanica. E fortunata anche ad aver raccolto gli orecchini di tutte le donne della famiglia. Non è cosa così comune, come puoi immaginare. Quanto all’amore per gli orecchini lo condivido in pieno con te. Anche io li scelgo tutte le mattine anche quando so di non dover uscire, li metto per me e per il mio piacere; e più la giornata è grigia e triste, e più cerco il colore o gli abbinamenti inusuali. Sì, anche per me questo è un piccolo rito in cui esprimere la mia femminilità. Ricambio l’abbraccio e ti faccio tanti auguri per le prossime festività. 🙂 Marni
Buongiorno cara Marni. Tu ed io sembriamo fatte con lo stampino per quanto riguarda il modo di vivere l’amore sincero per gli orecchini che anch’io indosso ogni santo giorno anche solo per me stessa ed il mio piacere, tirarmi su’ di morale, rallegrare la giornata. Il paio giusto cambia tanto il modo in cui ti vedi allo specchio. Se sono in vena di cerchi o pendenti mi rallegra “sentirli” assecondare i miei movimenti.
So bene di essere stata fortunata ad aver raccolto varie paia di orecchini appartenuti alle donne che mi hanno preceduta. Sono orecchini eleganti nella loro semplicità ma fra tutti i miei preferiti ( a monachella leggerissimi ed in oro leggermente ramato) appartenevano alla nonna paterna che ricordo sorpresa e felice quando mi feci forare i lobi. Mi raccontò che a lei i fori furono fatti all’età della Cresima direttamente da sua mamma usando un ago da calza sterilizzato a fuoco e una patata. Non ne aveva un brutto ricordo anzi ne era orgogliosa. Mi aveva fatto capire che con i lobi forati non ero solo una ragazza alla moda ma anche “erede” di una tradizione antica perduta e ritrovata.
Amo Guida Sogni per tutto quello che mi fa scoprire. Il tuo lavoro è ammirevole perciò sono io che ringrazio te e ricambio di cuore gli auguri per le festività.
Un abbraccio. Rachele
Grazie cara! Quindi cosa indosserai domani per il giorno di Natale? 🙂 Sono sempre molto curiosa di questi piccoli particolari. Rinnovo gli auguri. Buon Natale! marni
Cara Marni, esaudisco la tua curiosità. Domani mi metterò un paio di orecchini molto frizzanti e giovanili a cui sono molto affezionata perchè me li ha regalati mio figlio qualche anno fa e sono gli unici orecchini che mi abbia mai regalato.
Questi orecchini sono costituiti da due catenelle pendenti finissime che si infilano nel lobo come un filo e si lasciano pendere a “sali scendi” fra il davanti e il retro del lobo. Sembrano in argento ma sono in realtà in acciaio e terminano con una stellina nello stesso materiale che fa molto natalizio dunque se non a Natale quando?
E’ una tipologia d’orecchino che le ragazze portano anche attorcigliato a spirale fra più fori sullo stesso lobo e che ti permette di creare un’asimmetria con due orecchini identici.
Io che ho un solo foro per lobo posso solo giocare sull’effetto “sali scendi” per cui la stellina terminale la puoi sistemare ad altezze diverse.
Sono pendenti lunghi ma leggerissimi e molto piacevoli da indossare che si possono mettere a cuor leggero senza temere di rovinare il foro perchè finchè si è giovani il lobo è elastico e sostiene gli strapazzi dei pendenti più fantasiosi ma alla mia età ho incominciato a stare molto ben attenta al peso degli orecchini perchè non voglio finire coi fori slabbrati o allungati verso il basso.
Buon Natale Marni! Buon Natale a tutti!
Buongiorno Rachele e grazie per aver soddisfatto la mia curiosità 🙂 i tuoi orecchini mi sono sembrati molto carini e se te li ha regalati tuo figlio sono ancora più belli! Da parte mia ieri ho scelto una bella perla a monachella, ma sostenuta nella parte inferiore da un foglio di argento che ne accentua la luminosità. Spero che tu abbia passato un buon Natale . un caro saluto e buon auguri di buon anno marni
Buongiorno cara Marni. Grazie per aver soddisfatto la mia di curiosità anche se non avevo osato chiedertelo. Amo le perle, amo l’argento e gli orecchini a monachella sono i miei preferiti per cui pollice su’ alla tua scelta natalizia di gran classe. Complimenti.
Ricambio i tuoi auguri di buon anno e li allargo a tutti i seguaci della Guida ed in particolare alle donne che condividono con noi la gioia di indossare gli orecchini.
Buona sera Marni. bellissime storie che ospita la Guida Sogni su questo argomento! Sono davvero un patrimonio prezioso anche se per adesso ne ho letto ancora solo una minima parte ma è un’argomento che mi interessa e gli orecchini sono gioielli che adoro indossare.
Vorrei raccontarti un sogno prenatalizio di poche notti fà: in questo sogno rimanevo stranita perchè i miei genitori mi facevano per Natale il dono di un grazioso paio di orecchini a forma di margheritina in oro rosè che però avevano stranamente l’attacco a clips. Mia mamma mi spiegava che avevano preferito prenderli così perchè non si ricordavano più se io ho i buchi. Eppure ce li ho da tanto tempo e a casa nostra tutti si ricordano perfettamente di quando sono stata costretta a forarmi i lobi perchè ci scherziamo e ridiamo ancora adesso data la buffa situazione: mia cugina quando si è sposata mi aveva voluto avere fra le sue damigelle e il diktat era che dovevamo avere tutte la perla ai lobi delle orecchie. io che a 20 anni non avevo ancora i buchi ho chiesto se me ne potevo mettere un paio a clips però mia cugina è stata irremovibile: mi ha regalato gli orecchini di perla apposta per spronarmi a forare i lobi e così ho fatto dal gioielliere in fretta e furia, tesissima con una fifa blù, e mi ricordo ancora il male assurdo che mi aveva fatto con quella pistola a stantuffo pneumatico. Senonchè il giorno del matrimonio non sono riuscita a togliere i preorecchini perchè coi lobi forati da meno di 2 settimane se provavo a toglierli incominciavano a sanguinarmi. allora ho mantenuto indossati i preorecchini e mia cugina non se n’è mica accorta!!!! Però a me sono rimasti i lobi forati e ne sono stata felice: prima di averli non mi ero immaginata quanto mi sarebbe piaciuto avere i buchi e infatti poi ho convinto anche mia mamma a farseli fare. Anche lei dallo stesso gioielliere ma asserisce di non avere affatto sentito il dolore che ho provato io al momento dello sparo e dopo, certo che è una cosa molto soggettiva. Grazie e Auguri!!!!
Buongiorno Cristina, carina e divertente la tua avventura per forare le orecchie.:-) E’ stata un’occasione che forse ti è costata un po’, ma alla fine ci hai guadagno i due fori per poter indossare i tuoi orecchini. Quanto al sogno che hai appena fatto è molto interessante perchè sembra mostrare una sorta di ingenua inconsapevolezza da parte dei tuoi genitori sul tuo “non essere più una ragazzina”. Non ricordare se hai fatto o no i buchi, fa pensare che non prestino attenzione a quelli che sono attualmente i reali ritmi di vita, la tua età il tuo essere adulta o che si pongano nei tuoi confronti come nella fase pre-foratura, regalandoti questo teneri orecchi a forma di margheritine, che in effetti richiamano un lato ingenuo e infantile.ma che hanno le clips come gli orecchini che forse indossavi prima dei 20 anni. E’ assai probabile che il sogno si riferisca al rapporto che i tuoi genitori hanno con te e a come ti percepiscono. Un caro saluto e tantissimi auguri anche a te per queste prossime feste. marni
Buon giorno Marni. Grazissime per l’interpretazione del mio sogno: è vero, anche se sono una donna adulta e indipendente molte volte mi accorgo che i miei genitori continuano a trattarmi come la loro bambina. In certe occasioni mi dispiace però via via che passano gli anni scopro che spesso invece mi fa piacere e mi fa pure tenerezza che per il mio papà e la mia mamma resto sempre la figlioletta da accudire e proteggere. Figlia unica tra l’altro.
Prima dei 20 anni non ero appassionata di orecchini però quando volevo mettermi più elegante per uscire me ne facevo imprestare un paio da mia mamma che non avendo i buchi se li doveva ancora mettere a clips anche lei. Anche se sono ho dovuto forarmi le orecchie in maniera avventurosa ringrazio di esserci stata costretta perchè sono sicura che da sola non mi sarei MAI decisa. Non me la sono più sentita di ripetere l’esperienza anche se mi sarebbe piaciuto avere qualche altro buco: mi faccio bastare il paio tradizionale.
Auguri ancora e arrivederci: tornerò a leggere Guida Sogni!
Salve Cristina, è vero, è un grande piacere essere sempre per i propri genitori la “loro bambina”, ed è qualcosa che si rimpiange tanto quando non ci sono più, e non c’è più nessuno a chiamarti con quel nomignolo affettuoso o a guardarti con quello sguardo a metà fra l’amore, l’ammirazione e la critica ( la mia mamma :-). Quindi goditi le loro attenzioni perchè sono qualcosa di prezioso come gli orecchini a margherita che ti hanno donato in sogno. Un caro saluto Marni
Buongiorno Marni, come stai? Ti scrivo ancora una volta non per raccontarti un sogno ma per una curiosità in merito al sogno di Nino che ho trovato interessantissimo e da viaggiatrice ed appassionata di popoli e culture mi ha fatto pensare.
Quando si dice orecchini si dice India. Anche se non mi ricordo più in quale thread mi sembra di aver già scritto della tradizione del nath (gioiello nuziale che unisce con una catenina un anello inserito nella narice con quello al lobo dell’orecchio) e del dejohr (orecchini a catena di 6 segmenti che le spose del Kashmir portano inseriti nella conca dell’orecchio) ma fatto sta che in moltissime tradizioni locali indiane per poter indossare i gioielli nuziali di rito le spose ricevono in vista delle nozze dei fori aggiuntivi nelle orecchie o nel naso oltre ai consueti buchi ai lobi che ogni bambina indiana ha ricevuto in una cerimonia tutt’ora molto sentita detta Karnavedha che può avere luogo fra il primo e il quinto anno di vita. L’importanza degli orecchini nel mondo femminile induista è evidente anche nell’iconografia di Laksmi dea dell’abbondanza e della prosperità ornata con diversi gioielli alle orecchie e al naso ma anche nel Pakistan musulmano non sono rare le donne anziane con orecchie e naso forati anche più volte ma non è moda, è tradizione.
Nella tradizione della medicina ayurvedica è convinzione che il foro ai lobi delle orecchie tempera il carattere e stimola intelligenza e saggezza mentre quello alla narice attenua i dolori mestruali e quelli del parto…. però il mio naso forato non sembra stato di beneficio sul dolore da parto ma scusami per il fuoritema.
Ritornando alle sposine indiane quello che so è che per aggiungere i fori necessari alle orecchie o al naso la futura suocera va a far loro visita in anticipo sulle nozze per eseguire personalmente la foratura oppure accompagnata da un gioielliere (achari) che se ne occupa. L’intervento si svolge seduti a terra inginocchiati o a gambe incrociate e secondo le tradizioni antiche ma ancora seguite in molti contesti, la futura suocera o il gioielliere forano con un filo d’oro appuntito all’estremità (viene poi annodato per formare una rudimentale anellina e mantenuto per il periodo di guarigione del foro) oppure direttamente col gioiello recitando un mantra che allevia il dolore. L’immagine è la stessa del sogno di Nino, identica!
La mia domanda è se può essere possibile che il rituale così esplicito nella tradizione indiana sia iscritto archetipicamente nel nostro inconscio che nel sogno di Nino ha riportato alla luce. Possibile che un rituale esplicito in una cultura che dignifica al massimo gli orecchini sia stato relegato ai piani sotterranei della casa di Jung nella nostra cultura occidentale che ha riscoperto e rinormalizzato il gioiello inserito nella carne forata ma ha ancora diffuse riserve mentali riguardo all’atto della foratura?
Ti chiedo anche se lo stesso ragionamento può applicarsi anche alla foratura come rituale pre-matrimoniale che in India è del tutto esplicito e vissuto con solennità mentre qui da noi non è affatto trascurabile il numero di donne che senza sapere il motivo hanno avvertito il bisogno di forarsi i lobi delle orecchie proprio in occasione del loro matrimonio. Anche in questo caso ritorna l’immagine forte del bel sogno di Nino.
Voglio ringraziarti anch’io per Ricordi Sogni e Riflessioni di Jung che mi ero procurata dopo aver letto quel bellissimo dialogo che avevi avuto con Tilla e che anche per me è stato illuminante e sorprendente. Ne parliamo in casa perché lo sta leggendo mio figlio.
Se Tilla mi legge invece vorrei invitarla a valutare (se già non l’ha fatto) di offrire anche alla sua simpatica mamma dall’energia “giovane” di accompagnarla a fare il secondo buco nei lobi. Come abbiamo visto oggi non c’è più un’età per questi piccoli sfizi civettuoli e anche oltre gli 80…. pourquoi pas?
Ed infine…. colgo l’occasione per augurare buone Feste a te, alla tua famiglia ed ai lettori di Guida Sogni!
Cara Roberta buongiorno e grazie per tutte queste informazioni sulla tradizione indiana. Veramente molto interessanti, pittoresche e molto belle. Personalmente ho visualizzato la sposa indiana con tanti orecchini uniti da una catenina ed è un’immagine che trovo di grande bellezza. O la cerimonia della foratura con un filo d’oro che verrà poi richiuso ad anello fino a guarigione, che mi sembra assai intelligente. Mi chiedi se tutto ciò possa avere un’origine archetipica ed io ti dico di sì o meglio, ne sono convinta. Così ne era convinto Jung quando sosteneva l’esistenza dell’inconscio collettivo, un sistema che si differenza da quello individuale proprio per il carattere universale, un sistema che non si sviluppa individualmente, ma è ereditato. E’ ovvio allora che l’inconscio collettivo sia un contenitore, oltre che dei miti più arcaici, anche di gesti e rituali significativi, e di modelli di comportamento istintuale. Puoi trovare qualcosa su questo tema leggendo Gli archetipi dell’inconscio di Jung, uno scritto del 1936. Ma sarebbe interessantissimo anche leggere quello che Jung ha scritto sulla cultura indiana. So che ci sono due scritti nel Vol 10 delle Opere della Bollati Boringhieri: Il mondo sognante dell’India e Quel che l’india può insegnarci ambedue del 1939. In questi momento non ho il tempo di indagare in particolare questo aspetto, anche se sto lavorando e facendo ricerca proprio su Jung, ma mi riprometto più avanti di cercarli per curiosità suscitata anche da quanto ci ha raccontato oggi. Nel frattempo, se tu hai tempo e voglia potresti procurarteli. Grazie di nuovo per questi spunti che aprono a nuove possibilità di indagine. E’ veramente uno scambio di grande ricchezza che mi offrite. Un caro saluto e buona giornata Marni
Buon giorno e grazie Roberta e Marni per le informazioni sull’India e per i molteplici spunti di riflessione e di approfondimento sulla scia di Jung.
Non mi sono mai recata in India ma sono sempre stata colpita dalla grazia e dai colori delle donne indiane col sari ed i molteplici ornamenti della loro tradizione ai polsi, alle caviglie, alle orecchie e al naso. Grazie perche’ e’ uno scambio di grande ricchezza anche per noi che abbiamo il piacere di leggervi.
Certo Roberta che ci ho pensato di proporre anche a mia mamma fare il secondo foro ai lobi delle orecchie se lo vuole. Non mi sento di portarla adesso con la confusione che c’è’ in questo periodo natalizio ma a breve se volesse per i suoi 85 anni …… pourquoi pas?
Chissa’ se Nino ha parlato a sua moglie del sogno sorprendente che ha fatto. In tutti i casi gli avete fornito altri spunti interessanti. Carissimi auguri per queste festivita’!
Buongiorno Tilla, ricambio di cuore gli auguri per queste prossime feste e li giro anche a Roberta. A voi e alle vostre famiglie auguro serenità salute e l’amore dei vostri cari. E quando accompagnerai tua madre 85 a fare il secondo foro ai lobi, sarò molto felice se ce lo racconterai. Sono sicura che sarà bellissimo. 🙂 A presto e buon Natale! Marni
Buon giorno Marni.
Ritorno da te con belle novita’ che vorrei condividere. Spero che ricordi quel bellissimo dialogo che abbiamo avuto a fine estate a partire da quel mio sogno “per interposta persona” che aveva persuaso mia mamma a riaprirsi i buchi ai lobi ricevuti di mala voglia da bambina e successivamente a rivalutarli con gli orecchini di perla con attacco a perno regalati da mio papa’. Avevamo parlato dei sogni sincronici e degli orecchini da buco relegati alle cantine della casa a piu’ piani di Jung negli anni in cui moltissime donne come mia mamma aborrivano la foratura dei lobi. Ma cosa piu’ importante mi avevi invitata a leggere “Ricordi, sogni, riflessioni” di C.G. Jung di cui non finiro’ piu’ di ringraziarti perche’ e’ una delle cose piu’ stimolanti che ho mai letto e che vorrei consigliare a mia volta a chi ci leggera’.
Ti avevo anche parlato della vecchia idea di farmi un altro buchino ad un lobo insieme a mia figlia poco entusiasta e tu mi avevi suggerito di ripensarci di nuovo in questa fase della mia vita. Ne avevo anche accennato a mio marito che mi era parso stuzzicato dall’idea. Non e’ stato per i miei 60 anni festeggiati in quarantena perche’ avevamo contratto il Covid ma e’ stato mio marito stesso a rilanciare l’idea in questo clima prenatalizio. Una settimana fa ci siamo messi tutti in ghingheri per andare a farci questo regalino di Natale anticipato e devo dirti e’ stato molto carino e divertente. Intanto il gioielliere non si occupa piu’ della foratura lobi e ci ha mandati dalla farmacista di fronte ma per gentilezza ha voluto lo stesso segnarmi il punto da forare sul lobo.
Il progresso tecnologico ha addolcito questa antica pratica di cui noi donne non abbiamo saputo fare a meno. Questa pistola piu’ moderna che adoperano adesso in farmacia per bucare le orecchie anche alle bimbette e’ davvero soft. Tutt’altra musica da quelle di una volta che dopo la sparata dovevi pure mettere in conto lobi gonfi e indolenzimento da sopportare con pazienza per due/tre giorni. Dolore e fastidi quasi azzerati ma rimangono il batticuore e la carica simbolica e rituale del gesto.
Adesso anche gli orecchini da scegliere sono belli non come quei cilindretti col brillantino colorato di una volta che non vedevi l’ora di poterli cambiare. Ho scelto un bel punto luce a graffe con lo zirconcino. Piace a me, piace tantissimo a mio marito, a sorpresa piaciuto anche a mia mamma ottantaquattrenne che mi ha chiesto “perche’ l’hai fatto ad un orecchio solo?”….. e piaciuto ancor piu’ a sorpresa pure a mia figlia bon ton iperclassica che stavolta mi ha detto “eh ma allora lo voglio anch’io” pensa un po’.
Detto fatto ieri l’ho accompagnata dalla stessa farmacista. Mia figlia ha scelto di raddoppiare su tutt’e due i lobi…. tale la nonna e tale la nipote. Ma visto che non e’ per nulla fastidioso ho profittato per farmi aggiungere anch’io il secondo buchino pure al lobo sinistro per la gioia di mia mamma che poi infatti ha approvato a pieni voti ma anche a me sembra piu’ equilibrato e se vorro’ divertirmi con l’assimmetria con 4 buchi avro’ persino piu’ possibilita’ per giocare. Mio marito e’ molto divertito da tutto questo e come mi avevi suggerito e’ stato molto bello stuzzicarlo e averlo come complice. Ma anche tu Marni sei complice.
Grazie per tutto e con tutto il cuore cara Marni. Un abbraccio e carissimi auguri per le festivita’ e per il nuovo anno
Buongiorno cara Tilla e grazie per avermi coinvolto raccontando questa tua/vostra esperienza. E’ molto bello partecipare di questo vostro entusiasmo, della curiosità di tua figlia e dell’energia “giovane” di tua madre, nonché del sorriso divertito e complice di tuo marito. Vi immagino tu e tua figlia con i vostri nuovi punti luce alle orecchie e sono molto felice per voi perchè si avverte questa bella atmosfera di amore che circola nella vostra famiglia. sono anche felice che ricordi , sogni,riflessioni di Jung ti abbia entusiasmato. Ricordo che anche a me fece una grande impressione e forse fu una delle letture che più indirizzò i miei studi. Ricambio di cuore l’abbraccio e gli auguri per le prossime festività 🙂 Buona giornata marni
Buongiorno Marni. Piacere di interloquire con Te per la prima volta. Mi chiamo Pier Giorgio e sono stato conquistato dalla disamina sul significato degli orecchini “al femminile” negli articoli e nei commenti di tante lettrici e lettori. Ho imparato cose che mi hanno svelato anche molto del fascino che hanno su di me gli orecchini delle donne. Ritorno per aggiungere il mio primo commento col sogno che ho fatto qualche notte fa. Un bel sogno dove mia figlia mi mostrava lobi delle sue orecchie appena forati dicendomi che era il suo Regalo di Natale per me! Mia figlia ha 19 anni e differentemente da quasi tutte le ragazze di oggi non ha mai dimostrato un interesse per gli orecchini e non ha mai richiesto di essere accompagnata a forare i lobi anche se quasi tutte le sue compagne l’avevano fatto che erano ancora bambine come si usa adesso. Non ho mai avuto il coraggio di affrontare con lei questo argomento così delicato e particolare per non sembrare invadente sulla sua persona e finchè era bambina ero contento di vederle le orecchie conservate intatte però sono sincero e non nascondo che adesso che è una giovanissima adulta mi piacerebbe che potesse indossare anche gli orecchini che appartenevano a sua mamma – che non c’è più – così come mi intenerisce quando le vedo indossare altri monili che le appartenevano. Per me i fori nelle orecchie di sua mamma avevano un significato speciale perchè mi ricordavano l’avventura del giorno che l’ho accompagnata a farseli. Eravamo al nostro primo anno di Università (stessa età di mia figlia adesso) e uscivamo insieme da poco. Mi ricordo con nostalgia quella mattina freddissima di febbraio quando finita lezione lei mi ha proposto di accompagnarla a fare i fori per gli orecchini e mi è sembrato un privilegio sentirmi “prescelto” per essere al suo fianco in quel momento strano così particolare che senza sapere niente mi ispirava già un senso rituale come di “iniziazione”. Bellissimo condividere l’emozione prima in quella piccola bottega orafa vicino alla nostra Facoltà universitaria e poi seduti l’uno di fronte all’altra a riscaldarci davanti ad una cioccolata calda al tavolino di un bar dove mi incantavo osservando i brillantini che luccicavano nei suoi lobi ripensando alla grazia docile con cui poco prima si era sottomessa a quella “pistola” brutale e pungente ma armeggiata da una donna anziana quasi “materna” e prodiga di consigli. Lei mi prendeva in giro dicendomi che non la guardavo più negli occhi ma nelle orecchie, in realtà sorrideva e si capiva che quegli sguardi la facevano sentire importante, eccome se lo era! Lo ricordo come un primo momento di vera intimità fra noi. Un caro saluto. Pier Giorgio
Buongiorno Giorgio, il tuo sogno è un tipico sogno di desiderio, qualcosa che ti piacerebbe e che il tuo inconscio si premura di realizzare. Perchè lo stia facendo, considerando che dietro a questo desiderio non ci sono particolari ansie ed angosce, non sono in grado di dirtelo. Forse per un bisogno di ratificare la prossima fase di passaggio di tua figlia che sta uscendo dall’adolescenza, oppure per riportare a galla, attraverso di lei e gli orecchini di sua madre che potrebbe indossare, il dolce ricordo di tua moglie. per riattualizzare le emozioni attraverso il ricordo che immancabilmente emergerebbe alla vista degli orecchi di tua moglie indossati da tua figlia e per consentirti di risentire quello struggimento, quella dolcezza e tenerezza che è sepolta dentro di te. Grazie per il bellissimo racconto del vostro primo incontro. Ci hai permesso di “vedere” come fosse un film e rivivere l’atmosfera di allora!:-) E’ bello e importante che tu conservi queste immagini dentro di te. Sono preziose. Un caro saluto marni
ps. hai mai pensato di far leggere a tua figlia questo ed altri sogni sull’argomenti qui sulla Guida sogni? Ce ne sono diversi e tutti con diversi commenti dei lettori. Potrebbe essere interessante vedere le sue reazioni.
Buongiorno Marni. Grazie per l’interpretazione del mio sogno “di desiderio”. Anche è stato un sogno molto bello penso che mia figlia non si dovrebbe decidere a forare i lobi delle orecchie come regalo a me ma vorrei che lo facesse come regalo a sè stessa! Nel leggere le belle testimonianze su questo argomento ho capito che in una donna l’impulso si può accendere in tante diverse fasi della vita (per es. ho visto che in molti casi il momento “giusto” è stato il Matrimonio) e resto convinto che sia giusto lasciare la decisione a lei senza forzature e senza inviti. Perciò non mi sento di farle leggere sogni e commenti su questo sito ma sarebbe bello farglieli leggere quando lei stessa avrà preso spontaneamente la decisione, grazie di avermene dato l’idea! Mia figlia è cresciuta avendo come modello femminile le due nonne e nessuna delle due ha i lobi delle orecchie forati: mi domando se questo potrebbe averla influenzata? Anche se mia madre notava gli orecchini di mia moglie su cui aveva spesso commenti carini e positivi. Grazie ancora. Un caro saluto. Pier Giorgio
Buongiorno Piergiorgio, condivido quello che pensi e sono convinta che questo sia un gesto rituale che ha un significato e di cui resta un bel ricordo solo se ci si arriva da soli, se è espressione di un proprio desiderio ed ha un senso per sé. Il mio suggerimento non aveva assolutamente l’intenzione di convincere tua figlia a fare qualcosa per cui non ha interesse, ma solo mostrarle la varietà di esperienze. Ma hai ragione tu, inutile indirizzare i suoi pensieri verso esperienze altrui che, in questo momento, sono lontane dalle sue. Tua figlia è cresciuta avendo come modelli NON solo le nonne, ma anche la madre, quindi non credo che l’influenza si possa attribuire solo alle nonne. E comunque credo che, a questo proposito, possiamo solo fare ipotesi. L’unica che potrebbe dire qualcosa è tua figlia. E ne parlerà quando e se arriverà quel momento. Un caro saluto e buona giornata Marni
Buongiorno Marni. Mi era chiaro l’intento positivo del tuo suggerimento ma lasciamo che il tempo lavori. Mia figlia ha conosciuto troppo poco sua mamma però ha tanti aspetti innati di lei che riconosco e mi inteneriscono tantissimo. Gli orecchini sarebbero solo un piccolo dettaglio ma non necessario. Per me è stato un grande piacere questo scambio di opinioni. Grazie Marni! Un caro saluto. Pier Giorgio
Idem, tanti auguri di buone feste a te e alla tua figliola. Marni
Buon giorno Marni. Sono un lettore di una certa eta’ classe 1948 che si e’ avvicinato alla Guida Sogni per gli articoli che son stati dedicati agli orecchini. Mia madre li ha sempre portati e aveva i buchi nei lobi fatti dalle suore del Cottolengo di Torino quando era ancora una bambina come si usava una volta.Mia moglie invece appartiene a una generazione a cui non venivano piu’ fatti. Ho capito di avere un’attrazione per gli orecchini a buco delle donne nel 1975 quando ci siamo sposati e mia madre le ha proposto di regalarle gli orecchini con la perla ricevuti dai suoceri quando i miei si sono sposati ma avrebbe dovuto provvedere a farsi fare i buchi.Ho fatto finta di arrabbiarmi con mia madre per questa proposta invadente ma so che in cuor mio sarei stato orgoglioso di mia moglie se l’avesse accettato. Quando poi invece anni dopo e’ ritornata la moda di bucarsi i lobi e tante donne anche della nostra generazione se li facevano fare ho sperato che anche mia moglie ne avesse desiderio ma niente a parte qualche paio di orecchini a plic che mi piaceva lo stesso vederle indossare occasionalmente. Di recente l’ho sentita parlando con un’amica che ha i buchi dire di essersi pentita di non aver accettato il regalo proposto dalla suocera quando ci siamo sposati e che se potesse ritornare indietro ripensandoci avrebbe scelto di farsi fare i buchi. iN seguito a questo episodio ho fatto un sogno di mia moglie giovane con mia madre tutte due inginocchiate una in faccia all’altra con mia madre che le infilava a forza nei lobi quegli orecchini con la perla e mia moglie col capo chino non si lamentava e si lasciava fare.Aveva il sangue che le usciva dai lobi delle orecchie e mia madre come in un rituale le sussurrava ripetendo la frase: questo e’ il sangue della nostra famiglia,anche tu sei sangue del nostro sangue. Loro nel sogno non mi guardavano ma io osservavo e mi sentivo molto orgoglioso di mia moglie. Fin quando mia madre e’ stata in vita con mia moglie il rapporto era molto bello come fra una figlia e una seconda mamma.Grazie,
Buonasera Nino e grazie per aver condiviso la tua esperienza legata a questo tema appassionante che coinvolge persone di ambedue i sessi. Forse avresti dovuto condividere anche con tua moglie il tuo desiderio di vederle i lobi forati e chissà se allora non si sarebbe fatta convincere ad indossare le perle di famiglia. Non tanto per il foro in sé, quanto per il genere di intimità che avrebbe creato questa confessione e anche per il tuo piacere di vederle indossare gli orecchini. E’ evidente che il tuo sogno sia conseguenza del dialogo fra tua moglie e l’amica, dialogo che probabilmente ha risvegliato in te vecchi ricordi e desideri. Vedere tua moglie giovane sottoporsi al “rito” della foratura da parte di tua madre si collega proprio al tuo desiderio che lei vi si fosse sottoposta realmente, ma anche a quanto io ho suggerito sopra, ovvero al desiderio di avere “allora” fatto la tua parte ( invece di fingere di arrabbiarti con tua madre) affinchè ci fosse questo passaggio di consegne generazionale fra tua madre e tua moglie. Dove la madre lascia andare le sue cure e le sue attenzioni verso il figlio delegandole alla giovane moglie che riceve, con gli orecchini, un’investitura ufficiale. E che diventa così parte della famiglia. Anche il sangue che le esce dai lobi mentre tua madre ripete la frase rituale accentua l’importanza quasi sacra del gesto, ma porta in evidenza anche un aspetto puramente carnale che ratifica e conferma l’attrazione sensuale che tu provi per gli orecchini a buco. Il mio consiglio non richiesto ma che mi senti di dare perchè ne conosco gli effetti, è quello di confidare a tua moglie ciò che hai provato in passato e ciò che il sogno ha mosso in te. Un caro saluto e buona serata Marni
Buon giorno Marni. Chiedo scusa ma rispondo solo adesso perche’ ci ho messo del tempo a trovare dentro di me il coraggio di confidare a mia moglie quello che ho provato in passato e che mi ha riproposto il sogno e ancora prima del sogno il dialogo fra mia moglie e l’amica che mi ha lasciato senza fiato. Noi ci siamo sposati nel 1975 e per il modo di vedere che c’era allora era impossibile per me fare “la mia parte” perche’ non era pensabile immaginare una ragazza di 25 anni che decidesse di farsi i buchi per gli orecchini. Ho fatto finta di litigare con mia madre per delicatezza verso la mia fidanzata convinto didover troncare sul nascere una richiesta che non stava ne’ in Cielo ne’ in Terra nonostante l’emozione che mi suscitava nella fantasia anche se era stato eccitante solo l’immaginarlo che lei potesse accettare. Invece adesso a parlarne con mia moglie e’ stato incredibile ma bello sia per me che per lei.Ho scoperto che lei era onorata dell’offerta di mia madre di regalarle i suoi orecchini con la perla e si era sentita piu’ che solleticata dell’avere la scusa buona per recarsi a fare i buchi (probabilm. dalle suore del Cottolengo) visto che sin da bambina era affascinata dagli orecchini a buco nel vederli portati da sua mamma. Poi in seguito quando sono ritornati di gran moda lei non ha mai piu’ considerato di bucarsi le orecchie perche’ dopo la sfuriata che avevo fatto a mia madre si era convinta che mi sarebbe dispiaciuto vederla con degli orecchini a buco anche se le dicevo sempre che le stavano bene quelli a plic quando se li metteva.Ho capito che fra suocera e nuora avrei fatto bene a starmene zitto e sarei stato premiato facendo anche felice mia moglie pero’ adesso che abbiamo parlato e’ stato bellissimo confidarci questo segreto che avevamo in comune senza saperlo. Ho letto quello che ha scritto Roberta Bramati a partire dal mio sogno e sono ammirato da tanta conoscienza. Le tradizioni indiane le trovo molto interessanti ma io non sapevo niente al proposito quindi il mio inconscio ha fatto tutto da se’. Credo che adesso faro’ leggere anche a mia moglie questi nostri commenti e tante altre storie interessanti che ho letto qui’. Grazie per il consiglio non richiesto. Cordiali auguri per un sereno Natale e buon nuovo anno.
Buonasera Nino, eh sì, fra suocera e nuora era veramente meglio che te ne stessi zitto! 🙂 A parte gli scherzi è incredibile quanti fraintendimenti si verificano quando non si esprime ciò che si sente. Ma è molto bello quello che hai fatto adesso, confidare a tua moglie ciò che provavi e desideravi allora. E sapere che quello che lei avrebbe voluto era la stessa cosa che volevi tu, penso sia stato un gran regalo! Sono felice per voi di questa ritrovata confidenza e questi ricordi condivisi. E sarà bello anche quando farai leggere a tua moglie i commenti, le risposte e tutte le storie che ospita la Guida Sogni su questo argomento. Sono un patrimonio prezioso che mi sento onorata di ospitare in questo spazio. 🙂 Ricambio di cuore gli auguri per le prossime festività e per un buon anno nuovo. Un caro saluto Marni
Buongiorno Marni. Gli orecchini sono la mia passione e la mia debolezza: ci sono stati momenti in cui riuscivo a comprarmene anche due-tre nuove paia ogni mese. Mi piace indossarli e mi piace regalarli alle amiche, alle figlie dei miei fratelli, alle mie cognate. Eppure non ho avuto i buchi fino a 25 anni e me li sono fatti come regalo di laurea il pomeriggio prima della discussione della tesi. Me li ha fatti un’amica del liceo che nel frattempo si era aperta un negozietto di chincaglierie in cui mi rifugiavo nei pomeriggi in cui sentivo bisogno di distrazione. Prima di allora ci avevo già pensato ma non mi sembrava mai l’occasione giusta ed io volevo che fosse un momento speciale come è davvero stato.
Ho anch’io un sogno ricorrente che coinvolge la foratura delle orecchie ma non riguarda mia madre bensì mio padre e non è un sogno che mi terrorizza ma un sogno di grande dolcezza che mi capita di fare ancora anche se sempre più raramente. Avevo solo 12 anni quando il mio amatissimo papà è mancato improvvisamente ed ho iniziato a fare quel sogno credo proprio da allora e per un semplice motivo: anche se non avevo ancora compiuto 6 anni ricordo perfettamente quel sabato pomeriggio in cui mio papà ha bucato i lobi delle orecchie di mia mamma per permetterle di mettersi le anelline d’oro appartenute a mia bisnonna e snobbate da tutte le altre donne della nostra famiglia. Mio papà era un bravissimo medico, non ha mai bucato altre orecchie fuorchè quelle di mia mamma di cui ha esaudito un desiderio come atto d’amore. Nel 1970 infatti non erano ancora apparse le pistole foraorecchi ed il buco ai lobi non era ancora stato rivalutato ma era visto come una vecchia tradizione sorpassata, però mamma voleva potersi mettere quelle anelline non per seguire la moda ma per un’importanza affettiva che papà aveva colto. Ma niente spilloni arroventati, niente tappi in sughero, solo un paio di aghi da siringa ed una garza arrotolata e imbevuta in alcol tenuta dietro l’orecchio per fermare la corsa dell’ago. Mia mamma ricorda ancora che papà aveva usato uno stecchino imbevuto in tintura di iodio per segnarle il puntino su cui bucare e le ha fatto due bei buchini simmetrici, dritti e perfetti che mia mamma adopera ancora a 85 anni. Mi ricordo le attenzioni di mio papà che era delicato nei modi ma rapido nell’eseguire e mi ricordo il volto sereno di mia mamma durante questa procedura che non esprimeva sofferenza ma solo gratitudine, emozione. Questo è uno dei ricordi più cari dei miei genitori perchè lo vedo come una bella manifestazione di amore reciproco e sono felice che non si siano appartati ma si sia svolto tutto con tanta naturalezza davanti ai miei occhi. Pensavo che da grande papà avrebbe messo gli orecchini anche a me così come li aveva messi alla mamma ma non è potuto accadere tranne che in sogno dove ho potuto rivivere tante volte quella dolcezza che avevo visto per mia mamma, ma rivolta a me. Perciò è stato importante che a bucarmi i lobi delle orecchie sia stata un’amica e non una persona estranea.
Grazie per questa raccolta di esperienze sugli orecchini e per le tue interessanti considerazioni. Cordiali saluti.
Buongiorno Marcella, grazie per questa bellissima storia storia di amore reciproco e per aver condiviso il tuo sogno ricorrente così bello, delicato e dolce che ho letto con partecipazione e commozione. Non credo di doverti dire nulla di più su questo sogno. Non merita di essere svalutato con un’analisi. Ma quello che posso dirti e che penso è che il tuo inconscio, mandandoti queste immagini volesse rassicurarti, confermarti nella tua femminilità e nelle tue scelte, ricordarti il senso di appartenenza alle radici familiari, l’amore e la protezione paterna di cui avevi ed hai bisogno; amore e protezione che, anche se non hanno più una forma fisica, sono comunque presenti nella tua vita e che sicuramente in qualche modo avverti. Grazie ancora, è stato bello leggerti e conoscerti. Condivido la tua passione per gli orecchini e anche io quando ero meno agèe 🙂 me ne concedevo di tutti i tipi e le forme. un caro saluto a te e buon a domenica Marni
Buona domenica Marni e grazie a te per le bellissime cose che hai scritto sul mio sogno e sul ricordo a cui esso è strettamente legato. Un grazie sentito ti arriva anche da parte della mia cara mamma a cui ho appena fatto leggere il mio commento e la tua risposta. Per lei è stata una bella sorpresa che le ha rievocato un dolce ricordo e tanta commozione. Quando ho scritto non lo sapevo ma il 10 di ottobre saranno 52 anni dal giorno in cui papà le ha bucato i lobi e non credo sia di secondaria importanza che mia mamma ne ricordi la data precisa. Papà si era dovuto inventare lì per lì una tecnica che gli sembrava acconcia per effettuare i buchini e alla fine era molto orgoglioso del risultato e del coraggio dimostrato dalla sua bella paziente. Per me molto coraggiosa anche ad infischiarsene delle mode per seguire solo le ragioni del cuore. Anche se mia mamma non lo dice credo che sia stato un bellissimo gioco di complicità e seduzione per entrambi. Cari saluti.
Buonasera Marcella sono del tuo stesso parere sul gioco di complicità e seduzione fra i tuoi genitori ed il pensiero mi scalda il cuore e mi fa sorridere anche se non li conosco. Ma l’amore, che si manifesta in forme e situazioni diverse, porta piacere e benessere anche a chi ne coglie anche solo un riflesso. Per cui grazie a te. Marni
Ciao Marni. non mi conosci ancora ma io ti seguo già da un pò di tempo. sono una ragazza di 22 anni, sono appassionata di psicologia e il sito Guida Sogni è una risorsa fantastica e alla portata anche di chi non è uno specialista della materia. GRAZIE per lo splendido lavoro che fai !!!
Sono rientrata da una vacanza all’estero con un piercing a pallina sotto il labbro inferiore in centro che desideravo da tantissimo tempo ed è stato molto bello trovare il coraggio di farlo in compagnia delle mie 2 piu’ care amiche. Tengo a precisare che i miei sono abbastanza easy su queste cose. mia madre appena l’ha visto ha alzato gli occhi al cielo ma sorridendo e mio padre carinamente si è solo preoccupato che non mi avessero fatto troppo male.
Dopo questo ho sognato la mia carissima nonna che adoravo. dentro il sogno mi sgridava col suo tipico modo di fare un pò severo ma sotto sotto affettuoso e mi diceva che una bella signorina a modino come me deve avere i buchi solo nei lobi delle orecchie. mentre me lo diceva indicava con gli indici i lobi delle sue orecchie dove aveva un paio di orecchini a cuoricino d’oro come quelli che mi aveva messo mia madre da bambina
In realtà però la nonna non ha mai avuto i buchi. erano stati anche un motivo di discordia con mia madre sia quando aveva scelto di farseli fare da ragazza e piu’ ancora quando mia madre ha deciso di farli fare pure a me quando avevo solo 2 anni perchè le piacevano…. e io da bambina sono stata super contenta di averli
La nonna del sogno è la mia materna. lei era una nonna ganza ed era lei vera custode di tutte le nostre tradizioni di famiglia dalla cucina a tutte le feste ecc.
Spero di averti descritto bene tutto ciò che serve…. Grazie !!!
Buongiorno Arianna, eccomi, scusa se ti ho fatto aspettare. Hai descritto benissimo sia il sogno che il contesto in cui si è creato e direi che è tutto piuttosto chiaro. Devi pensare alla nonna del sogno come alla parte di te che, come la tua “nonna ganza”, ha a cuore le tradizioni e gli usi della vostra famiglia e della vostra linea femminile ( nonna-mamma-Arianna, possibili sorelle, zie, cugine ecc..) Una parte di te, quindi, che ha delle radici nel passato e che probabilmente non approva la scelta del piercing in quella posizione così visibile, invasiva, poco in linea con la tradizione e con una certa idea di grazia e di armonia femminile. Il fatto che la tua nonna reale non avesse i buchi alle orecchie e non fosse stata d’accordo con la decisione di tua madre di forarsi le orecchie e di forarle a te, non ha grande importanza. Gli orecchini a cuore che decorano le orecchie di tua nonna nel sogno, sono il simbolo di un certo tipo di femminilità, più dolce ed armonica, più “a modino” cioè accettabile e accettata, più “a forma di cuore” (dedita all’amore alla cura all’accudimento). A mio avviso dovrai tener conto di questa parte di te più conformista e legata al tuo/vostro passato. Questo non significa rinunciare al tuo piercing o ad altri desideri improvvisi e anticonformisti, ma essere consapevole che hai un legame profondo con il passato che non va rifiutato in blocco o giudicato, ma “filtrato” alla luce di quello che vivi e ti troverai a vivere, così da dargli uno spazio nella tua vita.Un caro saluto e grazie se puoi contraccambiare mettendo un MI PIACE all’articolo (lo trovi alla fine dell’articolo) Marni
Buongiorno a te Marni. MI PIACE messo e ti ringrazio tantissimo per la risposta !!!
La spiegazione che mi hai dato del sogno è veramente molto logica e anche molto bella perchè io lo sento molto questo legame con le nostre radici familiari ma poi su questa base ciascuna generazione può anche apportare qualcosa di nuovo della sua epoca senza per questo rinnegare il passato.
So bene che il mio piercing non sarebbe garbato troppo a mia nonna ma non avrebbe cambiato niente del nostro legame forte.
Il piercing sotto al labbro è uno sfizio condiviso con 2 amiche ma in modo giocoso e gioioso non come trasgressione. lo trovo carino ma non non mi ci vedo a 50 anni e non sono sicura che lo manterrò per sempre al contrario degli orecchini ai lobi, a loro non rinuncerei mai e non mi sentirei me stessa senza orecchini.
Raccolgo anche il tuo invito a tenere più in conto un certo tipo di femminilità, più dolce ed armonica e mi piace che tu l’abbia descritta “a forma di cuore” come quegli orecchini che mi aveva messo mia madre da bambina perchè è un aspetto di me che esiste ma forse lo lascio intravvedere poco solo a chi mi conosce meglio.
P.S. se ci riflettiamo anche gli orecchini nei lobi sono dei piercing a tutti gli effetti ma così “accettabili e accettati” che moltissime madri li fanno fare alle loro bambine anche in età molto piccola.
Un caro saluto anche a te.
Buongiorno Marni, come stai?
Lo scorso inverno abbiamo avuto un bellissimo dialogo su questo tema e mi avevi invitata a ritornare quando mio figlio e mia nuora avrebbero ceduto alle richieste della mia nipotina. Ti scrivo proprio per dirti che sei stata buona profeta e mia nipote l’ha finalmente spuntata. Quest’anno incomincerà la terza elementare coi suoi bei brillini ai lobi. Avevi ragione a dire che le bambine sanno essere molto determinate e come prevedevi mia nipote è finalmente riuscita a persuadere mamma e papà a portarla in farmacia a fare il buchino ai lobi l’ultimo giorno della vacanza al mare. Questo dopo i giorni di giochi insieme a due coetanee che avevano già messo gli orecchini con cui ha fatto amicizia. Mia nuora si è convinta parlando con le mamme di queste bambine invece mio figlio continuava a essere dubbioso ma poi si è dovuto ricredere. Le hanno fatto un bellissimo regalo per addolcire l’inizio della scuola.
Peccato solo il non aver potuto essere insieme a loro per condividere il passaggio rituale della foratura ma è stato lo stesso bellissimo ricevere la videochiamata a cose appena fatte e vedere il sorrisone di una bella bambina entusiasta per i suoi orecchini. Presto andremo a scegliere insieme il primo paio d’oro.
Mi hanno raccontato che è stata coraggiosa e ha sopportato il pizzico delle due punture senza neanche mezzo accenno di lacrima per dirti quanto li voleva questi primi orecchini.
Ieri pomeriggio è venuta a trovarmi e l’ho aiutata io a girare gli orecchini e disinfettare i lobi. Che tenerezza sono bei momenti che uniscono.
Oggi è una nonna felice che ti manda un carissimo saluto
Buongiorno Roberta, piacere di risentirti! Io sto bene grazie 🙂 Ma che bel regalo che mi hai fatto raccontandomi di tua nipote! Posso immaginare la sua felicità visto che ha tanto desiderato gli orecchini come le sue amichette. Hanno fatto bene i genitori ad accontentarla e segnare così, il confine fra vacanze e rientro ai doveri scolastici. Un bel modo! Capisco anche che avresti voluto esser lì, ma ora hai la possibilità di starle vicino, di “curare” i piccoli lobi e di scegliere con lei il primo paio di orecchini d’oro. Direi che è un programma niente male! Sono molto felice per te e per lei e per questo bellissimo legame che si manifesta anche in questi piccoli gesti. Sei una nonna fortunata! Un caro saluto e un abbraccio a te e alla piccola donna. 🙂 Marni
Salve Marni, buon giorno.
Mi presento perche’ si tratta del mio primo commento. Sono una 60nne milanese che scrive in una notte di insonnia e s’e’ appassionata alla Guidasogni leggendo i commenti di questo argomento. Anch’io sono una donna che riguardo agli orecchini ha percorso 2 fasi distinte e opposte. Io da bambina notavo i lobi delle orecchie forati nelle donne soprattutto anziane fra cui mia nonna e su qualche bambina figlia di immigrati e ne ero incuriosita ma anche disgustata da quel nonsoche’ di “violenza gratuita” che mi ispiravano. Da adulta la curiosita’ si e’ trasformata in “strana” attrazione e poi piu’ tardi ho amato moltissimo gli orecchini. ma nel mezzo c’e’ stato un sogno…..”premonitore”.
Quando ero bambina le signore si mettevano gli orecchini a clips quando ci tenevano ad essere eleganti e lo faceva anche mia mamma. io invece avevo ( e l’ho ho conservato ) un bel libro illustrato per bambini che adoravo che si intitolava “1000 parole – 1000 pensierini” e alla lettera O il pensierino sugli orecchini era “L’orecchino e’ un’ornamento dell’orecchio. Ma e’ bello ? sta bene ? E’ saggio forare il lobo per infilare questo gingillo ?” corredato dalla raffigurazione di un orecchio trafitto da un pesante orecchino pendente d’oro degno di una matrona romana. Era evidente la disapprovazione per la foratura dell’orecchio che si suggeriva per stimolare la riflessione dei lettori bambini, tu non potevi che concludere che no, non e’ affatto saggio forare il lobo e infatti a me ricordava certe usanze di certe tribu’ africane non civilizzate ( chiedo scusa se oggi questo sembra politicamente scorretto ).
Il sogno “premonitore” e’ arrivato quando ho sognato mia mamma con due anelle d’oro infilate nei lobi delle orecchie e io meravigliata che le chiedevo se potevo toccargliele. Le prendevo fra le dita nel sogno e costatavo che erano davvero infilate e questo mi turbava. infatti e’ stato uno di quei sogni che poi non li dimentichi piu’. Avro’ avuto 12 anni o giu’ di li, ho subito raccontato il sogno a mia mamma che l’ha trovato divertente e mi ha fatto vedere che lei da giovincella ce l’aveva per davvero i buchini nei lobi delle orecchie infatti mia nonna milanese al 100 % glieli aveva fatti fare da una signora “esperta” del vicinato in tempo per la Prima Comunione. Ma poi non mettendosi piu’ gli orecchini da buco da tanti anni si notavano solo a uno sguardo ravvicinato molto attento ma io non lo sapevo e non l’avevo mai notato infatti la mia sorpresa per questa “scoperta” e’ stata ancora piu’ grande che nel sogno. Mia mamma che non possiedeva piu’ degli orecchini da buco, per curiosita’ ha voluto provarsi a infilare un’ago da cucire per vedere se i fori erano ancora passanti. Allo specchio e senza neanche sforzare troppo e’ riuscita a far passare l’ago prima attraverso un lobo e poi l’altro mentre io la guardavo con gli occhi spalancati.
Secondo me il racconto del mio sogno ha riacceso a mia mamma la voglia di orecchini da buco e infatti non e’ passato molto tempo che mio papa’ ha pensato bene di regalarle le famose perle con l’attacco a perno e cosi’ dopo tanti anni di disuso questi buchini sono stati di nuovo riempiti con un paio di veri orecchini e che belli, come le stavano bene ! Erano credo i primi orecchini col perno che vedevo perche’ in quegli anni le donne che avevano degli orecchini da buco solitamente le vedevi con anelle, anelline o con le tipiche monachelle che facevano tanto demode’ anche se adesso piaciono di nuovo.
Mi piacevano tanto come le stavano a mia mamma queste perle elegantissime alle orecchie che qualche volta quando la vedevo intenta ad mettersele le chiedevo di poterglieli infilare nei lobi. Ti assicuro che mi faceva impressione infilare il perno attraverso il lobo ma allo stesso tempo mi attirava e sapevo bene che io non mi sarei mai potuta fare dei buchi come quelli memore del racconto di mia mamma di quanto le aveva fatto male lasciarseli fare da bambina nonostante che dopo anni di rifiuto alla fine e’ rimasta contenta di averli. Anche per lei era stato usato il sistema casalingo e doloroso dell’ago sterilizzato sulla fiamma.
Invece anni dopo e’ poi arrivato finalmente il nuovo sistema a pistola e cosi’ anch’io ho scelto di forare i miei lobi ma ero timorosissima cosi’ anche se avevo gia’ 20 anni e un lavoro ho chiesto a mia mamma di accompagnarmi a farmi coraggio dal gioielliere. Nonostante ha fatto un po male ( ma niente di non sopportabile ) io me lo ricordo come un momento bello e da quel giorno in avanti mi e’ piaciuto avere gli orecchini e non ne ho piu’ fatto a meno. E’ stato ancora piu’ bello accompagnare a fare i buchi mia figlia che me l’ha chiesti per il compleanno dei 10 anni. Mia mamma, io e mia figlia siamo 3 generazioni di donne che amano tantissimo gli orecchini ma sono sincera, se non avessero inventato la pistola non credo che avrei mai avuto abbastanza fegato da farmi fare i buchi alla vecchia maniera e da mamma non avrei certo accettato di farglieli fare neanche a mia figlia.
Leggendo i vari commenti mi sono sempre piu’ convinta che recuperando la vecchia tradizione di bucarci le orecchie abbiamo salvato un pezzo della nostra storia pero’ resto scettica sulle esagerazioni e prima ancora del giudizio estetico io rabbrividisco solo al pensiero di certi piercing sulla gioventu’ di oggi, pero’ non mi dispiaciono affatto le orecchie con piu’ buchi adornate con diversi orecchini se sono piccoli e molto discreti. Qualche anno fa ci ho anche provato a coinvolgere mia figlia ad andare insieme a farci il terzo buco ma lei e’ piu’ tradizionalista di me e cosi’ ho accantonato questa cosa.
Poi forse ti puo’ interessare un’amica carissima di mia mamma si e’ fatta fare i buchi solo pochi anni fa come regalo a se stessa per gli 80 anni perche’ non riusciva piu’ a trovare orecchini a clips che le piacevano, diceva “ormai ci sono solo pochi modelli da vecchia” che per un’80enne fa sorridere ma e’ vero, come darle torto ! Prima di leggere di Maria Serafina e altre che hanno recuperato questa esperienza in eta’ “senior” pensavo che fosse un caso-limite isolato e invece no. Proprio vero che la femminilita’ non ha eta’ ma e’bello cosi’.
Inoltre conosco almeno 2 donne che non avevano i buchi da ragazza ma hanno poi scelto di farseli fare apposta in vista del loro matrimonio. Una delle 2 e’ mia cognata che l’ho persuasa e accompagnata io a bucarsi i lobi per il matrimonio e ancora adesso dopo tanti anni mi ringrazia.
Cordiali saluti
Buongiorno Tilla, scusa il ritardo nella risposta, ma volevo avere il tempo per leggere bene il tuo commento e rispondervi adeguatamente. Che bella storia ci hai raccontato! 🙂 Grazie per questa nuova esperienza di vita che metti in comune. L’ho trovata molto affascinante soprattutto per il sogno che hai raccontato a tua mamma e che l’ha stimolata e riaprire i buchi nei lobi. In un certo senso sei stata tu a riaccendere in lei un interesse ed una curiosità che è stata presa al volo da tuo padre (spesso succede con gli uomini che sembrano amare molto sia il rito della foratura che l’orecchino in sé) con il regalo delle perle. A tua volta le perle di tua mamma hanno acceso il tuo desiderio degli orecchini e così hai trovato il coraggio per forare le orecchie, contando sui nuovi mezzi meno “barbari” e più comodi. E così via fino ad arrivare a tua figlia. Trovo molto carina l’idea di fare un secondo foro in occasione di un momento importante per te. Puoi farlo anche senza tua figlia se per te ha un senso e serve a ritualizzare un aspetto della tua vita. Quanto al fatto che oggi molte signore di una certa età si concedono il foro ai lobi per poter portare gli orecchini a perno, lo considero un successo, un fattore di consapevolezza e aspetto importante nell’espressione della loro femminilità, femminilità che, come hai ben capito, non è circoscritta solo agli anni della giovinezza, ma trova nuovi modi per manifestarsi, fra questi un pizzico di civetteria. Un caro saluto e grazie per questo bel racconto marni
Buon giorno Marni sei molto gentile.
Certo e’ successo proprio come l’hai riassunto tu. Il mio sogno ha dato l’avvio a una catena contagiosa di amore per gli orecchini da buco a partire da mia mamma fino a mia figlia e spero che continuera’ se un giorno avro’ delle nipoti. Ho ancora pero’ stupore di come ha fatto il mio inconscio a figurare quei buchi, che esistevano davvero nei lobi di mia mamma anche se io non ne ero a conoscenza.
Ne ho parlato apposta ieri con mia mamma che adesso ha 84 anni ed e’ ancora divertita nel ricordo. Quelle famose perle continuano sempre a essere i suoi orecchini quotidiani ed e’ ancora piu’ legata da quando papa’ non c’e’ piu’. Sicuro che mio papa’ li amava gli orecchini da buco perche’ indovina un po, e’ stato proprio lui a caldeggiare a mia mamma di ritornare ad usarli quando lei gli ha detto che era riuscita a farci passare di nuovo un’ago attraverso. Lei da ragazza l’aveva abbandonati perche’ gli orecchini da buco erano considerati fuori moda e sin da quando se l’era dovuti lasciar fare contro voglia, i buchi l’aveva presi in antipatia, proprio una cosa che non le apparteneva. Dice che e’ stata per la prima volta contenta per davvero di averli solo da quando ha messo quel paio di perle. Mi ha proprio detto che lo considera il regalo piu’ bello mai ricevuto da mio papa’, anche piu’ della collana perche’ gli orecchini fanno piu’ parte di te e impattano di piu’ sulla tua immagine. Io credo che per lei sia stato una bella sensazione riappacificarsi con le sue orecchie forate, scoprire che quei buchi odiati potevano anche diventare una bellissima opportunita’ di stile.
Grazie per il tuo incoraggiamento ad aggiungermi lo stesso un nuovo buco per ritualizzare un’aspetto importante della vita. A ottobre faccio 60 anni, sono vicina alla pensione e potrebbe essere un bel modo per vivere questa tappa come un nuovo inizio guardando verso il futuro. Penso che presto lo faro’ del resto so che piace anche a mio marito ma sono indecisa se e’ piu’ carino fargli la sorpresa oppure coinvolgerlo nella decisione e farmi accompagnare.
Carissimi saluti
Buongiorno Tilla, eccomi di ritorno, scusa se ti ho fatto aspettare. Io invece non sono stupita per il tuo sogno che ha indotto tua madre a riaprire i fori, ormai dimenticati, nei lobi. Quando ci sono legami così forti coem quello fra madre e figlia, si crea una connessione altrettanto forte ed intima che prescinde dal vissuto e della materia. E’ come se, in alcuni momenti, si avesse la possibilità di accedere al mondo nascosto e alla psiche altrui. E’ lo stesso meccanismo che ci connette all’inconscio collettivo. Quello che mi stupisce è invece il perchè. Perchè fosse necessario permettere a tua madre di ricordare, farlo attraverso di te ( quindi con una motivazione molto più forte). Forse era importante per lei recuperare quell’aspetto dimenticato, trasformarlo in qualcosa di positivo e goderne in pieno attraverso le perle regalate da tuo padre. Quanto all’idea di ritualizzare il nuovo ciclo di vita della pensione con un nuovo foro, mi sembra una gran bella idea. E se coinvolgerai anche tuo marito secondo me lo farai felice. ma decidi al momento per come ti senti. Un caro saluto e un abbraccio Marni
Buon giorno Marni ed ancora una volta grazie.
Le tue risposte sono sempre molto stimolanti. Tu non sei stupita dal sogno “per interposta persona” ma io continuo ad esserlo non essendo a conoscenza del meccanismo che riesce a connettere persone con legami vicendevoli forti o che connette un’individuo all’inconscio collettivo. Posso chiederti se hai un link per approfondire in caso tu abbia gia’ affrontato l’argomento in altro articolo ? Lo trovo affascinante.
Il “perche'” dal punto di vista di mia mamma credo sia proprio quello che hai detto tu cioe’ un bisogno di trasformare dopo anni un aspetto legato al ricordo non piacevole dell’imposizione in un fattore positivo. Credo anch’io che averlo fatto attraverso di me abbia rafforzato la sua curiosita’ di provare a riconsiderare quei buchi abbandonati ma suppongo che il primo ad intuire nei suoi lobi forati un vantaggio in termini di stile e di eleganza sia stato mio papa’.
Dal mio punto di vista invece c’era gia’ una curiosita’ lievemente morbosa per la pratica della foratura che tanto disprezzavo per condizionamento culturale e tanto mi attirava.
Sono convinta che il fattore impositivo abbia avuto un ruolo importante se per un certo periodo moltissime donne hanno rifiutato gli orecchini da buco. Mia mamma aveva proprio vissuto l’imposizione dei fori come una violenza subita. Pero’ appena e’ stata disponibile la foratura a pistola tantissime donne sono tornate spontaneamente a forarsi i lobi ma per propria scelta estetica e praticita’. E le nuove che generazioni non sono condizionate culturalmente dal pregiudizio verso le orecchie forate ormai richiedono i buchi ad eta’ sempre piu’ piccole.
Il condizionamento culturale secondo me ha pesato tantissimo sulle donne e per questo anche se la foratura viene praticata a pistola da almeno 40 anni molte donne in eta’ avanzata stanno decidendo solo adesso di concedersi il foro ai lobi perche’ tanto hanno impiegato a liberarsi dal pregiudizio a cui erano state educate.
Ho riprovato con mio marito ad accennare solo per ipotesi ad un nuovo foro ai miei lobi ed ho colto un certo entusiasmo. Credo che tu abbia ragione nel dire che sarebbe felice di venire coinvolto e quindi ho deciso che quando arriverà il momento gli chiedero’ di accompagnarmi. Ti lascio anch’io uno spunto cioe’ che sarebbe interessante valutare anche il ruolo di mariti fidanzati e compagni nella decisione di tante donne di forarsi le orecchie in questi ultimi 40 anni.
Scusa se metto tanta carne al fuoco ma questo e’ un argomento appassionante.
L’abbraccio e’ ricambiato di cuore….. carissimi saluti
Buongiorno cara Tilla, concordo con tutto quello che hai detto sul condizionamento culturale. Una parte delle vecchia generazione ha vissuto la foratura dei lobi come una una imposizione ed una tradizione retrograda, per questa ragione la moda degli orecchini a clip ha avuto tanto successo e si è posta come una sorta di “liberazione” in un momento in cui si andava sempre più affermando l’emancipazione femminile. Salvo poi tornare ad avere oggi un valore diverso nel momento in cui viene “scelto” o desiderato da chi lo deve subire. Quanto a quello che mi chiedi , sapere di più sui meccanismi che connettono le persone quando ci sono legami molto profondi o nell’inconscio collettivo, non posso darti spiegazioni scientifiche (se esistono) ma invitarti a leggere il bellissimo libro di Jung Sogni ricordi riflessioni in cui parla delle sue esperienze. Io ho scritto qualcosa sull’inconscio collettivo QUI e anche QUI e anche QUI, ma puoi trovare materiale di ogni tipo e di maggiore ampiezza facendo una ricerca. Puoi leggere anche qualcosa sui sogni sincronici che sono altrettanto misteriosi. Un caro saluto marni (spero che con tutti questi link la notifica non finisca nella casella dello spam)
Buon giorno Marni.
Ti ringrazio infinitamente per i riferimenti ai tuoi articoli interessantissimi sugli archetipi, sull’inconscio collettivo e il sogno della casa a piu’ piani di Jung di cui leggero’ presto anche il testo che mi hai suggerito. Molto interessante anche l’articolo sui sogni sincronici ed anche se nel mio caso si è trattato di un sogno che ho fatto io al posto di mia mamma l’ho trovato illuminante.
Sono lietissima di averti raccontato questo sogno perche’ mi hai spalancato un mondo molto piu’ vasto e affascinante. Grazie di cuore per questo grande lavoro di divulgazione che metti a disposizione di tutti.
Restando nel tema trovo molto pertinente il sogno della casa a piu’ piani perche’ se ci pensiamo e’ piuttosto evidente che gli orecchini da buco e la fascinazione per il rito antico della foratura delle nostre orecchie con tutta la potenza archetipica che avevi gia’ ben evidenziato in tante risposte ad altre persone, restava custodito ad uno dei piani inferiori della “casa” di ciascuna di noi anche negli anni in cui il condizionamento culturale lo negava al livello conscio. Questo e’ un motivo in piu’ per amare gli orecchini al di la’ del gusto e della moda.
Un caro abbraccio
Buonasera Tilla, sono felice che tu abbia trovato interessanti gli articoli, ma mi raccomando leggi anche il libro di memorie di Jung. E’ molto piacevole oltre che interessante. Trovo molto bella e pertinente per questa tua associazione fra rito della foratura delle orecchie che viene custodito ai piani inferiori nella “casa” di ciascuna di noi. Grazie! E’ proprio così…ci sono aspetti della nostra vita che vengono da lontano tramandati nel nostro DNA psichico. Un abbraccio a te 🙂 Marni
Buona Domenica Marni,
Leggendo la Tua risposta sono rimasta a bocca aperta per ben 2 motivi. Il primo è che dal sogno stesso hai capito che mia madre è venuta a mancare anche se è un dettaglio che io non ti avevo scritto. E’ mancata da meno di 1 anno e per me è duro senza di lei perchè eravamo legatissime ed era una grande mamma e donna però mi stupisce che nel sogno ho fatto mia la cosa che ho detestato di più di lei. Diventando adulta però l’ho perdonata perchè ho capito che per lei emigrata, anche l’usanza di mettere gli orecchini alle bambine rappresentava un legame importante con le radici. Il secondo motivo è che hai intuito che mia figlia fa un lavoro tipicamente maschile anche se le piace e nessuno le impedisce di mettersi gli orecchini infatti lavora in un’autocarrozzeria.
Le mie 2 figlie le ho portate io stessa a fare i buchi e gliel’ho fatti fare volentieri perchè era giusto lasciare a loro la libertà di scegliere che io non avevo avuto. Anche se li ho rifiutati per me, mi piace vedere gli orecchini su di loro.
Giù al paese bucavano le orecchie delle femminucce da neonate perchè così non si potevano ricordare del dolore ma quando ho fatto fare i buchi alle mie figlie per loro mi sembrava molto di più una festa che una tortura.
Mia madre era contentissima quando le nipoti hanno chiesto di bucare le orecchie ma ha disapprovato quando in seguito le ho lasciate aggiungere degli altri buchi oltre ai primi 2.
I buchi nelle mie orecchie ormai sono quasi invisibili ma esistono sempre infatti se stringo i lobi con le dita si sentono ancora bene dentro. Sono contenta che non si vedono più però mi fa tenerezza sentirli ancora quando mi tocco i lobi.
Il ramettino di origano invece nella nostra tradizione era uno dei tipici rimedi della nonna. io non so se è vero ma dicevano che ha delle virtù disinfettanti ed infatti lo mettevano alle bambine se un buco si infiammava e lo lasciavano al posto dell’orecchino finchè non era guarito. Una volta lo usavano anche le donne che si erano dovute vendere gli orecchini per mantenersi almeno i buchi.
Cari saluti e mille grazie,
Giusi
Buongiorno Giusi, ho scritto senza pensare e sono abituata a “leggere fra le righe” nei testi che mi inviano i lettori e alcune cose le intuisco. quanto al lavoro di tua figlia lì è il sogno e i suoi simboli che mi hanno portato a pensare a qualcosa di specifico sull’espressione della sua femminilità. Grazie per aver inviato queste ulteriori informazioni ed avere meglio definito il ritratto di tua mamma, è molto bello e importante ricordare queste donne, mamme e nonne che hanno avuto un’influenza su di noi e che sono parte della nostra linea femminile. Sempre molto interessante il tuo accenno al rametto di origano. Chissà che qualche altra lettrice non abbia avuto esperienze simili e voglia condividerle. TU caro saluto e te e alle tue figliole. Buona domenica Marni
Buongiorno Marni,
Quando sono nata nel 1964 giù in Puglia al mio paese c’era ancora l’usanza di bucare le orecchie a tutte le femminucce già prima del battesimo. A me i buchi li fece mia nonna direttamente col gambetto appuntito degli orecchini che ho tenuto per una gran parte della mia infanzia. Anche se non ne ho nessun ricordo non mi è mai piaciuta questa modifica sul corpo di una bambina ancora troppo piccola per dare il suo consenso. Io gli orecchini non li sopportavo in quanto dopo che siamo saliti al nord mi discriminavano come bambina meridionale. Me ne sono riuscita a sbarazzare dopo tanta insistenza solo in quarta elementare anche se mia madre mi ha imposto un patto di tenermi il rametto d’origano infilato nei buchi per non lasciarli chiudere e benchè piccolissimo si notava attirando la curiosità degli altri bambini con mio grandissimo fastidio. Ho levato i rametti di origano alle medie dando un dolore a mia madre e poi dei buchi alle orecchie non ne ho mai più voluto sapere neanche quando sono ritornati di moda. Però poi li ho fatti fare alle mie figlie quando me l’hanno chiesti loro ma portandole in gioielleria.
In un sogno però ho sognato di essere io stessa a infilare i rametti d’origano nei 5 buchi alle orecchie di una delle mie figlie che mi raccontava che era proibito mettere gli orecchini al nuovo posto di lavoro ma non mi voleva spiegare di che lavoro si trattava. Mi dispiaceva tanto farle rischiare di perdere i buchi e le ripetevo “sarebbe un peccato … sarebbe un peccato!!” le stesse parole che mia madre diceva a me quando provava a salvare i miei buchi che io invece ho lasciato richiudere senza nessun rimpianto o quasi.
Saluti da Abbiategrasso (MI),
Giusi
Buongiorno Giusy, grazie anche a te per aver condiviso questa tua particolare esperienza. Non sapevo nulla dell’usanza di mettere rametti di origano nei buchi alle orecchie per impedirne la chiusura, e capisco quello che puoi aver provato e quanto debba esser stato imbarazzante per te, bimba, esser notata per questa particolarità. Probabilmente questo sentirti notata ti ha portato in seguito al rifiuto totale per gli orecchini, ma sei stata brava a non condizionare le tue figlie e a lasciarle libere di scegliere. Quanto al tuo sogno è veramente molto interessante e significativo e dimostra, una volta di più, che i nostri genitori, soprattutto quando vengono a mancare, diventano una parte di noi e, per quanto ci siamo ribellati o li abbiamo giudicati e osteggiati, finiscono per essere integrati come valori familiari. Questo in un certo senso ci dà l’idea della continuità, dell’essere parte di qualcosa e di tramandare qualcosa a nostra volta. Per questa ragione nel sogno infili a tua figlia i rametti di origano ( come faceva tua madre) e parli con le stesse parole di tua madre, perché una parte di te ha raccolto la sua eredità di pensiero e si preoccupa adesso della femminilità di questa figlia e della sopravvivenza dei suoi buchi alle orecchie. naturalmente dietro a questa preoccupazione c’è probabilmente qualcosa di altro legato ai reali problemi che può avere questa ragazza. Il fatto che nel sogno non ti voglia spiegare che lavoro sta facendo, fa pensare che qui ci sia un nucleo da esplorare maggiormente, qualcosa che in questo momento le impedisce di essere e sentirsi femminile, o di sentirsi sè stessa come di solito. un caro saluto e buon fine settimana Marni